Gradito arrivo in casa Orobica di Ernesto Nani, proveniente come allenatore dai settori giovanili maschili di Atalante e Brescia e con svariate esperienze internazionali in paesi come Canada, Brasile, Ghana e Nigeria. Lasciata  la panchina ormai da 4 anni, si è dedicato alla formazione ed alla consulenza sportiva di società anche dilettantistiche che hanno apprezzato il nuovo metodo di lavoro elaborato ed aggiornato appunto sulla base di ciò che ha vissuto precedentemente, sempre con tanta dedizione ed amore verso il calcio in generale.
Lo abbiamo incontrato per fare quattro chiacchiere. Ciao Ernesto e grazie per la disponibilità. Siccome siamo curiosi partiamo subito con le domande.

Data la tua importante esperienza di calcio maschile cosa ti ha spinto a confrontarti con quello femminile?

Il motivo principale che mi ha spinto ad accettare questa nuova missione con l’Orobica è quella di completarmi anche con questo ambito vale a dire il calcio femminile.

Dopo aver preso questa decisione quali motivi l’hanno indirizzata verso l’Orobica?

Non appagato fino in fondo dalle precedenti esperienze nel maschile ed attratto dal movimento che la federazione sponsorizza alla grande negli ultimi tempi, ho deciso di prendere la palla al balzo ed accettare la proposta fattami dall’Orobica e quindi eccomi qua.

Cosa ne pensi dei progressi che ha fatto questa società soprattutto per quanto riguarda il settore giovanile?

La società non la conosco al punto di poter esprimere un qualsiasi giudizio , lasciatemi il tempo di verificare poi saprò dare il mio parere. Di sicuro le persone che ho trovato a parte il Sig. Nicoli, ho avuto il piacere di conoscere il mister Marianna Marini, allenatrice di grande qualità nonché il presidente Dott.ssa Meroni e credo di poter dire con certezza che sono persone affidabili, serie che ambiscono ad un progetto con obiettivi comuni.

Quali differenze hai notato di vario tipo tra il calcio femminile e quello maschile oltre ovviamente all’aspetto fisico?

Le differenze che subito ho notato tra il maschile ed il femminile sono in particolare due: la spensieratezza, la curiosità con cui affrontano l’allenamento ed il carattere notevolmente diverso, aspetti che mi impegneranno moltissimo e che dovrò studiare unitamente ad informarmi il più possibile. Importante sarà conoscere la natura femminile di fronte allo stress ed allo sforzo, conoscere le esigenze delle calciatrici per avere la massima espressione dalle loro naturali doti che non sono irrilevanti ma al contrario sono notevoli sia per capacità tecniche che fisiche oltre che caratteriali.

Tornando all’Orobica hai avuto già la possibilità di valutare la squadra che ti è stata affidata e qual è la tua opinione in merito?

La valutazione della squadra a me affidatami non può essere precisa in cosi poco tempo. Posso comunque affermare di avere a disposizione un gruppo tecnicamente forte, ma allo stesso tempo poco preparato sul piano fisico e dell’intensità. Obiettivo primario sarà quello di colmare questa differenza con allenamenti specifici e mirati quasi individuali.

Dato il tuo importante bagaglio di esperienza nel professionismo maschile cosa pensi di poter portare e sotto quali punti di vista al calcio femminile al fine della sua ulteriore crescita?

Al movimento del calcio femminile cercherò di portare la mia anima calcistica che è amicizia, rapporti socializzanti e voglia di arrivare con tutto il gruppo a dare il massimo per essere soddisfatti delle proprie performance al livello più alto possibile. Se poi qualche situazione ci riserverà sconfitte sul campo motivate solo esclusivamente dalle avversarie più forti, a quel punto saremo comunque soddisfatti e cercheremo di migliorarci rispettando quello che sarà la realtà.

Entrando nello specifico parlaci delle tue idee calcistiche di massima sia per la parte tecnica che per quella tattica.

Per spiegare quello che è il mio credo calcistico ci vorrebbe diverso tempo. Sicuramente più avanti potrò essere esaustivo dopo aver visionato e considerato quello che potrà essere fatto con questo gruppo.

A questo punto una domanda è di rito: quali sono gli obiettivi che si prefigge sia personalmente che soprattutto per la sua futura squadra?

Anche in questo caso devo dire che gli obiettivi dipenderanno dalla valutazione delle risorse che avrò a disposizione.

Come abbiamo fatto per le calciatrici che abbiamo presentato, le chiediamo se vuole dire qualcosa ai tifosi dell’Orobica che avranno modo di apprezzare il suo lavoro in futuro?

Ai tifosi che poi sono i nonni, i papà e le mamme delle ragazze dico solo di avere fede e fiducia nei nostri mezzi perchè siamo persone serie e vogliamo coltivare il sogno di queste “guerriere” alla grande e cercando di superare gli ostacoli che si presenteranno. Meno intoppi ci saranno e meglio sarà per il buon proseguo della stagione appena cominciata.

Grazie per il tempo che ci hai dedicato ed anche a te un grosso in bocca al lupo per la stagione 2016/2017.

Antonio Castiglione

Addetto Stampa Orobica Calcio Bergamo