Si è chiusa la rassegna di bridge iniziata il 31 ottobre e che ha visto, tra le sedi del torneo, l’Innovation Center di Lavazza a Torino.
La squadra Europea ha battuto due squadre della Cina e una degli USA, tra cui figurava anche Bill Gates.
4 squadre miste, composte da grandi campioni ed eminenti personaggi appassionati di bridge, si sono sfidate a distanza di migliaia di chilometri, in una spettacolare competizione che ha coinvolto in collegamento le città di Torino, Seattle e Pechino. Ad aggiudicarsi la prima edizione della YEH Online Bridge World Cup è stata la squadra EUROPE – LAVAZZA, composta, tra gli altri, dalle campionesse Sylvie Willard e Benedicte Cronier, che occupano le prime due posizioni del ranking mondiale del bridge. Insieme a loro Norberto Bocchi e Giorgio Duboin, entrambi vincitori di due Olimpiadi di Bridge, di sette Campionati Europei e di due Bermuda Bowl; e Agustin Madala, argentino di origini italiane (suo nonno era originario di Cuneo), che nel 2010, a 24 anni, è diventato il più giovane giocatore che abbia mai vinto un Campionato Europeo.
La squadra Europe – Lavazza, in collegamento dall’Innovation Center Lavazza di Torino, si è aggiudicata il torneo in anticipo, con un incontro ancora da disputare: un risultato eccezionale a questo livello. Tra gli avversari anche Bill Gates, appassionato giocatore di bridge che ha postato una foto sul suo profilo personale di Facebook durante il torneo: “spero che questa foto possa far avvicinare ancora più persone al gioco che amo”, recita la didascalia.

POST BILL GATES
https://www.facebook.com/BillGates/photos/a.10150331291841961.334784.216311481960/10153999954491961/?type=3&theater
La squadra Europe – Lavazza è stata capitanata da Maria Teresa Lavazza, esponente della famiglia torinese proprietaria della Luigi Lavazza S.p.A.. Maria Teresa Lavazza vanta una lunga carriera nel mondo del bridge: è capitano del team Lavazza, una delle squadre di bridge più vincenti al mondo, ed è stata l’unica donna in Europa ad aver guidato una nazionale Open (la Nazionale italiana), vincendo 4 europei consecutivi su 4 disputati e due Ori Olimpici in due partecipazioni. Nel 2012 è stata nominata “Persona dell’anno” dalla IBPA (International Bridge Press Association). 
“Bill Gates – ha raccontato Maria Teresa Lavazza – è un buon giocatore e al suo fianco ha avuto una grande professionista qual è Sharon Osberg, ma la nostra squadra è piuttosto forte e siamo riusciti a batterli. Tuttavia, il risultato del torneo che ci sta più a cuore è quello di aver divulgato ancora una volta il piacere del bridge”.
Per l’occasione, quindi, personaggi pubblici di spicco come Bill Gates e i migliori giocatori al mondo hanno voluto mettersi in gioco in un’occasione unica: mai prima di oggi, infatti, si era vista una simile sinergia di campionissimi e di appassionati, uniti dall’amore per il bridge.
Maggiori informazioni e classifica finale http://bridgeonlineworldcup.com/

IL BRIDGE
Il bridge è l’unico gioco di carte classificato come sport e con regole codificate a livello mondiale. Come un altro “sport mentale”, gli scacchi, non ha ancora avuto il riconoscimento di disciplina autonoma per partecipare alle Olimpiadi e, negli stessi anni in cui si svolgono le Olimpiadi, la World Bridge Federation organizza le sue. Tuttavia, il prossimo anno il Bridge è tra gli sport che faranno parte degli Asian Games, ovvero delle vere e proprie Olimpiadi asiatiche: un’importante anticamera dei Giochi Olimpici estivi.
La disciplina sportiva è organizzata e diretta a livello mondiale dalla World Bridge Federation, che conta oltre 100 Paesi aderenti e oltre un milione di tesserati, suddivisi in otto zone geografiche, ed a livello europeo dalla European Bridge League, che conta oltre 40 Paesi aderenti e oltre 300.000 tesserati.
Le Olimpiadi a squadre su quattro distinte serie, open, ladies, senior e misto (l’over 60 è stato aggiunto già nel 2004 come evento collaterale, per essere poi elevato al rango delle altre due originarie – open e ladies – nell’edizione successiva; da quest’anno, con l’edizione di Wroclaw, si è aggiunta anche la categoria mista), si disputano ogni quadriennio, nell’anno olimpico, e vi possono partecipare tutti i Paesi aderenti alla W.B.F. con una squadra per ciascuna serie.
Anche in Italia il bridge ha un seguito importante: esistono oltre 300 Associazioni federate, che annoverano complessivamente circa 20.000 tesserati alla Federazione, che si cimentano nel bridge agonistico. Ma sono oltre 2 milioni gli Italiani che praticano il bridge a livello amatoriale, come gioco e passatempo.
Negli anni il Bridge, come anche gli altri giochi della mente, ha incrementato sempre più l’uso della tecnologia. La 1st Yeh Online Bridge World Cup è stato il primo vero grande evento live attorno al bridge e, attraverso l’uso dei mezzi tecnici più innovativi, ha dimostrato come questo sport possa unire, al di là delle grandi distanze. D’altronde, il bridge è un gioco, anzi uno sport, che congiunge, perché permette a ogni appassionato, ovunque nel mondo e anche senza conoscere la lingua del paese ospitante, di trovare compagni di gioco che condividono la stessa passione e osservano le stesse regole, al di là delle latitudini e dei sistemi culturali di appartenenza. Di fatto, si tratta di un linguaggio universale,  e al tavolo da bridge, come in ogni altro sport, non esistono divisioni di sorta. Non a caso, il motto della World Bridge Federation è “BRIDGE FOR PEACE!”

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