World League 2017 – Pesaro, 2-4 giugno

L’opposto azzurro: “Girone difficile, ma l’Italia ha grande entusiasmo”
“Noi in campo sapremo divertirci, ma anche i nostri tifosi dovranno divertirsi sugli spalti. Spero che a Pesaro saranno in tanti e che ci aspetteranno con la luce negli occhi”. L’estate azzurra è in rampa di lancio e il messaggio di Luca Vettori è un invito ad abbracciare un’Italia che domani farà il suo esordio nella Vesuvio Cup (alle 19 a Napoli contro l’Argentina), un test in vista del probante avvio di World League contro Polonia, Iran e Brasile, dal 2 al 4 giugno all’Adriatic Arena di Pesaro. L’opposto azzurro conosce il calore del pubblico del volley. “Ogni qualvolta abbiamo giocato in Italia una partita di World League la gente ci ha sempre supportato con grande calore”. Sarà così anche a Pesaro, come lo fu due anni fa contro la Serbia, partita in cui Vettori fu il più prolifico tra gli azzurri con 14 punti a referto. “Ci attendono due amichevoli importanti (domenica, sempre a Napoli, il secondo match con il Giappone, ndr), che arrivano dopo un periodo intenso dal punto di vista fisico e dei carichi di lavoro. La World League è alle porte e serve concentrazione, abbiamo voglia di divertirci in campo e di continuare a migliorarci. Vincere la competizione? E’ un obiettivo più per noi che per il risultato in sé. Intanto sarebbe bello qualificarsi per le finali e con la formula di quest’anno non è affatto scontato”. L’avvio, tra l’altro, non è dei più semplici. “Siamo in un girone tosto – ammette l’attaccante azzurro – ci confrontiamo con squadre di qualità, ma nel gruppo c’è grande entusiasmo, voglia di crescere e far bene. Sicuramente chi verrà all’Adriatic Arena potrà vedere delle belle partite. Dopo l’impresa olimpica dello scorso anno, l’onda dell’attenzione verso la nazionale è cresciuta. Ci sono tanti tifosi che ci accompagnano da tempo, che poi sono anche quelli che seguono da vicino il campionato italiano, speriamo di riuscire a coinvolgere tanti appassionati”. Per l’Italvolley Luca Vettori è da tempo un punto di riferimento, ormai quasi un veterano con oltre 120 presenze in azzurro. “E’ strano, ma è una bella sensazione. Sento una grande responsabilità addosso, noi più “grandi” cerchiamo di essere un aiuto per i giovani che si affacciano per la prima volta in nazionale, senza presunzione ma con grande umiltà”.