Il capitano europeo Darren Clarke sottolinea la serenità del proprio team.
Sul fronte opposto un’intera nazione spinge la squadra al successo

I team di Europa e Stati Uniti affinano la condizione e l’intesa a due giorni dall’inizio della 41ª  Ryder Cup (30-settembre-2 ottobre) sul percorso dell’Hazeltine National GC, a Chaska nel Minnesota. Giovedì 29 settembre, si entrerà ufficialmente nel clima della sfida con la Cerimonia d’Apertura, sempre suggestiva, in cui verranno presentate le compagini. Gli Stati Uniti, affidati a Davis Love III, già capitano della squadra sconfitta nel 2012 al Medinah CC nell’Illinois, schierano: Dustin Johnson, Jordan Spieth, Phil Mickelson, Patrick Reed, Jimmy Walker, Brooks Koepka, Brandt Snedeker e Zach Johnson, entrati di diritto, e Rickie Fowler, J.B. Holmes, Matt Kuchar e Ryan Moore, gratificati da una wild card del capitano. Love III sarà affiancato dai vice capitani Tiger Woods, Bubba Watson, Jim Furyk, Tom Lehman e a Steve Stricker.
L’Europa, guidata dal nordirlandese Darren Clarke, è composta dagli inglesi Danny Willett, campione Masters, Justin Rose, oro olimpico, Chris Wood, Andy Sullivan e Matthew Fitzpatrick, dal nordirlandese Rory McIlroy, dallo svedese Henrik Stenson e gli spagnoli Sergio Garcia e Rafael Cabrera Bello, selezionati dalle apposite classifiche, e dal tedesco Martin Kaymer, dall’inglese Lee Westwood e dal belga Thomas Pieters, che hanno ottenuto una wild card. Vice capitani: Thomas Bjorn, Padraig Harrington, Paul Lawrie, Ian Poulter e Sam Torrance
Clima sereno in casa europea, almeno stando a quanto ha dichiarato Darren Clarke: “L’altra sera l’abbiamo passata tutti insieme, giocatori e staff, ed è stata molto rilassante. Abbiamo parlato di vari argomenti per circa un’ora, poi tutti liberi. Qualcuno, a causa del cambio di fuso orario, è andato presto a dormine. Oggi abbiamo fatto la prova campo. Ho unito due veterani della Ryder Cup con due debuttanti nelle tre partite, che sono servite solo per studiarlo. Quindi ognuno lo ha percorso come ha ritenuto di doverlo fare secondo le sue necessità. Siamo un gruppo molto unito, e questo è fondamentale per tale gara, inoltre le cose stanno andando meglio di quanto pensassi”.
Probabilmente c’è un po’ di nervosismo sul fronte a stelle e strisce, poiché ci sono tre sconfitte di fila da cancellare con una vittoria, che tutta la nazione chiede. Inoltre bisogna cambiare la brutta rotta intrapresa dalla squadra negli anni 2000 con un solo successo in sette incontri, contro sei rovesci.
Anomalia “ufficiale” – La Ryder Cup, che nel 2022 è stata assegnata all’Italia e si disputerà a Roma sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club, è l’anomalia “ufficialmente” riconosciuta del golf, dove l’etichetta, una delle bandiere di questo sport, viene assolutamente ignorata, e dove si creano grandi tensioni sia tra i giocatori che nel pubblico, spesso portato a eccessi di tifo da stadio di calcio. E’ l’evento più seguito al mondo dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio e, forse, oltre che per il campanilismo che oppone due continenti, piace anche per questa dose di “follia” che l’accompagna.
La formula – Il torneo si svolge con formula match play. Nelle prime due giornate si disputano due sessioni di quattro incontri di doppio, foursome al mattino e fourballs nel pomeriggio, poi il gran finale con dodici singoli. Si assegna un punto per ogni match vinto e mezzo punto per la parità. In palio 28 punti. In caso di pareggio nel conto finale la Ryder Cup rimarrà all’Europa quale defender.
Il percorso – Sebbene sia avvenuta da tempo, da quando cioè le cose non si erano messe così male per gli Stati Uniti, la scelta dell’Hazeltine National GC sembra sia stata dettata da una specie di premonizione. Infatti il tracciato appare come ideale per chi voglia tendere una trappola all’avversario, situato peraltro nell’Upper Midwest, dal clima non sempre gradevole. Opera dell’architetto Robert Trent Jones, ritoccato successivamente dal figlio Rees, il campo (yards 7.674, par 72) si estende tra dolci colline, boschi secolari, laghi e praterie. Segue l’andamento del terreno, ma occorre tanta precisione su ogni colpo per non trovarsi nel punto sbagliato al successivo, con inevitabili penalizzazioni. Tra le buche più impegnative, la 7 (par 5, yards 572), con un torrente lungo il lato sinistro del fairway, che Johnny Miller, un grande del passato, ha definito come la buca più difficile affrontata in carriera. Complicate anche la 8 (par 3, yards 176), con green circondato da bunker e acqua, e la 12 (par 4, yards 518) dove la presenza di tre bunker in posizione strategica rende molto alta la percentuale di errore.
L’album dei ricordi – Come di consueto, il capitano della squadra di casa Davis Love III, avrà chiesto di usare particolari accorgimenti nella preparazione del campo, per favorire al meglio i suoi. Sicuramente, però, non è arrivato agli eccessi del compianto Severiano Ballesteros, capitano europeo, che nel 1997 ridisegnò in fretta e furia la buca 17 del percorso di Valderrama in Spagna. Infatti  per rendere la vita difficile agli statunitensi, troppo “lunghi” dal tee, “strozzò” il fairway nel punto di atterraggio della palla e li costrinse a utilizzare solo ferri. Però vinse (14,5-13,5). Ci mise del suo anche Costantino Rocca, primo italiano a disputare la Ryder Cup, che sconfisse in singolo Tiger Woods (4/2).

