Presidente della Federvolley dal 1995, Carlo Magri è pronto a rimettersi in gioco, spinto da una passione sfrenata nei confronti dello sport che ha caratterizzato buona parte della sua vita, regalandogli immense soddisfazioni.  Durante la sua gestione, la nazionale italiana ha vinto sei medaglie olimpiche (argento ad Atlanta nel 1996, bronzo a Sydney nel 2000, argento ad Atene nel 2004, bronzo a Londra nel 2012 e due argenti a Rio nel 2016), oltre ad un Mondiale maschile nel 1998, un Mondiale femminile nel 2002, la World cup nel 1995 con gli uomini , quelle 2007 e 2011 con le ragazze , quattro titoli europei tra gli uomini 1995, 1999, 2003 e 2005 e due con le azzurre nel 2007 e nel 2009. Dopo oltre 20 anni di impegno e dedizione come numero uno della pallavolo italiana, ha deciso di ricandidarsi per il nuovo mandato, consapevole di dover ancora crescere, ma sicuro di aver dato moltissimo al movimento pallavolistico italiano: Partiamo dai numeri. I dati dicono che nell’ultimo anno c’è stata una leggera flessione dei tesserati. A cosa è dovuto?
“Intanto la crescita dei tesserati è generalmente legata ai grandi eventi, è stato sempre così in passato, e nell’anno del prossimo Mondiale che ospiteremo in Italia ci aspettiamo un nuovo picco. Se nell’ultimo anno c’è stata una lieve flessione credo sia dovuta a ragioni demografiche. Del resto i dati Istat dicono anche che la nostra Federazione ha numeri inferiori solo al calcio”.
Uno dei punti di forza del suo programma è il fondo di garanzia per le società. Un progetto che può dare nuova linfa ai club.
“E’ un impegno che ho preso con gli elettori e io gli impegni li mantengo. Ho fatto i miei conti, le mie ricerche, i fondi necessari per avere questa garanzia ci sono anche grazie agli utili che arriveranno dai grandi eventi. Un campionato del mondo in Italia, con una squadra che può primeggiare, porterà un enorme indotto in termini di tesserati e di immagine, oltre a grandi risorse economiche. Inoltre entreranno nel bilancio cifre rilevanti grazie ai nostri partner che sono di primo livello come Mizuno, Ferrero, Crai”.
Cosa ha fatto e cosa farà Carlo Magri per le società italiane?
“Alle società interessa essere aiutate sul territorio ma nessuno è insostituibile. Io ho fatto tutto quello che potevo. Ho portato risorse al movimento, senza avere quasi mai agenzie di marketing a sostegno”.
Se venisse rieletto, in lei ci sarebbe più voglia di rinnovamento o di continuità?
“Parlare di rinnovamento significherebbe dire che finora non si è lavorato bene. Oltretutto devo dare atto a chi mi ha accompagnato nei consigli federali che non ho mai avuto una votazione contro sui temi importanti. Ovviamente ci sono cose da migliorare, e in questo senso ho preso un impegno con tutto il territorio. Avrò un contatto personale con la gente che ho potuto conoscere meglio anche attraverso questa mia nuova candidatura”.
Quanto ritiene importante il contatto con il territorio?
“Appunto. E’ necessario avere un contatto diretto con le persone e dare maggiore attenzione alle periferie e alle realtà più piccole. Questa periodo pre-assembleare me lo ha confermato”.
I comitati territoriali e regionali avranno un ruolo preminente nella politica federale?
“Nella pallavolo ha sempre contato molto e in questo nuovo percorso confido molto nella squadra che ho scelto, persone giovani che inseriranno novità grazie al loro entusiasmo e alla loro freschezza”.
Come ha reagito alle critiche che le sono state mosse dal suo avversario?
“Fa parte delle dinamiche elettorali. Il rapporto con Cattaneo è sempre stato buono e corretto e cos’ sarà anche in futuro. Non dobbiamo dimenticare che tra pochi mesi ci sarà da gestire un Campionato del Mondo in Italia e subito bisognerà mettersi al lavoro”.

Il suo programma parla anche di valorizzazione di nuove figure dirigenziali. Cosa significa e come pensa di agire?
“Come la Federazione si è impegnata a far crescere nuovi talenti grazie alla gestione dei Club Italia, progetto che ha dato risultati straordinari e che non ha eguali in altri sport, allo stesso modo si impegnerà a fare altrettanto nelle sfere dirigenziali”.
Il Club Italia è un successo targato Carlo Magri.
“Il Club Italia è il fiore all’occhiello di tutto il movimento pallavolistico italiano. E’ nato un Centro Federale a Milano, lo abbiamo a Roma e nei miei progetti c’è anche di costruirne uno al sud, anche perchè in questo momento il sud va visto con un occhio particolare”.
Problema annoso: gli impianti. Cosa si può fare?
“Per la costruzione degli impianti , oltre alla volontà federale, ci vogliono impegni seri da parte del Governi e degli Enti Locali che peraltro hanno sempre avuto un occhio di riguardo per il nostro sport. Fondamentale sarà anche il fondo di garanzia di cui parlavo prima”.
Alcune società lamentano mancanza di risorse e di attrezzature, cosa si può fare ?
“Dal pulmino, alle attrezzature, alle reti, ai palloni. Fa parte del discorso dell’impiantistica che è al centro nel nostro programma”.
Come pensa di migliorare il settore della comunicazione?
“Questo è un settore molto importante che bisogna migliorare anche se non siamo mai stati fermi. Faremo sicuramente un forte investimento nel merchandising, il mio prossimo consiglio vedrà figure appassionate e preparate. Basti pensare che la prossima World League sarà trasmessa su Rai2. Farò in modo che chi si occuperà della nostra comunicazione sia molto qualificato e abbia forti motivazioni”.
Qual ‘è lo stato di salute della Federazione in tema di bilanci?
“Abbiamo chiuso in pareggio i bilanci di previsione e il consuntivo. Questo nella stagione in cui la Fipav ha acquistato una nuova e prestigiosa sede  e nell’anno in cui sono stati pagati i premi delle medaglie olimpiche e dopo aver investito per il Club Italia del beach volley. Aver chiuso senza debiti mi sembra un altro grande successo “.

UFFICIO STAMPA