CAMPIONATO FIGC C5 FEMMINILE SERIE D
11° giornata – Girone di Ritorno – 15 Maggio 2016
Monte di Malo – GRANZETTE 3-5

“Ci vogliono un sacco di Cose per raggiungere un risultato: Costanza – Coraggio – Cuore. E noi le abbiamo” così il Granzette calcio a 5 femminile domenica sera comunicava la conquista della serie C sui suoi profili social. Tre parole semplici ma ricche di significato, fondamenta del successo delle ragazze della Polisportiva. La cronaca dell’ultima trasferta contro il Monte di Malo serve solo per dare ancora più risalto al campionato delle neroarancio, finisce 5-3 per il Granzette, un 5-3 voluto con costanza, coraggio e cuore perché dopo appena 3′ le vicentine erano sopra di due gol, ma in altrettanti 6′ Sinigaglia porta il punteggio in parità servita da Andreasi prima e da Piccinardi poi, mentre allo scadere del primo tempo la stessa Piccinardi raccoglie perfettamente un passaggio di Sinigaglia e segna il 3-2. La ripresa ha ritmi altissimi, le ridottissime misure del campo da gioco impediscono al Granzette di trovare spazi, per fortuna però c’è Martina Malin che segna prima la rete del 4-2 e poi chiude la gara sul 5-3 rimediando al gol del 4-3 delle vicentine.
Al triplice fischio ovviamente la gioia è tutta neroarancio, il sogno è diventato realtà: il Granzette è in serie C chiudendo il campionato al secondo posto con 42 punti a soli tre distanze dalle veronesi Hellas e Agsm prime a 45 punti. Un campionato iniziato in salita, dopo tre giornate le neroarancio avevano conquistato solo un punto sui nove a disposizione, ma poi qualcosa è cambiato, le sconfitte hanno unito la squadra e sono arrivate le vittorie, ma soprattutto hanno portato la squadra a giocare un ottimo calcio a 5, hanno portato ad essere la seconda miglior difesa del campionato, e nel girone di ritorno a fare meglio di tutte con solo una sconfitta ed un pareggio. Il merito della società è di aver iniziato con 14 elementi e di aver terminato senza perdere nessuno, anzi, facendo sentire ognuna un tassello fondamentale indipendentemente dai minuti giocati. Capocannoniere della squadra Ilaria Andreasi, la numero 8 ha segnato solo in campionato 23 reti sulle 74 totali, segno che tutta la squadra ha contribuito alle vittorie, ma a lei va il merito di aver alzato il ritmo negli allenamenti e di aver trasmesso alle compagne la mentalità vincente che le appartiene. Ma è senza dubbio anche la promozione delle veterane, di chi a Granzette c’è da anni e che ormai sente questa squadra come una famiglia: il capitano Anna Marchetto ed il vice
Martina Malin, assieme non hanno mai fatto grandi discorsi ma hanno parlato con l’esempio negli allenamenti dando sempre il 100% anche nei momenti difficili ed essendo un faro per le proprie compagne nei momenti di difficoltà; Rossana Omietti, portiere che per anni ha fatto il secondo e che quest’anno ha dimostrato non essere secondo a nessuno, stringendo i denti davanti ad un infortunio, perché giocare ed esserci faceva meno male di un ginocchio malandato; Sara Piccinardi, una delle atlete più tecniche del campionato che finalmente può dire di aver
conquistato la categoria che merita da protagonista; Iaich Aicha, la numero 2 negli anni aveva convinto gli altri e soprattutto se stessa di non riuscire a dare mai abbastanza, invece quest’anno la serie C è arrivata anche grazie a lei, ha tirato fuori il carattere ed ha dimostrato di voler essere il futuro della polisportiva; ed infine Sara Sinigaglia, lei è a Granzette da più anni, questa squadra l’ha costruita anno dopo anno, come il suo ginocchio, operato a fine maggio al crociato, a 34 anni ha voluto tornare ed esserci senza se e senza ma e con tanto lavoro e sacrificio ce l’ha fatta ad incantare tutti con le sue giocate. Insieme a loro un gruppo “nuovo” di giocatrici con esperienze completamente opposte: Anna Guberti, Claudia Piemontese ed Ilaria Grandi, età diverse ma tutte accomunate dall’aver giocato a calcio a 5 solo nell’amatoriale, a Granzette si sono messe in gioco, con tanta costanza coraggio e cuore, ed allenamento dopo allenamento hanno conquistato un posto da protagoniste, ed hanno capito cosa
significa far parte della famiglia Granzette. Così come Giulia Gresele di 20 anni e Martina Moretto, la più giovane, 17 anni, cresciute entrambe nelle juniores neroarancio, con una mentalità sportiva che fa invidia a tante veterane, che non hanno mai mollato, anche quando i minuti giocati erano pochi, che hanno dimostrato a tutte come la
voglia di imparare sia superiore al fatto di giocare tutte le partite.
Ed infine è la promozione di Giorgia Varotto e Lisa Bazzan: una abita a Battaglia Terme e l’altra a Verona, non hanno saltato un allenamento, la passione per questo sport e l’attaccamento alla maglia neroarancio hanno superato la fatica e lo sconforto nei momenti difficili, loro più di tutte alla domanda “chi me lo fa fare?” hanno sempre risposto con il cuore, con la fame di imparare e la voglia di conquistarsi la serie C con le compagne.
Niente succede per caso, è stata la prima cosa che Chiara Bassi e tutto lo staff tecnico hanno voluto trasmettere dal primo allenamento, nel calcio come nella vita non ci si può aspettare il miracolo sportivo inteso come la vittoria che arriva dal cielo, il miracolo sportivo è faticoso, è fatto di sacrifici, di fatica continua e quotidiana, di male alle gambe e di fiducia reciproca senza cedere mai alle paure, è fatto di Costanza Coraggio e Cuore, ed il Granzette ha vinto così.
Le parole della dirigente Silvia Dall’Ara, anche a nome del Presidente della Polisportiva Marzana Granzette Alfredo Verza: “Trasmettere concetti come sacrificio, fatica e fiducia è facile a parole, un po’ meno a fatti. Ed è per questo che, dopo aver ricordato ogni singola atleta, è doveroso esplicitare un elogio enorme allo staff che è riuscito in questo compito. All’inizio di questa stagione avevo detto che avevamo una macchina che poteva correre molto forte, ma che bisognava saperla tenere in strada. Ora che siamo alla fine posso dire che questa macchina ha dimostrato di avere il pilota automatico! Quest’anno la squadra è stata guidata da uno staff a costo zero (non per modo di dire), che ha lavorato con una professionalità da far invidia a tutte le società che hanno la possibilità di retribuire i tecnici. Uno staff che ci ha messo il “solito cuore” di cui si è parlato finora e tanta, tanta passione. Ho visto passare ogni allenamento sotto i miei occhi ore prima della seduta, segno di un lavoro ordinato, metodico, costante e focalizzato su quello di cui la squadra aveva bisogno rispetto ad ogni difficoltà incontrata e ad ogni partita che la aspettava. Mai una scelta lasciata al caso o fatta con leggerezza! Uno staff in cui ognuno ha avuto il suo ruolo e l’ha svolto in maniera ottimale, in maniera complementare agli altri, chi sotto la luce dei riflettori, chi fra le righe. Un grazie quindi ai mister Chiara Bassi e Francesca Vallin, ai preparatori dei portieri Alessandra Onofri e Nico Pizzardo e un grazie al nostro preparatore atletico e massaggiatore Silvio Zeggio”.

Ufficio Stampa