CELEBRITY MATCH: SUCCESSO DELLE STAR STATUNITENSI – Il “Celebrity Match”, uno degli eventi che all’Hazeltine National GC, a Chaska nel Minnesota, ha fatto da prologo alla Ryder Cup, è stato vinto per 3,5-0,5 dal team costituito da otto celebrità statunitensi, tra le quali Michael Phelps, opposto ad altrettante europee, di cui ha fatto parte Alessandro Del Piero.
Michael Phelps, leggenda olimpica con 28 medaglie conquistate (23 d’oro), insieme a Kelly Slater, undici volte campione del mondo di surf, ha travolto con un 6 up l’inglese John Regis, ex sprinter di atletica leggera, e l’ex tennista Martina Navratilova. Alessandro Del Piero e l’altro ex calciatore Andriy Shevchenko, sono stati sconfitti per 4 up dagli attori Rob Riggle e Kurt Russell. Si è giocato con formula match play sulla distanza di nove buche, da completare indipendentemente dallo score.

JUNIOR RYDER CUP: GLI STATI UNTI BATTONO L’EUROPA (15,5-8,5) – La selezione under 18 degli Stati Uniti ha battuto quella dell’Europa per 15,5-8.5 nella decima edizione della Junior Ryder Cup disputata all’Interlachen Country Club di Edina nel Minnesota, prologo giovanile alla Ryder Cup. I ragazzi continentali, in svantaggio per 5-7 dopo la prima giornata in cui si sono svolte due sessioni di doppio, hanno ceduto nettamente  nella seconda dove gli americani hanno esercitato una netta prevalenza nei singoli con un parziale di 8,5-3,5.
Ha fatto parte della squadra europea Emilie Alba Paltrinieri che ha vinto, con l’austriaca Emma Spitz, il foursome contro Alyaa Abdulghany-Lucy Li (1 up) e poi ha perso nel fourball, a coppie miste, insieme con il finlandese Matias Honkala (4/3 da Patrick Welch/Lucy Li) e nel singolo per 6/4 da Lucy Li, che ha incontrato curiosamente in tutti e tre i matches.  E’ stata la quinta vittoria consecutiva degli americani e la sesta in totale, contro quattro degli europei.

Ufficio Stampa