In libreria il nuovo e appassionante romanzo storico della scrittrice romana Simona Weller

LA STORIA DI UN COLPO DI FULMINE
E DELL’AMORE CHE UNI’ PER LA VITA
L’INVENTORE DEL FUTURISMO E LA GIOVANE PITTRICE BENEDETTA CAPPA

Benedetta riuscì a non soccombere alla dirompente personalità del marito Filippo Tommaso Marinetti e seppe esprimersi come artista, come madre e come amante

IN LIBRERIA

Appuntamento con la scrittrice Simona Weller e il suo nuovo romanzo storico Marinetti amore mio (Marlin Editore, pp. 264, euro 15,00 – ISBN 978-88-6043-093-9) – giunto in poche settimane alla seconda edizione – nelle principali librerie italiane.
LA STORIA
Il romanzo racconta la storia di un colpo di fulmine e dell’amore che unì l’inventore del Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti, e la giovane pittrice Benedetta Cappa. A Roma, nell’atelier di Giacomo Balla, una sorta di salotto aperto agli intellettuali del tempo, Benedetta incontra Marinetti reduce da Parigi, dove ha appena pubblicato su “Le Figaro” lo scandaloso Manifesto del Futurismo, nel quale proclama tra l’altro di voler “uccidere il chiaro di luna” e con esso tutti i sentimentalismi. Nonostante questi ambiziosi propositi, Marinetti s’innamora della giovane e ben presto i due vanno a vivere insieme, sfidando le regole del perbenismo borghese. Per la coppia si aprono anni ruggenti, con soggiorni a Roma e Milano, Parigi e l’Egitto. Come artista e come moglie di Marinetti, Benedetta frequenta poeti e pittori famosi, da D’Annunzio e Apollinaire, a De Chirico e Boccioni. Non meno geniali sono le sue amiche, dalla pittrice Edita Broglio alla critica d’arte ebrea Margherita Sarfatti, in quel tempo amante di Mussolini, fino alla scrittrice Anna Banti. Nonostante le difficoltà, Benedetta riesce ad esprimersi come artista e come madre, come moglie e come amante, assurgendo al ruolo di regina del movimento futurista. Tra lei e Marinetti il sodalizio rimarrà saldo fino all’ultimo. Insieme, senza farsi scalfire, attraversano le luci e le ombre del ventennio fascista.

L’AUTRICE
Simona Weller vive tra Roma e il borgo medievale di Calcata (VT). Scrittrice e pittrice tra le più affermate della sua generazione, non è nuova alla ricostruzione della vita di una grande artista. Il suo primo romanzo di successo (più di 10.000 copie vendute, tradotto in Austria e in Germania) è stato Ritratto di Angelica (1998), ispirato alla vita di Angelika Kauffman. Il secondo, in due volumi, Una rosa nel cuore (2000) e Suzanne (2002), ripercorre la vita di Suzanne Valadon. Il terzo, Marinetti amore mio, dedicato a Benedetta Cappa, completa la trilogia. Altri suoi romanzi sono Il pantano del Diavolo (1994), Memorie di una pittrice perbene (2004) e Niente accade per caso (2008).

Ufficio stampa