GOLF – PGA TOUR: NELL’AT&T BYRON NELSON GARCIA BRUCIA KOEPKA, CROLLA SPIETH
Lo spagnolo Sergio Garcia (265 – 63 66 68 68, -15) ha bruciato Brooks Koepka (265 – 65 64 65 71) nel playoff e si è imposto nell’AT&T Byron Nelson, sul percorso del TPC Four Seasons Resort (par 70), a Irving nel Texas, portando a nove i titoli conquistati sul PGA Tour.
Clamoroso il crollo di Jordan Spieth che, dopo essere stato sempre sulla scia del leader di giornata, è finito dal secondo al 18° posto con 270 colpi (64 65 67 74, -10) per un inatteso e penalizzante 74 (+4). Ha ottenuto meritatamente il terzo Matt Kuchar con 266 (-14), e si sono assestati al quarto con 267 (-13), sei giocatori che per ora recitano ruoli da comprimari: Colt Knost, Spencer Levin, Charles Howell III, Roberto Garrigus, Bud Cauley e il neozelandese Tim Wilkinson Al 12° con 269 (-11) Dustin Johnson,  e quasi in coda il sudafricano Charl Schwartzel, 58° con 276 (-4), e Zach Johnson, 66° con 278 (-2). Hanno deluso, eliminati dalla gara dopo 36 buche, alcuni elementi che avrebbero quanto meno dovuto contribuire allo spettacolo: Bryson DeChambeau, il neo pro che secondo i tecnici è atteso da un grande futuro, 84° con 139 (-1) e fuori per un colpo, Keegan Bradley, l’inglese Ian Poulter, il sudafricano Louis Oosthuizen e l’australiano Marc Leishman, 99.i con 140 (par), il thailandese Kiradech Aphibarnrat e il sudafricano Ernie Els, 117° con 141 (+1), e l’argentino Angel Cabrera 138° con 144 (+4).
Sergio Garcia, 36enne di Castellon, ha vinto per la seconda volta questo torneo, dopo la prima nel 2004, e ha condotto l’undicesimo spareggio in carriera dove è in passivo con cinque andati a buon fine e sei finiti male. Nel suo palmares figurano anche quattro successi nell’Asian Tour e undici nell’European Tour e pure in questo circuito ha disputato spareggi in sette occasioni di cui tre favorevoli.
L’iberico non è ricorso a effetti speciali nel turno conclusivo, ma sei birdie e quattro bogey (68, -2) gli hanno permesso di agganciare Koepka (71, +1), che non è stato brillante come  nel tre giri precedenti. Lo statunitense ha messo insieme due birdie e un bogey su 13 buche, poi ha aperto la porta a Garcia con due bogey di fila (14ª e 15ª) e questi non si è fatto pregare per raggiungerlo con l’ultimo dei suoi birdie alla 16ª. Nello spareggio Koepka ha sbagliato tutto e, di fronte al suo doppio bogey, Garcia si è disimpegnato con un comodo par che gli è valso 1.314.000 dollari su un montepremi di 7.300.000 dollari e il recupero di tre posizioni nel World Ranking (12°). Quanto a Spieth ha subito denunciato la sua scarsa giornata con tre bogey e un birdie in otto buche, che poi si sono ripetuti nelle ultime sette.

VIRGINIA ELENA CARTA LEADER NEL NCAA WOMEN MEDAL CHAMPIONSHIP A UN GIRO DAL TERMINE – Virginia Elena Carta, autrice di una eccellente prestazione, è al comando con 203 colpi (69 68 65, -13), dopo il terzo giro nella gara individuale del NCAA Womens Medal Championship, ossia il più importante evento statunitense a livello di College, che si sta disputando sul percorso dell’Eugene Country Club, a Eugene nell’Oregon.
L’azzurra, che difende i colori della Duke University di Durham (North Carolina), inizierà il turno conclusivo con ben sei colpi di vantaggio su Cheyenne Knight (Alabama), Dewi Weber (Miami) e Jennifer Kupcho (Wake Forest), a quota 209 (-7). Al quinto posto con 211 (-5) Caroline Inglis (Oregon) e Anna Newell (Tennessee) e al settimo con 212 (-4) Bronte Law (Ucla), Lauren Coughlin (Virginia) e Haley Moore (Arizona).
Laura Lonardi, 27ª con 218 (71 72 75, +2), non si è qualificata per il l’ultimo giro al quale sono state ammesse solo le prime nove delle atlete in classifica la cui università è uscita al taglio nella gara a squadre e l’italiana era la decima.
Nel torneo per team sono rimaste in corsa le prime quindici compagini della graduatoria condotta con 860 (289 280 291, -4) dalla Southern California University, seguita a due colpi dalla Duke University e dalla UCLA (862, -2). Più distaccate Washington (866, +2), Stanford (868, +4) e Oregon (870, +6). Accederanno alla fase finale match play le prime otto.
Il titolo individuale, invece, si assegnerà dopo i quattro giri medal. Virginia Elena Carta ha condotto tre eccellenti turni in crescendo: il primo in 69 colpi con cinque birdie e un doppio bogey, il secondo in 68 (-4) con cinque birdie e un bogey e il terzo in 66 (-6) con sei birdie senza bogey. La versione al maschile di questa manifestazione è stata vinta lo scorso anno da Bryson DeChambeau, che ha fatto suo anche l’U.S. Amateur, passato da poco al professionismo e di cui si dice un gran bene.

