La diaspora dei nostri giorni

Dal 25 al 29 maggio 2016
Cinema Massimo (sala 3) – via Verdi 18, Torino

In occasione della Giornata mondiale dell’Africa (mercoledì 25 maggio), appuntamento al Cinema  Massimo da mercoledì 25 a domenica 29 maggio con PIANETA AFRICA. La diaspora dei nostri giorni, una rassegna di quattro film che mettono in evidenza le dinamiche sociali e culturali legate alle migrazioni dall’Africa verso gli altri continenti. Storie di identità, patrie perdute, rimpianto, nostalgia, ma anche di nuove opportunità.
In particolare si è scelto di privilegiare storie che riflettono sull’aspetto psicologico ed esistenziale della diaspora, perché il partire spesso include l’idea di un ritorno, sia esso reale o immaginario, con tutto il suo carico di dolore, frustrazione, nostalgia e rimpianto. In Tey, il senegalese Alain Gomis rappresenta tutto il vuoto che resta e che rende il protagonista estraneo a se stesso e ai luoghi della sua infanzia, mentre in Teza di Haile Gerima prevale il senso di inutilità del singolo per il proprio paese, l’incapacità di comprendere i cambiamenti e la disillusione dell’Etiopia contemporanea. La necessità e la paura, invece, rappresentano in Por aqui tudo bem di Pocas Pascoal ciò che spinge all’esilio. Fuggire dalla guerra in Angola significa, per le protagoniste, sopravvivere a metà, lasciandosi dietro pezzi importanti della propria identità culturale e famigliare. Un salto nel passato, infine, con Alyam Alyam, omaggio al cinema marocchino con un film che il regista Ahmed El Maanouni considera oggi preveggente della situazioni odierna e dei viaggi della speranza attraverso il Mediterraneo, spesso tragicamente interrotti.

La rassegna si realizza a conclusione di un percorso che ha visto l’alternarsi di incontri e proiezioni – da gennaio a maggio presso la Bibliomediateca “Mario Gromo”, il Cinema Massimo e le sedi delle istituzioni torinesi afferenti a Pianeta Africa – che hanno coinvolto attori sociali e pubblici differenti, nell’intento di delineare e raccontare il continente africano sotto molteplici punti di vista.
Ingresso euro 3 a tutte le proiezioni.

Programma delle proiezioni

Mer 25, h. 20.30

Alain Gomis
Tey/Aujourd’hui
(Francia/Senegal 2012, 86’, video, col., v.o. sott.it.)
Oggi è l’ultimo giorno della sua vita. Satché ne è certo, anche se è in piena salute, ed è pronto ad accettare la sua morte imminente. Camminando per le strade della sua città natale, in Senegal, si confronta con luoghi e persone del suo passato come se li stesse vedendo per la prima volta: la casa dei genitori, il suo primo amore, gli amici d’infanzia, la moglie e i figli. Ancora una volta sente lo stesso rimprovero: perché non è rimasto in America, dove avrebbe avuto un futuro?

Ven 27, h. 16.00

Haile Gerima
Teza
(Etiopia/Germania/Francia 2008, 140’, 35mm, col., v.o. sott.it.)
Dopo aver completato gli studi universitari in Germania, Anberber fa ritorno nella natìa Etiopia. Spera di  poter fare qualcosa per il suo paese grazie alle sue capacità e le conoscenze acquisite studiando, ma presto deve fare i conti con una realtà che non riconosce più bene come sua e soprattutto con il repressivo regime marxista di Haile Mariam Mengistu, che ha condotto alla dissoluzione dello spirito della sua gente e dei valori sociali di un tempo.

Sab 28, h. 16.30

Ahmed El Maanouni
Alyam Alyam
(Marocco 1978, 90’, DCP, col., v.o. sott it.)
Alyam Alyam parla di sogni infranti e delle circostanze che hanno condotto al crollo della società tradizionale marocchina, della forza che nasce dalla disperazione e dello spietato consumarsi di generazioni perdute. “Quasi quarant’anni dopo non posso fare a meno di osservare come tutto sembrasse presagire la tragedia vissuta oggi dalle migliaia di migranti i cui sogni spezzati giacciono abbandonati sul fondo del Mediterraneo

Dom 29, h. 16.30

Pocas Pascoal
Por aqui tudo bem
(Angola/Portogallo 2011, 93’, video, col., v.o. sott.it.)
Alla fine dell’estate del 1980 Maria e Alda, due sorelle di 16 e 17 anni, si rifugiano a Lisbona per fuggire dalla guerra in Angola. Del padre, rapito quattro anni prima, non si sa nulla. Sopravvivendo senza denaro, tra dormitori e incontri casuali, Maria e Alda aspettano, inutilmente, il ritorno della madre dall’Angola.

PIANETA AFRICA, evoluzione naturale del progetto UN MUSEO PER L’AFRICA, è una manifestazione organizzata dal Museo Nazionale del Cinema sin dal 2010. Finalità principale della manifestazione è quella di mettere il continente africano al CENTRO di una riflessione attenta e partecipata da più soggetti e INSIEME creare uno spazio dove agevolare l’incontro delle due culture, salvaguardandone le rispettive identità.