Impianto esaurito, tifo scatenato, incontri spettacolari e grandi personaggi al teatro Principe
Ennesimo successo della Principe Boxing Events di Alessandro Cherchi, che ha riempito il teatro Principe di Milano offrendo incontri con pugili molto popolari che sono stati all’altezza delle aspettative. Il vacante campionato italiano dei pesi superleggeri tra Renato De Donato e Luciano Randazzo ha entusiasmato il pubblico quanto e forse anche più di Moscatiello-Pintaudi (la sfida che inaugurato il teatro nel dicembre 2014). Come i loro predecessori, De Donato e Randazzo hanno dato l’anima sul ring: De Donato ha accettato di scambiare colpi con il più aggressivo rivale contribuendo in modo determinante a dare spettacolo, facendo saltare gli spettatori dalle sedie, ma facendo infuriare il maestro Franco Cherchi  che nella pausa fra un round e l’altro gli spiegava di non accettare la rissa a viso aperto, ma di tenere a distanza Randazzo e centrarlo con il diretto. In diversi momenti, nella prima parte della contesa, Randazzo ha colpito a potenza piena il volto di De Donato che ha incassato e risposto per far capire al suo avversario  di non essere in difficoltà. Nella seconda parte, De Donato sembrava aver preso il controllo della situazione  e gli attacchi di Randazzo sono diventati meno numerosi. L’aggressività di Randazzo e la sua  determinazione nell’andare sempre avanti hanno portato al verdetto più giusto: il pari. Un giudice aveva 96- 94 in favore di Randazzo, il secondo 96-94 per De Donato, il terzo 95-95. Un verdetto che non ha soddisfatto i pugili perché entrambi pensavano di aver vinto e lo hanno detto ai microfoni di Davide Novelli e Nino Benvenuti, che hanno commentato la sfida in diretta per Rai Sport 1. Randazzo si è diretto verso le telecamere iniziando subito a parlare, prontamente bloccato da Davide Novelli: “Secondo una vecchia regola, le domande le fa il giornalista. Io ti faccio una domanda, poi tu mi dici quello che pensi.” Novelli ha anche rimproverato Randazzo per aver mostrato la lingua a De Donato nel corso del combattimento.  “Questo è il mio modo di boxare – ha spiegato Randazzo – lo faccio per caricarmi, non per sfottere il mio avversario.” Comunque, l’atteggiamento di Randazzo non ha irritato De Donato, che si è complimentato con lui per l’ottima prestazione agonistica: ”Nelle prime riprese, come prevedevo, ho dovuto cercare di prendere le misure su un avversario molto mobile. Pian piano l’ho preso. Alla decima era completamente mio. Mi aspettavo la vittoria. Mi sta un po’ stretto il pari.” Sia De Donato che Randazzo  hanno chiesto la rivincita. La vuole anche il pubblico. Quindi, è probabile che si concretizzi in tempi brevi.

Gli spettatori del teatro Principe si sono entusiasmati anche per la presenza di Marvelous Marvin Hagler, che è arrivato poco prima dell’inizio del match tra De Donato e Pintaudi. L’annunciatore ha invitato sul ring il leggendario campione del mondo dei pesi medi e il pubblico gli ha tributato una lunga ovazione. Hagler ha anche voluto dispensare qualche consiglio a Michele Di Rocco, che combatterà contro Ricky  Burns il prossimo 28 maggio a Glasgow (Scozia) per il vacante titolo mondiale dei pesi superleggeri WBA.

“Go to the body. 1,2,3,4. Then to the head” (Colpiscilo al bersaglio grosso, quattro volte alle costole, poi colpiscilo al volto). Vedremo se Di Rocco seguirà il suo consiglio. Oltre a Di Rocco e Hagler, era presente anche l’ex campione del mondo dei pesi leggeri WBA Stefano Zoff ed anch’egli è stato applaudito a lungo dal pubblico.

Nel sottoclou, il peso massimo leggero Matteo Rondena ha impiegato meno di un round per mettere knock out Attila Szatmari, il peso welter Marco Battaglia ha superato ai punti Lilian Vataman, il peso medio Catalin Paraschiveanu ha battuto ai punti Jozsef Racz. Infine, il peso welter Maxim Prodan ha battuto per ko alla prima ripresa Jozsef Gerebecz.

All’altezza delle aspettative anche gli incontri di kickboxing-stile K-1. Manuel Alberti ha vinto il vacante titolo italiano dei pesi leggeri superando ai punti Osvaldo Gagliardi. E’ stato un incontro molto spettacolare, in cui i due contendenti hanno dato prova della loro bravura nel tirare calci, pugni e ginocchiate. Angelo Mirno, invece, non ha avuto bisogno di calci e ginocchiate per demolire Dennis Anghel, ex campione del mondo della World Kickboxing and Karate Union. Mirno lo ha aggredito con una serie di pugni al volto, lo ha spinto verso l’angolo e lo ha sommerso con una valanga di pugni al corpo ed ancora al viso facendolo crollare al tappeto. Anghel si è rialzato all’ultimo secondo, ma l’arbitro lo ha giustamente fermato. Il rumeno era deluso, ma se l’arbitro lo avesse lasciato proseguire sarebbe finito nuovamente al tappeto perché non aveva la lucidità per reagire e Mirno era scatenato. Angelo Mirno è anche un pugile dilettante con un record di 9 vittorie, 3 sconfitte e 1 pari. Durante la sua permanenza a Milano, si è allenato alla Opi Gym con il maestro Franco Cherchi. Infine, Victor Dejmari ha battuto ai punti Ayub Abdel Kader.

“Sono molto soddisfatto del risultato – spiega il presidente PBE Alessandro Cherchi – da ogni punto di vista: Il pubblico ha risposto bene riempiendo il teatro, gli atleti hanno prodotto spettacolo e i media ci hanno seguito con la consueta attenzione. Quotidiani cartacei, quotidiani online e siti  web hanno scritto articoli  sulla manifestazione. Sono sicuro che i milanesi riempiranno il teatro Principe anche la prossima volta perché hanno capito la qualità del nostro lavoro, l’impegno, il sacrificio che ci mettiamo, la passione che ci spinge. Infine, voglio sottolineare che il teatro sta diventando sempre di più una location ambita anche per eventi culturali, musicali, mediatici. Vogliamo farlo funzionare dodici mesi all’anno, deve diventare un punto  di riferimento per i milanesi.”

Foto di Maurizio Pavone