Tra impegni con le rappresentative nazionali, camp estivi, rassegne all’estero, attività di pianificazione e pensieri rivolti già alla prossima stagione, in casa An Brescia, la vacanza vera e propria, quella in cui non si fa altro che riposare, è qualcosa di sconosciuto: con il nuovo organico da poco completato (sabato scorso, l’ultima operazione di mercato con il rinnovo di Valerio Rizzo dopo gli arrivi – in ordine cronologico – di Nikola Vukcevic, Mario Guidi e Mladjan Janovic), interviene il capitano, Christian Presciutti, in questo momento impegnato a lottare, con la formazione dei Sirens, per conquistare un posto tra le prime tre forze del campionato maltese. «Sono molto contento della nostra campagna acquisti – dichiara capitan Presciutti -, anche quest’anno la società ha compiuto dei grossi sforzi per garantire una rosa che potesse essere competitiva su tutti i fronti, e direi proprio che c’è riuscita. Per questo, voglio rivolgere un più che sentito ringraziamento alla dirigenza che, nonostante le tante difficoltà, ancora una volta, ha allestito una squadra con il potenziale giusto per lottare alla pari con chiunque. Con i nuovi arrivi, Brescia rimane ai livelli più alti e penso che tutta la città, e non solo i tifosi che ci seguono in piscina, dovrebbe essere grata all’An: di fatto, è grazie alla pallanuoto che la Leonessa è salita agli onori delle cronache dello sport internazionale, e, riguardo l’anno prossimo, abbiamo tutte le carte in regola per poter fare ancora meglio».
Staccare la spina, mai? «Innanzitutto – continua il leader dell’An in acqua -, Malta è un bel posto per passarci l’estate, e poi vengo volentieri perché il campionato isolano mi dà l’opportunità di tenermi in forma facendo parte di un team con obiettivi di vertice. E comunque, non riesco a stare fermo, giocare a pallanuoto è la mia più profonda passione, e, entrare in acqua con forti motivazioni, mi consente di arrivare pronto all’inizio della stagione, pronto per affrontare nuove battaglie, per puntare a nuovi traguardi da raggiungere».