“Questo resta il momento della semina, piuttosto che quello del raccolto. Le vittorie maturate fin qui non modificano la nostra volontà di fare una stagione importante e giocare ad un livello più alto possibile, perché quella ci sarebbe stata indipendentemente dai risultati ottenuti”. Massimo Bellano resta fedele all’identità del progetto Lardini, plasmato in una manciata di mesi, fondato sul lavoro quotidiano, meticoloso e puntuale. Il “raccolto” però è già evidente e va al di là degli 11 punti su 12 conquistati nelle prime quattro partite, perché abbraccia anche e soprattutto la capacità di questa Lardini di aggiungere in ogni giornata qualcosa in più, come a Mondovì nel quarto atto di questo avvio di torneo. “Mi è piaciuta l’autorità con cui abbiamo condotto e vinto la partita – ammette il tecnico della formazione filottranese – ma anche l’interpretazione messa in tutti i fondamentali, sebbene potevamo essere più ordinati nel lavoro a muro. Poteva essere una partita insidiosa, ma l’abbiamo controllata bene. E’ stato fatto un altro passo avanti nel percorso di crescita, che cammina su un doppio binario, sia a livello di squadra che tecnico-individuale: alcune cose su cui lavoriamo hanno bisogno di tempo per stabilizzarsi, sappiamo però dove questo percorso ci deve portare. Dire che va tutto bene è semplicistico, ma ci sono già tanti aspetti positivi importanti”. Un percorso, quello della Lardini, che “rappresenta un bel segnale per continuare a crescere e migliorarci, per mettere ogni settimana qualcosa in più. Siamo solo all’inizio e davanti abbiamo una serie di prove contro squadre di spessore, vedremo come la squadra reagirà alle difficoltà, sapendo che andando avanti e con il sempre maggiore dispendio di energie servirà il contributo di tutto l’organico. La partenza lanciata? Siamo lì, senza dare troppa attenzione alla classifica, a quella ci penseremo a febbraio. Anche perché in questo momento sono attardate squadre con qualità importanti, che prima o poi risaliranno. Ora per noi è importante continuare ad alzare il nostro livello di gioco”. Inevitabile, tuttavia, che i risultati non aiutino solamente l’autostima, ma alimentino anche l’entusiasmo dell’ambiente. “L’idea che da subito ci ha accomunato con la società e con la squadra è sempre stata quella di crescere e migliorarci su tutti gli aspetti, anche quello del pubblico. Abbiamo la fortuna di partire da una base solida, da tante persone che ci sono vicine e che vogliono bene a questa squadra. La speranza è che nel tempo si riescano a coinvolgere sempre più persone, ad attirare l’interesse di tutto il territorio. Già domenica, in una gara per noi importante contro un avversario di spessore qual è Chieri, sarebbe bello vedere il palasport ancor più pieno di quello che è già. Il sogno è di arrivare un giorno ad aprire anche i settori che oggi restano chiusi, il futuro ci dirà se potrà avverarsi o se rimarrà tale”.

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