Luci e ombre nell’ultimo weekend per il Ferrara Baseball. Vincono esordienti e ragazzi, mentre la formazione LAB apre il campionato con una doppia sconfitta. Continua la crisi degli allievi.

Festa a metà per il Ferrara Baseball: la misura del bicchiere dipende da chi lo guarda, dopo un fine settimana che premia solo in parte i colori del castello, vincenti nella metà delle sei partite disputate tra le varie categorie. La maratona si è aperta sabato pomeriggio a Sasso Marconi, con l’incoraggiante trionfo della squadra Ragazzi: Grigatti e compagni hanno passeggiato senza particolari affanni sui padroni di casa, regolati 16-9 con una prova particolarmente positiva in attacco: colpisce ancora “Superfly” Matteo Gallini, tra i più costanti per crescita di rendimento in questa prima parte di stagione, mentre sul monte si sono alternati con profitto Abetini e Zanatta. Al momento, la classifica vede gli estensi in lotta nel proprio girone, in testa a cui siede comodamente Modena; due vinte e due perse per il duca, una gara da recuperare contro gli Yankees e scontro diretto nel prossimo turno casalingo contro Imola: i sogni son desideri, ma il secondo posto non è un traguardo impossibile.
Prospettive opposte per la formazione Allievi, invischiata in una crisi di risultati dai connotati emorragici: i tanti dubbi della vigilia trovano sempre più conferme nei verdetti del campo,da ultimo il perentorio scacco subito a Castenaso. I padroni di casa prendono il largo al pronti via, e fanno il pieno di punti in ogni fase. Ferraresi incapaci di restituire la cortesia: impossibile anche solo pensarci se non si mette a segno una valida in tutto l’incontro, se si guadagna appena tre volte la prima (su ball), se si pasticcia tra le basi con una titubanza disarmante, se appena la palla corre si rischia perfino di farsi male. Il confronto tra lanciatori è impari anche senza scomodare il gioiellino di casa, Scarcelli; Nepoti e la giovane Bonfiglioli sono troppo precisi, troppo decisi, troppo avanti rispetto a Stignani e Tamoni, assolti con riserva perché poco aiutati dalla propria difesa: per finire un inning a Ferrara occorrono almeno trenta lanci, mentre di là per fare tre out ne bastano undici. Terzo periodo emblematico: Castenaso chiude il proprio turno di battuta in cinque minuti, risolvendo quello avversario in tre. Si può solo invocare il dio delle piccole cose: la prova più onesta del giorno è del prima base Negrini, che con Sbardellati chiude due belle assistenze in base. La situazione generale resta delicata, lasciando molto su cui riflettere non solo tra chi scende in campo. I problemi di questa squadra sono agonistici quanto strutturali: nelle previsioni di inizio campionato non si mirava certo alla vittoria assoluta, ma forse nessuno avrebbe potuto prevedere delle grandinate simili. E nessuno può ritenersene assolto ora. Il campionato è al giro di boa: la notte, si spera, più buia prima dell’alba. Sventola ancora il vessillo dei giovanissimi: gli esordienti di Carlotti vendicano i fratelli maggiori aggiudicandosi il doppio confronto che li ha opposti ancora a Castenaso: 16-8 e 17-9 i punteggi finali per i pulcini, molto convinti in difesa e trascinati dalla giornata di grazia di Matteo “Grillo“ Tampieri.
Dopo tanti rinvii logistici e metereologici, finalmente è iniziata per gli estensi anche la Lega Amatoriale LAB 2016. La squadra allenata da John Rotondo ha iniziato il cammino con una doppia sconfitta, subita sul campo di Badia Polesine per mano di Treviso e Mirano. Atteso, in fondo, l’esito della prima: la squadra della marca si conferma perfino più forte della scorsa stagione, come dimostrato in pre season e con la recente vittoria ai danni degli americani di Aviano. Ferrara, considerate le rotazioni più esigue rispetto al passato, non poteva fare di più: “Per noi era allenamento”, ha ammesso il manager ducale, “Loro oggettivamente sono fuori contesto al nostro livello: ritengo che se la giocheranno con Padova, e non mi stupirebbe se alla fine lo scudetto cambiasse casacca”. Peccato invece per la sconfitta contro i Rebels: partita equilibrata nelle prime fasi, con Ferrara avanti di tre alla fine del secondo inning. Fatale la terza frazione, in cui i ragazzi del castello beccano cinque punti prima di chiudere l’ultimo out, finendo poi a zero l’attacco successivo. Non bastano le potenti battute di Novi e Rotondo, né la disinvolta prestazione di Tura in prima e Reitano sulle basi; non basta neppure il ritorno in pedana di Michele Benetti, a poco meno di un anno dall’ultima gara da titolare sul monte: il pitcher ci mette un’autorevolezza che in termini di competitività sposta parecchio l’asse della squadra, ma di là sono bravi a prendergli (alla distanza) le misure, approfittando poi delle incertezze difensive del diamante biancoblu. Prossimo appuntamento il 15 maggio, contro Drunkballs e Bandits: avanti tutta, per invertire la tendenza.

Ufficio Stampa