ADESSO C’E’ ANCHE IL NUOTO PARALIMPICO
La famiglia della SS Lazio Nuoto si allarga e al fine di rendere sempre più completa la propria proposta sportiva ha deciso di ospitare sotto il suo “tetto” il Nuoto Paralimpico, nuovo settore totalmente inserito nel contesto generale della squadra biancoceleste e gestito tecnicamente da allenatori qualificati FIN/FINP (affiliandosi dunque anche alla Federazione Italiana Nuoto Paralimpico).
Con la pallanuoto, il nuoto, i tuffi e il nuoto sincronizzato, adesso entra di diritto anche per questa disciplina e ciò è reso possibile grazie al determinante sostegno della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo e del presidente generale onorario della S.S. Lazio Prof. Emmanuele Emanuele.

A dare il via a questa nuova avventura, presenti questa mattina, il presidente della SS Lazio Nuoto, Massimo Moroli, il presidente della S.S. Lazio Antonio Buccioni, il presidente del CIP Luca Pancalli, il segretario generale del CIP Giunio De Santis e il presidente della FINP Roberto Valori.

Un ingresso che riempie di orgoglio la società del presidente Massimo Moroli: “Il mondo paralimpico è la grande novità dello sport degli ultimi anni e la S.S. Lazio Nuoto ne è sempre stata affascinata per sintonia con i valori che incorpora e per il messaggio che trasmette.
Ringrazio sinceramente il Presidente Generale Onorario della S.S Lazio prof. Emmanuele Emanuele e la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo per averci consentito, con il loro sostegno, di trasformare questa ammirazione in una nuova, importante opportunità di sviluppo della nostra mission. Ringrazio inoltre il Presidente del Cip, avv. Luca Pancalli e il Presidente della FINP, dr. Roberto Valori per l’accoglienza con cui hanno incoraggiato il nostro intervento”.

Luca Pancalli presidente del Cip: “E’ con piacere che saluto l’allargamento della famiglia sportiva della SS Lazio Nuoto, sodalizio che vanta una lunga e prestigiosa tradizione nel panorama natatorio romano.
Grazie al fondamentale supporto della Fondazione Terzo Pilastro, partner strategico del Comitato Paralimpico, di cui ha sposato la vision appoggiando iniziative di inclusione sociale attraverso lo sport, una nuova società offrirà nuovi autostima e benessere a tutti quanti, con disabilità fisica o sensoriale, cercheranno nuove sfide da vincere.
Al Presidente Massimo Moroli va il mio saluto, in bocca al lupo e ringraziamento per aver voluto arricchire la SS Lazio Nuoto non tanto di altre pesantissime medaglie, quelle che vinceranno i suoi tesserati paralimpici, ma di una componente imprescindibile dell’unico mondo che è lo Sport, quello con la ‘S’ maiuscola che non fa differenze ma regala opportunità e nuovi, entusiasmanti traguardi da raggiungere”.

La S.S. Lazio Nuoto si pone come obiettivo primario quello di contribuire ad incrementare nel territorio di Roma e provincia, la pratica del nuoto per le persone disabili, nello specifico con disabilità fisica e visiva, facendo leva sia sul proprio prestigioso e storico nome – garanzia di qualità e serietà – sia sull’utilizzo di tutti i canali di reclutamento degli atleti dei vari settori acquatici (nuoto, pallanuoto e nuoto sincronizzato).

A guidare il team sarà il responsabile tecnico Gianluca Cacciamano: “Noi veniamo da una tradizione lunga oltre 30 anni, ma che rischiavamo di perdere se non fosse stato per il contributo della Lazio. Al livello di Polisportiva parliamo di una delle più antiche al mondo, per noi entrare a farne parte è una garanzia e indossare questi stemmi e colori in qualche modo ci rende orgogliosi. Io sono sicuro che la Lazio ci aiuterà anche ad allargare il nostro lavoro e questo non vuol dire soltanto sfornare nuovi atleti e campioni ma supportare psicologicamente ragazzi che possono aver subìto traumi, il disabile può tendere a chiudersi in quelle che sono le difficoltà quotidiane mentre uno sportivo disabile ha superato questi ostacoli, è indubbio quindi che ci sia anche una componente sociale. La nostra squadra si è ringiovanita negli ultimi mesi e questo ci fa molto piacere, il processo di crescita richiede del tempo perché rispetto al passato il livello delle competizioni si è alzato”.