Jean-Marc Pambet, Presidente Salomon

Perchè Salomon ha intrapreso il progetto S/LAB ME:sh?
“Il progetto S/LAB ME:sh è nato da una visione strategica basata sulla nostra convinzione di dover trasformare il mercato footwear per il futuro, sia dal punto di vista dei consumatori, che sempre più chiedono prodotti personalizzati, e sia dal punto di vista industriale, nel quale il processo di produzione deve essere sempre più semplificato. L’obiettivo era di riuscire a produrre delle scarpe vere e proprie estensioni del corpo e nello stesso tempo consentire di mantenere la produzione a livello locale, più vicina all’utilizzatore finale. L’unicità del progetto ME:sh è la combinazione tra il know how interno alla nostra organizzazione, a partire da quello presente nei punti vendita specializzati, e il know how esterno alla nostra azienda. E in più il fatto che il consumatore non rimane mai solo nella creazione di questo tipo di combinazione.”
La personalizzazione delle scarpe è diventata realtà. Come?
“Il punto cruciale delle scarpe su misura è la possibilità di costruire modelli che possano essere vere e proprie estensioni del corpo delle varie persone e, nel caso del running, modelli tanto leggeri da non sentire di indossarli. Soprattutto Kilian Jornet, alla ricerca continua di scarpe molto leggere e precise, ha ispirato questo aspetto del progetto S/LAB ME:sh. Finora produrre una scarpa su misura era molto costoso in termini di tempo e impegno e non era fattibile farlo per tutti. Oggi, con la nostra tecnologia, i nostri macchinari e il nostro software, siamo riusciti ad attivare un sistema che rende possibile la produzione di scarpe su misura per tutti. Questo significa che i runner possono realizzare la propria scarpa sulla base delle proprie caratteristiche morfologiche, del modo in cui corrono e della tipologia di terreno di solito scelto per correre.”

Il progetto S/LAB ME:sh, una sfida unica per Salomon.
“La linea S/LAB ME:sh è un grande cambiamento per Salomon perché tocca molti aspetti del nostro business—ovviamente il prodotto, ma anche l’azienda e il modo di produrre e sviluppare tecnologie. Proprio per la natura a 360° del progetto, la sfida che ci ha coinvolto é molto più che unica. Se si considera che stiamo imparando nuove cose ogni giorno e che possiamo contare sulla collaborazione dei runner, che ci aiutano a far evolvere i prodotti con le loro indicazioni per i modelli su misura richiesti per assecondare le proprie esigenze.”

Questa innovazione può cambiare la produzione globale:
“Con il processo S/LAB ME:sh, abbiamo veramente semplificato la produzione delle scarpe dal punto di vista operativo. Abbiamo ridotto il numero delle operazioni, dei materiali e dei fornitori necessari, utilizzando tutto il nostro know-how footwear, dagli studi dei designers a Annecy a quelli delle nostre fabbriche in tutto il mondo. La possibilità di avvicinare la produzione al consumatore finale significa non dover ricorrere a centri di produzione molto lontani e a trasporti via nave o via terra. Riducendo di molto l’impatto ambientale derivato dalla produzione.”

S/Lab ME:sh, un lungo percorso di studi e ricerche:
“Anni fa, Philippe Besnard, Direttore Global Footwear Design, fece lo schema di un robot che potesse un giorno contribuire a produrre scarpe. Riguardare quello schema oggi alla luce di quello che è la divisione S/LAB ME:sh nell’ Annecy Design Center ci da la misura del lungo percorso che abbiamo fatto negli anni. E’ entusiasmante vedere le reazioni delle persone che visitano per la prima volta la divisione ME:sh e che vedono nascere le scarpe su misura. L’effetto WOW è trascinante e mi ricorda ogni volta da quanto lontano siamo partiti e a come oggi siamo così diversi.”

Salomon S/LAB ME:sh Footwear – I numeri di riferimento

30 – le operazioni meccaniche e manuali richieste per produrre una scarpa della linea Salomon S/LAB ME:sh.

Circa 180 – le operazioni meccaniche e manuali richieste per produrre una scarpa running con i normali metodi di produzione.

12 – le componenti di una scarpa S/LAB ME:sh

50 – le component in media di una scarpa  running prodotta con i metodi tradizionali

9 – i mesi impiegati a mettere a punto il software utilizzato dal robot (soprannominato “Maurice”) nella produzione del footwear S/LAB ME:sh

12 – i mesi impiegati dai designer Salomon per creare il dispositivo di fusione della tomaia (soprannominato “Bea”) di una scarpa S/LAB ME:sh

3 – i mesi necessari perché una scarpa prodotta in Cina arrivi sugli scaffali del punto vendita secondo il modello industriale del mercato footwear tradizionale

7 – le caratteristiche disponibili che il consumatore può scegliere nella linea S/LAB ME:sh Unique to Me (tra cui larghezza, differenziale, suola, inserto)

768 – le combinazioni di colore che un consumatore può scegliere nella linea S/LAB ME:sh Unique to Me

531,441 – le opzioni possibili nella linea S/LAB ME:sh Unique to Me, secondo le combinazioni tra componenti e colori disponibili.

30 – le ore necessarie a produrre un paio di scarpe running su misura per Kilian Jornet nel 2009

112’47” – il tempo necessario a produrre un paio di scarpe running su misura S/LAB ME:sh nella nuova divisione Salomon’s ME:sh

2 – i modelli Kilian Jornet disponibili nella linea S/LAB ME:sh

2 – le gare vinte da Kilian Jornet con le scarpe prototipo S/LAB ME:sh (Zegama Mountain Marathon e Hardrock 100, entrambe nel 2016)

20 – la percentuale dei runners che si sono dichiarati scontenti dei modelli di scarpe disponibili sul mercato in base alle personali esigenze anatomiche, secondo la più recente indagine Salomon

8 – i punti vendita in Francia dove sarà disponibile la linea S/LAB ME:sh a partire dal 1 giugno 2017 1 – il punto vendita in Belgio dove sarà disponibile la linea S/LAB ME:sh a partire dal 1 giugno 2017

Ufficio Stampa