Il Collegio di San Josafat ribalta nel finale il San Paolo 3-2 inchiodandolo all’eliminazione.

Il capitano Vasyl Myhniyk, pensa al suo Paese. “Siamo in guerra e vorrei pregare dopo questa miracolosa qualificazione perché per per Pasqua torni presto pace e serenità”.

Tra le migliori otto del torneo pontificio anche il Sedes Sapientiae.
Lunedi su Tv2000  i sorteggi in diretta (Sport 2000, ore 19) dei quarti di finale

Tutto è compiuto! Alla Clericus Cup si è conclusa stamane la stagione regolare con le ultime accese sfide che hanno santificato le ultime due pretendenti al titolo tra le migliori otto squadre. Nel derby dell’Opus Dei, fra i seminaristi del Sedes Sapientiae e i sacerdoti del Collegio Altomonte, passano i più giovani. La sfida terminata 2-1 è stata decisa dalla doppietta del bomber ghanese Richard Dapilah, il capitano del Sedes, che nel finale, a 10 minuti dal termine ha regalato la vittoria al seminario trasteverino, dopo il pareggio del sacerdote guatemalteco Muralles.

L’altra squadra a cantare il Gloria, pur in Quaresima, è il Pontificio Collegio Ucraino (chiesa cattolica di rito bizantino) che in un rocambolesco finale di gara ribalta il risultato, inchiodando il San Paolo alla croce dell’eliminazione. Nella sfida ad eliminazione diretta, avanti 2-0 nel primo tempo la squadra dell’apostolo delle genti. Le reti del camerunense Wirnkar (5° gol stagionale) e del venezuelano don Alfredo Roa. Ci pensa prima della ripresa il piede morbido di Kachmarskyi a riavvicinare con una bella punizione i gialloazzurri esteuropei. Nel finale di partita l’apocalisse  paolina. Ad un minuto dal termine arriva infatti l’ autogol del pareggio, quindi nel recupero il ‘gol-non gol’ dopo che il mediano Andriy Kobilnyk, con un destro preciso da fuori area colpisce violentemente la traversa internamente. Palla sulla linea e subito fuori. L’arbitro Csi, su segnalazione dell’assistente ben posizionato sulla bandierina, convalida la rete, scatenando le proteste paoline. Finisce due minuti dopo in preghiera a centrocampo, con alcuni sacerdoti del collegio di Propaganda Fide sconsolati a fine gara e con il capitano ucraino Vasyl Myhniyk, 26 enne centrocampista di Ivano-Frankivsk, ancora incredulo che pensa al suo Paese. “Da noi c’è la guerra con la Russia e vorrei pregare dopo questa miracolosa qualificazione perché presto torni la pace e la serenità. La nostra vittoria è per questa intenzione. Che sia una Pasqua di pace!”. Nelle altre due più tiepide gare da registrare la doppietta del tedesco Jonas Klur, tra i migliori del torneo, con cui la Gregoriana ha battuto 2-0 i Martyrs statunitensi e il “cucchiaio di legno” andato al Collegio Messicano, dopo la sfida Francia-Messico, tra le due ultime del girone, ultime e mai a segno nel torneo. Il galletto francese canta tre volte nella ripresa. Finisce 3-0 per i transalpini con doppietta di Sabatié Garate e rete di Clerval. Il mondiale della Chiesa promosso dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano, ora effettuerà la rituale sosta pasquale per tornare in campo a maggio. Gli ucraini al primo anno di Clericus Cup ed il Sedes Sapientiae si aggiungono così alle altre 6 già qualificate: i campioni in carica del Mater Ecclesiae, i vicecampioni del Collegio Urbano, i più titolati (tre scudetti) del Redemptoris Mater ed ancora Gregoriana, Collegio Pio Brasiliano e Pio Latinamericano. Lunedì, ore 19 in diretta tv (Tv2000 all’interno di Sport2000) i sorteggi e gli abbinamenti dei quarti di finale.

UFFICIO STAMPA CLERICUS CUP