RENATE – LUPA ROMA 2-0

RENATE (4-3-3): Cincilla; Anghileri, Di Gennaro, Malgrati, Vannucci; Palma (25′ st Galli), Pavan, Scaccabarozzi; Lavagnoli (17′ st Mora), Marzeglia (34′ st Dragoni), Napoli. A disposizione: Merelli, Schettino, Teso, Stefanelli, Graziano, Florian, Santi. All. Foschi

LUPA ROMA (3-5-2): Svedkauskas; Rosato, Palomeque, Sfanò; Mazzarani (16′ st Mastropietro), Baldassin (12′ st Corvesi), La Camera, Proia (1′ st Garufi), Celli; Mancosu, Fofana. A disposizione: Brunelli, Aloi, Scicchitano, Ventola, Iorio, Montesi. All. Di Michele

ARBITRO: Sig. Vigile di Cosenza (Sig. Bruni – Sig. Lillo di Brindisi)
RETE: 36′, 7′ st Marzeglia
NOTE: Giornata fredda con cielo coperto, terreno di gioco in discrete condizioni. Espulso Sfanò (L) al 38′ st per somma di ammonizioni, ammoniti Galli (R), Sfanò (L). Calci d’angolo: 5-2 Lupa Roma. Recupero: 2′ pt. Spettatori: 200 circa

MEDA – Il Renate affonda la Lupa Roma e si porta al quinto posto in classifica in compagnia del Piacenza. Il quinto sigillo casalingo in stagione porta il nome ed il cognome di Adriano Marzeglia, letteralmente scatenato in questo mese di novembre. Il bomber nerazzurro realizza altre due reti, e trascina i compagni ad un successo tanto nitido quanto prezioso in ottica salvezza. I punti in classifica sono ora 22, con ancora cinque gare in programma da qui al termine del girone d’andata. Un bottino sontuoso, ma guai ad accontentarsi. Il pareggio di Lucca ha convinto mister Foschi a non toccare l’undici iniziale, che prevede pertanto Lavagnoli e Napoli a far compagnia a bomber Marzeglia in attacco. Centrocampo intoccabile con Palma e Scaccabarozzi ai lati di Pavan, mentre dietro è ancora Di Gennaro a farsi preferire a Teso e a far dunque coppia con capitan Malgrati. In casa Lupa Roma, mister Di Michele – alla sua seconda avventura stagionale coi capitolini – ritrova Fofana dal 1′, facendo anche debuttare l’ultimo arrivato, ovvero sia l’ex Benevento Mazzarani. Il modulo è il 3-5-2, che si trasforma in 5-3-2 in fase di non possesso.
Avvio col freno a mano tirato al “Città di Meda”. Lupa copertissima, difficile trovare geometrie e spazi per i brianzoli. Ed infatti, allo scoccare del primo quarto d’ora, l’unico spunto degno di nota è la ripartenza orchestrata da Napoli, che allarga a destra per Lavagnoli. Il cross dell’ala veronese arriva sulla testa di Palma, che manda però alto sulla traversa. Il Renate sembra poter prendere in mano le redini del gioco, ma la manovra appare troppo compassata e poco fluida, con la Lupa che non soffre e che anzi, al 28′ si fa vedere con un  gran destro dal limite di Fofana, su cui Cincilla in tuffo mette una pezza. Il match non decolla, ma sono gli ospiti a farsi preferire dopo la mezzora, con un paio di situazioni in mischia, risolte all’ultimo dalla retroguardia nerazzurra. Nel momento più congeniale ai capitolini, ecco il vantaggio delle pantere. Sugli sviluppi di uno schema da calcio d’angolo, la volèe di Marzeglia viene ribattuta da Proia, ma secondo l’assistente di linea il pallone ha varcato la riga di porta. Vibranti le proteste degli ospiti, ma Vigile convalida ed i nerazzurri passano a condurre con il settimo centro dell’ex totem del Piacenza. Importante sbloccare un incontro così scorbutico, all’intervallo i ragazzi di Foschi possono così lucrare un vantaggio prezioso, in vista di una ripresa che costringerà la Lupa all’offensiva totale.
Al ritorno sul rettangolo di gioco, Di Michele opera subito una sostituzione, con Proia – sfortunato protagonista sull’episodio del gol – rilevato da Garufi. A livello tattico però non ci sono variazioni. La seconda parte di gara non potrebbe iniziare meglio per i padroni di casa, che al 7′ mettono una seria ipoteca sulla posta in palio. Splendida la pennellata di Napoli da sinistra, perentoria l’incornata di Marzeglia, che certifica il suo magic moment con la seconda doppietta consecutiva a domicilio (5 reti negli ultimi 270′). Paradossalmente, al “Città di Meda”, possono già scattare i titoli di coda. I capitolini, dopo il secondo “schiaffo” subito, non danno mai la sensazione di poter far male. Squadra sterile, reazione inconsistente, ed in buona sostanza, per la difesa nerazzurra è quasi una giornata di ordinaria amministrazione. I minuti scorrono veloci, senza ulteriori colpi di scena, con le pantere che amministrano a piacimento, senza infierire ulteriormente. Lupa in dieci dopo l’espulsione – per somma di ammonizioni – di capitan Sfanò, e addirittura in nove dopo il problema muscolare accusato da Celli. Il Renate addormenta l’incontro con un giro palla che non trova opposizione avversaria. I tre minuti di recupero, come facilmente prevedibile, portano a un nulla di fatto. Renate batte Lupa Roma, la serie positiva a domicilio prosegue…

Ufficio Stampa