Corse brevi, cambi di direzione e di ritmo e balzi sul posto. E’ un Marcus Slaughter particolarmente reattivo quello che affronta il Movement Analyst Test (MAT) nella Green Room di Isokinetic Bologna. Si tratta di una verifica biomeccanica di analisi del movimento, una valutazione con telecamere ad alta velocità e pedana di forza, determinante nella prevenzione degli infortuni all’arto inferiore. Avanguardia, naturalmente. Ed è nella stessa location che di lì a poco il centro di San Leandro, California, si presenta. Alla prima esperienza nel campionato italiano, dopo undici stagioni europee ricche di riconoscimenti, ha scelto Virtus Segafredo. E spiega perché.

“So di essere arrivato in una società piena di storia. Ho imparato tutto della Virtus già al mio primo anno in Europa, quando al Pinar Karsiyaka mi ritrovai in squadra con Rashard Griffith, che da queste parti ha fatto storia. E’ stato lui a raccontarmi chi è passato da questo club, e quanto in alto è stato. Le storie di Ginobili e Danilovic in bianconero le ho imparate da Rashard. E’ la mia prima volta in Italia e sono felice di cominciare dalla Virtus, una società storica”.

E’ pronto a mettersi in gioco, naturalmente. L’esperienza non gli manca: nella sua bacheca ci sono due titoli spagnoli, conquistati col Real Madrid, uno tedesco col Brose Bamberg, tre edizioni della Copa del Rey e due Supercoppe spagnole. E soprattutto l’Eurolega conquistata nel 2015, sempre col Real.

“Sono pronto a mettermi in gioco anche in questo campionato. Che tipo di giocatore sono? Credo di avere buone qualità difensive, e di sapermi mettere a disposizione del gruppo. Ho fatto 134 partite in Eurolega, ma adesso questo mi interessa poco. Sono contento di indossare questi colori, in una società che l’anno scorso era in Serie A2 e ora dovrà innanzitutto prendere le misure alla massima divisione italiana. Quello che accadrà lo scopriremo strada facendo, non è ancora il momento di fissare obiettivi: se tra un anno arriveranno le coppe europee ne sarò felice, e affrontare quella ribalta con la Virtus sarà un piacere”.

L’inserimento nel gruppo, assicura, sarà rapido.

“Non so dire se andrò già in campo domenica contro Ferrara, ho fatto solo un primo spezzone di allenamento, ieri pomeriggio, devo capire i giochi. Certo, mi sento pronto, ma è logico che mi occorra ambientamento. Intanto, conosco alcuni dei miei nuovi compagni: ai tempi del college ho giocato contro Lafayette e contro Umeh. Gli italiani li conosco meno, ma so che sono giocatori importanti”.

“Ci occorreva un giocatore con determinate caratteristiche”, commenta il Gm bianconero Julio Trovato, “in grado di fare spazio sotto canestro, e capace di fare squadra in un gruppo già strutturato. La trattativa è stata lunga, ma alla fine grazie anche a tanta collaborazione abbiamo portato a casa un atleta di grande valore, preziosissimo per il nostro progetto”.

“E non dimentichiamo il valore umano”, aggiunge il Ds Valeriano D’Orta. “Fin dal primo incontro ho avuto l’impressione di una persona pacata e sensibile, con un approccio davvero soft, quasi una sorta di timidezza, una volontà di capire in fretta il posto in cui è arrivato. Un ragazzo che certamente saprà mettersi subito a disposizione della squadra”.

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Virtus Pallacanestro Bologna