Il Team Europe Nord batte il sole e vince il ‘Beat the Sun’ la sfida più difficile con la natura.
Il Team Europe Nord ha concluso al 1° posto la sfida intorno al Monte Bianco battendo il sole di 51′. Anche il Team Europe South (di cui facevano parte gli italiani Xavier Chevrier e Luca Guglielmetti) ha battuto il sole arrivando 12 minuti prima del tramonto.
Martedì 21 giugno 2016, otto squadre provenienti da tutto il mondo – tutte formate di tre runner esperti e tre amatori – si sono date battaglia all’ASICS Beat the Sun, l’unica gara di corsa a staffetta intorno al Monte Bianco. Tutti i corridori si sono spinti oltre i propri limiti fisici e mentali avendo a disposizione soltanto  15 ore, 41 minuti e 35 secondi per coprire 140,1 km tra l’alba e il tramonto  dalle
05.44 alle 21.25.

Hanno partecipato otto squadre continentali, rappresentanti di 23 paesi e 6 continenti: Est Asia, Oceania-Pacifico, Africa, Nord Europa, Europa centrale e Sud Europa, più due squadre provenienti dalle Americhe.

Ogni atleta si era preparato rigorosamente per la corsa con forse la più grande quantità di adrenalina della propria vita e per la quale gli atleti dilettanti erano stati selezionati tra oltre 30.000 candidature on-line ed a seguito di un intenso programma di formazione di 16 settimane. L’impegnativo percorso di 140 km è stato suddiviso in 12 sezioni con ogni atleta che ha dovuto correre almeno due sezioni del corso.

In un finale epico, acclamati da una grande folla giunta nel centro di Chamonix, il Team Nord Europa – con un runner amatore ed un esperto dal Regno Unito (Matty Hynes, James Rory MacDonald), dalla Svezia (Jonas Buud, Anna Sofie Nelsson) e dai Paesi Bassi (Erben Wennemars, Chris Berendse) – ha concluso la gara con tempo finale di 14:50:00, giungendo incredibilmente 51 minuti prima del tramonto.

Il Team Sud Europa, nel quale in rappresentaza dell’Italia erano presenti il campione italiano di corsa in montagna sulle lunghe distanze Xavier Chevrier e l’amatore canturino Luca Guglielmetti, è risultato essere la seconda ed unica altra squadra a battere il sole, precedendo l’orologio della natura di 12 minuti.

Il Team rappresentante dell’Europa centrale è arrivato terzo, ma non è riuscito a battere al sole in questa estenuante corsa intorno alla vetta più alta d’Europa. I Team America 1, America 2, Africa, Asia Orientale e Oceania-Pacifico, erano tutti in grado di battere il sole, ma la natura ha avuto la meglio sulle gambe sempre più stanche dei loro atleti, che hanno affrontato condizioni atmosferiche estreme, tra cui neve, pioggia battente e vento.

La gara si è svolta fin dall’inizio, con grande tasso di umidità, pioggia a tratti, basse temperature e sui passi alpini più alti neve profonda fino al ginocchio, aggiungendo ulteriori difficoltà ad un terreno già esigente. Durante la terza frazione gli atleti hanno corso in coppia e legati a corde per sicurezza, si sono fatti strada attraverso la cima innevata di Fenêtre de L’Arpette a oltre 2.600 metri di altezza.

Le squadre hanno affrontato 9.668 metri di dislivello – l’equivalente della scalata dell’Everest – ed hanno corso per 20 ore in un giorno in cui tutte le condizioni atmosferiche, neve, pioggia e vento, erano contro di loro.

A circa metà gara gli atleti hanno raggiunto il tratto 7, la pioggia costante aveva reso pericoloso il percorso proposto – una salita su per le Ferrata del Mont Chetif – che non risultava più sicuro. Gli organizzatori della corsa quindi sono stati costretti a modificare all’ultimo minuto il percorso.

Est Asia e Oceania-Pacifico hanno particolarmente sofferto il terreno duro, e non sono riusciti ad arrivare a Courmayeur nell’orario limite delle 15:40. Non sono stati così in grado di partecipare al tratto 7, da Courmayeur a Maison Vieille, e al tratto 8 da Maison Vieille a Ville Des Glaciers.

Africa, Asia orientale e Oceania-Pacifico non sono riusciti a raggiungere entro le 21:00 Bellevue e così non hanno percorso il tratto 11, che da Bellevue portava  a Les Houches.

Non avendo potuto completare tutti i tratti, le tre squadre sono state automaticamente escluse dalla competizione contro il sole, ma hanno comunque combattuto per completare la sfida.

Si sono registrati anche due infortuni a corridori dilettanti, la cinese Cui Yu Feng è stata sostituita verso la fine della tappa 4 da Erlinde Scheps (Paesi Bassi), e la rappresentante Team America Mariana Bruger (Brasile) è stata sostituita da Vincent Torres Villar (Spagna) per l’estenuante in salita della settima frazione.

Mike Brabant, Global Category Manager Running, ASICS ha commentato: “ASICS Beat the Sun vuole ispirare i corridori provenienti da tutto il mondo e l’evento di quest’anno ha fatto proprio questo. Abbiamo deciso di rendere la sfida alla Natura ancora più difficile, e nonostante tutti gli elementi naturali che hanno cospirato contro le squadre non hanno mai rinunciato. Questo ha reso la performance vittoriosa del Team Europa Nord ancora più incredibile, e non dobbiamo dimenticare il Team Europe Sud che è riuscito a superare mille difficoltà e a battere anch’esso il sole. Per quanto riguarda le sei squadre che non vi sono riuscite, tutto il team di ASICS è incredibilmente orgoglioso del loro impegno. Non è una vergogna perdere contro il sole, il più duro concorrente che chiunque possa affrontare “.

Classifica finale dell’ ASICS Beat the Sun per team:
1.    Europe North
2.    Europe South
3.    Europe Central
4.    The Americas 1
5.    The Americas 2
6.    Africa
7.    East Asia
8.    Oceania-Pacific

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