LPGA TOUR: SECONDO SUCCESSO CONSECUTIVO PER ARIYA JUTANUGARN – La thailandese Ariya Jutanugarn ha conquistato il secondo titolo consecutivo e in carriera nel LPGA Tour vincendo con 270 colpi (69 69 65 67, -14) il Kingsmill Championship, svoltosi sul percorso del River Course at Kingsmill Resort (par 71), a Williamsburg in Virginia. Non hanno superato il taglio dopo 36 buche le due italiane in gara, Giulia Molinaro, 95ª con 146 (72 74, +4), e Giulia Sergas, 130ª con 151 (79 72, +9). 
La Jutanugarn ha avuto la meglio per un colpo sull’australiana Su Oh (271, -13) e per due su Gerina Piller e sulla coreana Sei Young Kim (272, -12). E’ risalita dal 18° al quinto posto con 274 (-10) Lexi Thompson, numero tre mondiale, stesso score della thailandese Pornanong Phatlum e della coreana Mi Jung Hur, sono terminate al settimo con 275 (-9) Brittany Lincicome e la svedese Anna Nordqvist e al decimo con 276 (-8) l’australiana Minjee Lee.
Hanno offerto una prestazione senza acuti Lydia Ko, leader del Rolex Ranking, 18ª con 278 (-6), Stacy Lewis, numero quattro, la canadese Brooke M. Henderson, numero cinque, e l’australiana Karrie Webb, 26.e con 280 (-4), e la norvegese Suzann Pettersen, 32ª con 281 (-3).
Ariya Jutanugarn, 21enne di Bangkok, prima thailandese a imporsi sul circuito e sorella della 22enne Moriya anche lei nel LPGA Tour, oltre al successo nel precedente Yokohama Tire Classic ha nel palmares anche un titolo nel Ladies European Tour (Lalla Meryem Cup, 2013). Leader dopo tre giri, la vincitrice iniziato l’ultimo con un bogey, ma ha recuperato immediatamente con due birdie ai quali ne ha aggiunti altri tre (67, -4) mantenendo a distanza le avversarie e in particolare Su Oh, che ha tentato l’impossibile per recuperare. Con cinque birdie sulle prime nove buche si è portata a un colpo dalla vetta, poi un bogey ha interrotto la sua corsa e non le sono bastati i due birdie nelle ultime quattro buche (65, -6) per arrivare almeno al playoff. Ariya Jutanugarn è stata premiata con 195.000 dollari su 1.300.000 dollari in palio.

INTERNAZIONALI DI FRANCIA: GUIDO MIGLIOZZI OTTAVO, TITOLO ALLO SPAGNOLO IVAN CANTERO – Guido MIgliozzi si è classificato ottavo con 213 colpi (73 73 67, par) nei Campionati Internazionali di Francia Stroke Play – Coupe Murat disputati sul tracciato dello Chantilly Golf Club (par 71), a Chantilly in Francia. Nel torneo ridotto da 72 a 54 buche a causa della pioggia si è imposto lo spagnolo Ivan Cantero (208 – 69 70 69. -5) che ha superato con un par alla seconda buca di spareggio l’inglese Marco Penge (208 – 71 66 71) con il quale aveva concluso alla pari la gara.
Un bogey sull’ultima buca ha impedito al francese Victor Veyret, terzo con 209 (-4) e tesserato per il circolo ospitante, di prendere parte al playoff. Altri due transalpini alle sue spalle, Grégoire Schoeb, quarto con 210 (-3), e Adrian Pendaries, quinto con 212 (-1) insieme al portoghese Tomas Silva e il danese Jonathan Goth−Rasmussen.
Altri quattro italiani sono entrati tra i 45 ammessi alle ultime 36 buche, poi divenute 18: Stefano Mazzoli (75 67 72) e Luca Cianchetti (73 72 69) undicesimi con 214 (+1), Philip Geerts 21° con 216 (68 72 76, +3) e Jacopo Vecchi Fossa 25° con 217 (71 73 73, +4). Non hanno superato il taglio: Francesco Donaggio (71 77) e Andrea Saracino (75 73), 46.i con 148 (+6), Michele Cea, 67° con 150 (74 76, +8), e Giacomo Fortini, 73° con 151 (75 76, +9). Hanno accompagnato il team azzurro Alberto Binaghi, direttore tecnico della squadra nazionale maschile, e l’allenatore Federico Bisazza.