Cosa c’entrano 170 jamon iberici con uno dei circuiti più duri del mondiale per i freni? Scoprilo qui
Tutto sull’impegno dei sistemi frenanti Brembo sul circuito  iberico
Dal 3 al 5 giugno il Circuit de Barcelona-Catalunya ospita il 7° appuntamento del Mondiale 2016 della MotoGP. Inaugurato il 10 settembre 1991, ospita le gare del Campionato del Mondo della classe regina dal 1996.
Lungo 4.727 metri, presenta 8 curve a destra e 5 a sinistra e vanta un rettilineo principale di  ben
1.047 metri di lunghezza. Grazie ad esso, quest’anno le moto più veloci potrebbero per la prima volta raggiungere su questa pista i 350 km/h: velocità incredibili, ma per fortuna la totalità dei piloti della MotoGP dispone quest’anno di impianti frenanti Brembo.

Le staccate, tutte decise e molto ravvicinate, determinano temperature d’esercizio molto elevate per dischi e pastiglie in carbonio Brembo, che rimangono efficaci anche a temperature vicine agli 800 gradi. Basti pensare che le pastiglie degli impianti frenanti Brembo montati sulle più prestigiose supersportive stradali raggiungono al massimo i 400 gradi centigradi. Tutto ciò, unito all’alta temperatura dell’asfalto, che l’anno scorso in gara ha raggiunto i 49 gradi, comporta una difficoltà superiore alla media di raffreddare i freni.

Secondo i tecnici Brembo, il Circuit de Barcelona-Catalunya rientra nella categoria dei circuiti più impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 5, valore mai sfiorato dai 6 tracciati utilizzati nel 2016. Analogo punteggio hanno invece ottenuto le piste di Motegi e Sepang, che ospiteranno i GP in autunno.

L’impegno dei freni durante il GP
Il Circuit de Barcelona-Catalunya è un tracciato molto tecnico con brusche frenate che sollecitano molto i freni: in 5 curve i piloti riducono la velocità fin sotto i 100 km/h. Le 10 staccate comportano un tempo complessivo speso in frenata di circa 13 minuti, durante l’intera gara. La decelerazione media del GP è pari a 1,14 g, molto inferiore a quella che subiscono le F1 sullo stesso tracciato (l’unica differenza è una curva in più nel tratto finale). Ma come abbiamo già visto in occasione del GP di Austin (Formula 1 vs MotoGP: chi vince in frenata?) le decelerazioni che subiscono i piloti sono in linea con le caratteristiche dei veicoli che guidano. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno nell’intero GP, il valore supera i 12 quintali, cioè il peso di oltre 170 prosciutti jamon iberico interi.

Le frenate più impegnative
Delle 10 frenate del Circuit de Barcelona-Catalunya solo 1 è classificata come altamente impegnativa per i freni, ma ben 7 sono di media difficoltà e 2 sono light. La frenata della curva Elf (curva 1) è considerata una delle staccate più difficili del mondiale, perché è preceduta da un rettilineo di oltre un chilometro: le moto ci arrivano ad oltre 340 km/h e i piloti frenano per 5,1 secondi, con un carico sulla leva di 7,7 kg e una pressione di ben 13,3 bar per impostare la curva a 91 km/h. Tra le curve mediamente impegnative la più tosta è la Caixa (curva 10), perché la decelerazione è di quasi 200 km/h in soli 223 metri e 4,8 secondi. Per affrontare il curvone numero 3, invece, i piloti si aiutano con il freno solo per 1,4 secondi, il tempo necessario per passare da 163 a 137 km/h.

Vittorie Brembo
Tutte e 20 le edizioni del GP di Catalogna sono state conquistate da moto con freni Brembo: 9 le vittorie Honda, 8 quelle Yamaha, 2 Ducati e 1 Suzuki. Ben 6 i trionfi in 500-MotoGP di Valentino Rossi, che però non vince dal 2009. Jorge Lorenzo invece ha vinto 3 delle ultime 4 edizioni.

Ufficio Stampa