Fare chiarezza. Questo il primo intento del circolo comasco che, alla chiusura di un anno molto positivo e ricco di attività, ha dovuto affrontare una sequenza di eventi fuori dall’ordinario. Ai quali ha reagito con misure immediate, ma che ancora oggi non hanno risposte certe e dunque suggeriscono un atteggiamento di cautela nel giudizio.

I fatti. Lo scorso 22 dicembre è mancato il direttore del circolo Marco Vercelloni, 52 anni, da 16 alla guida del club, dimissionario con effetto dal prossimo aprile. Il giorno 27 dello stesso mese, da una verifica contabile, è stato riscontrato un ammanco di cassa per circa un milione e centomila euro.
Le misure prese. E’ stata incaricata Ernst&Young Forensic, società di revisione contabile che investiga frodi amministrative, per analizzare i dati degli ultimi dieci anni, individuare l’esatto ammanco ed eventuali responsabilità. Presentato esposto alla Procura di Como che ha attivato le indagini. Ottenuto il sequestro conservativo dei beni del direttore. Interrotto il rapporto ventennale con lo studio del commercialista Vincenzo Foti a cui faceva capo la redazione del bilancio. Per quello relativo al 2016, nuovo mandato al commercialista Alessandro Solidoro, tenuto anche alla contabilità e a valutare gli investimenti in corso con una proiezione di due anni. Incarico questo che avrà termine il prossimo 31 marzo, per lasciare libertà di manovra al nuovo Consiglio Direttivo nel frattempo eletto (lo scorso ottobre infatti il presidente Marco Polli aveva rassegnato le dimissioni). Elezioni anticipate di un mese (11 marzo la data fissata) per garantire una rapida transizione e un sereno avvio di stagione.

La solidità del circolo. Fatti straordinari dunque, che sono stati riferiti ai soci nel corso di una riunione il 14 gennaio scorso e che troveranno risposte nei tempi necessari e nelle sedi di competenza; ma anche uno stato di salute del club (con ricavi per circa 4.6 milioni di euro l’anno) che, in attesa di rientrare in possesso di quanto sottratto, può gestire l’emergenza in modo ordinario e senza compromettere alcuna iniziativa in corso. Lo ha riferito Alessandro Solidoro, dopo una prima analisi, nell’incontro con i soci. Anche il Credito Sportivo ha confermato i finanziamenti in atto (1.6 milioni di euro) per lavori e nuovi progetti, come l’impianto d’irrigazione e il nuovo campo pratica.

Il Golf Monticello. Con i suoi 42 anni di storia, Monticello rappresenta una realtà consolidata e di dimensioni importanti, nata per offrire una proposta allora innovativa e sempre attuale: abitare nel verde tra le buche di un campo da golf. Le cifre descrivono questa realtà, che nel golf italiano non ha uguali per numero di soci: 1.670. Tra questi, 300 bambini e 750 seniores, con molti frequentatori italiani e stranieri: nell’ultimo anno le visite sono state 8 mila. Si gioca su due percorsi di 18 buche che hanno ospitato sette edizioni dell’Open d’Italia, torneo professionistico internazionale, 25 campionati italiani e due europei. Sono 34 i titoli nazionali vinti negli anni dai giocatori di Monticello, cinque quelli internazionali (tra cui un europeo nel 2015); cinque i maestri dell’Academy, 90 le gare in calendario nella stagione che sta per iniziare. Con 630 abitazioni quella di Monticello è una community importante (dove lavorano circa cento persone, di cui 30 sono dipendenti dell’area golf), che fa dello sport il comune denominatore: cinque campi da tennis, quattro piscine, due campi di calcio, una palestra, una struttura dedicata allo sport dei bambini. Monticello è stato nominato di recente il circolo italiano Family Friendly per eccellenza.

Ufficio Stampa