GINO CUCCAROLO ED IL BOATO DEL RUFFINI
Domenica di emozioni per Gino Cuccarolo, quella andata in archivio tre giorni fa con l’esordio ufficiale in maglia gialloblù, al PalaRuffini: “Un condensato di sensazioni – dice l’ultimo arrivo in casa Fiat Torino – perché era la mia prima uscita con i nuovi compagni, davanti ad un Palazzetto ribollente e gremito, con le misure da prendere per quanto mi riguardava sotto ogni punto di vista. Sono entrato in campo con un po’ di tensione e ho cercato di fare le cose più semplici possibili. Sentivo che la platea voleva che provassi a tirare ma ho preferito in diverse circostanze appoggiare palla ai compagni, vedi Poeta, Wright e Mazzola, per liberarli al tiro nel modo migliore. Ho fatto quello che il coach mi aveva chiesto, ovvero blocchi, stoppate, difesa”. Pensavi di poter giocare così tanti minuti, 14 nel tabellino finale esattamente come il tuo numero di maglia?: “Sinceramente no, anche se in questo senso l’assenza di DJ White mi ha favorito. Ero fermo agonisticamente da tre settimane, anche a causa dell’incidente di macchina avuto da mia madre e del conseguente ritardo nell’arrivare a Torino, e non è stato facile rompere il ghiaccio, soprattutto in casa davanti al proprio pubblico. Quando sono andato a bersaglio e ho sentito il boato della folla mi sono un po’ sciolto, come liberato dalla tensione ed ho ancora dato un buon contributo alla squadra. E’ quello che cercherò di fare di qui a fine stagione ogni qualvolta sarò chiamato in campo, proseguendo ad allenarmi con grande voglia e umiltà. In poco tempo ho dovuto dimenticare gli schemi della mia ex squadra (Udine) ed assimilare quelli della Fiat Torino. Naturalmente auspico un pronto rientro del nostro centro titolare”.
Una partita vinta con la voglia di lottare, da parte di tutti e naturalmente tua, quella contro Brindisi?: “Erano importanti i due punti, soprattutto dopo le ultime due sconfitte. Ci siamo compattati ed abbiamo lottato fino al termine, anche quando siamo andati sotto e i momenti sono diventati delicati. Decisivo a mio parere il passaggio alla zona 3-2 che ha voluto il coach ad un certo punto del match. Ha messo in chiara difficoltà i nostri avversari”.
I prossimi saranno quelli dell’EA7 Armani Milano. Come immagini questa sfida?: “Milano è una corazzata e dovremo affrontarla senza pensare troppo alla sua forza. Concentrazione e volontà, per provare a metterla in difficoltà. Da spettatore avevo visto il confronto di andata e ricordo che la Fiat Torino aveva perso di tre punti giocando bene e senza sfigurare”. L’obiettivo è ripartire da quel confronto giocato senza timori reverenziali e cercare di compiere l’impresa.  

Ufficio Stampa Auxilium Fiat Torino