Anche se non proprio per tutti i pallanuotisti è giunto il momento del riposo (dal 5 al 13 agosto, a Belgrado, sono attesi i campionati mondiali Under 20), con la chiusura della rassegna iridata di Budapest, si può definire completata la stagione 2016-2017: dopo una fase eliminatoria che ha sollevato qualche polemica per le parecchie partite finite “tanto a poco”, i mondiali giocati alla storica piscina Alfred Hajos hanno regalato un crescendo di incontri spettacolari ed emozionanti, con una Croazia che è riuscita a trionfare superando le favorite Serbia (a cui, forse, starebbe meglio il termine di favoritissima) e Ungheria. Per i Barakuda di Ivica Tucak, la grande impresa è cominciata con la vittoria sofferta (12 a 9) sull’Italia, nei quarti di finale: contro i croati, il Settebello ha lottato con generosità ma, alla lunga, ha dovuto cedere il passo a un avversario, evidentemente, un po’ più in forma. In questo senso, il sesto posto finale degli azzurri non va letto in maniera completamente negativa, anche perché, con l’altra finalista del torneo, ovvero l’Ungheria, Figlioli e compagni, nel match del girone, hanno dimostrato di valere il livello chiudendo sul 9 pari. Ora, prima delle vacanze vere e proprie, dal tecnico dell’An Brescia, Sandro Bovo, un’analisi dei mondiali da poco conclusi, con un sguardo sulla prossima annata agonistica: «Nell’ambito di una manifestazione molto bella – commenta Bovo -, arricchita da una cornice di pubblico veramente suggestiva, la Croazia è stata straordinaria e ha vinto con pieno merito: la squadra di Tucak ha evidenziato qualità eccezionali in tutti i reparti, a partire dalla difesa, è stata solida ed efficace nei momenti decisivi, e, secondo me, ha ancora margini di crescita. Personalmente, mi sono divertito molto, anche se il gioco, una volta di più, è stato molto fisico, soprattutto al centro, ho visto tante cose interessanti e piacevoli. Certo, riguardo l’Italia, c’è del rammarico, in particolare pensando a quanto successo alla vigilia: la sfortuna c’ha messo lo zampino, le tre defezioni prima dell’inizio, hanno condizionato il tutto, e sono proprio dispiaciuto per Marco Del Lungo perché era in grande forma e penso che avrebbe potuto dare un importante contributo. Comunque, il mondiale degli azzurri è stato buono, prima con l’Ungheria, e poi con i futuri campioni della Croazia, hanno giocato alla pari».
Pensando a quello che verrà…«A settembre – prosegue coach Bovo -, ripartiremo con determinazione per essere competitivi su tutti i fronti: gli acquisti sono stati di alto livello, Janovic è un top player assoluto, Vukcevic sono convinto che possa fare decisamente bene, e Guidi mi è sempre piaciuto. Rispetto all’anno scorso, abbiamo acquisito qualcosa in più nel reparto avanzato, mentre, in difesa, dovremo trovare la giusta integrazione per compensare l’assenza di Randjelovic, un giocatore che, nell’economia del nostro gioco, aveva un peso consistente. Siamo decisi a lavorare duro e penso che potremo arrivare a migliorare il livello della stagione passata; molto dipenderà dagli equilibri che riusciremo a trovare, come detto soprattutto in copertura, e poi dalla crescita dei giovani. Da Guerrato, Manzi, Morretti e, ovviamente, dallo stesso Guidi, mi aspetto una grossa spinta. L’obiettivo, lo ripeto, è arrivare a giocare alla pari con tutte le formazioni migliori, in Italia e non solo».