Assemblea e Consiglio per gestire collettivamente il modello PallaNuotoItalia

Domenica 20 marzo 2016 si è tenuta al Best Western Falck Village di Sesto San Giovanni la prima consulta delle società PallaNuotoItalia volta alla presa di coscienza dell’influenza e dell’efficacia che il modello PNI ha e può avere per far crescere la pallanuoto e che quindi possono convogliare nella costituzione di una Lega di rappresentanza e decisioni condivise.

Alessandro De Tursi, fondatore di PallaNuotoItalia, ha voluto mettere in chiaro quanto e come la sua organizzazione stia investendo nel settore per permettere alla pallanuoto di aumentare numeri e valore di mercato. Cifre alla mano, su un fatturato di 300.000 € annui, PallaNuotoItalia reinveste tra campionato, ritiro estivo, rappresentativa U13 e Scuole PNI 163.400 €, con alcune voci di spesa molto significative.
Solo per l’affitto dei campi gara per le 601 partite del Campionato 2015-2016, PallaNuotoItalia mette nel mercato 60.100 € cui si aggiungono cifre a tre zeri per fornire alle società palloni e calottine in omaggio. La gestione del campionato porta con sé anche 50.000 € tra gestione del servizio arbitrale, offerta dell’assistenza di primo soccorso, organizzazione delle Finali, completamente a carico PNI. Per il Ritiro Sportivo del 2015 l’investimento maggiore è stato nella presenza di un numero molto elevato di tecnici e nella fornitura di materiale gratuito ai circa 300 ragazzi che hanno scelto Ravenna (€ 37.500). C’è poi la selezione dei ragazzi U13 chiamata Rappresentativa, novità di quest’anno (€ 6.000) e il contributo alle società che vengono nominate Scuole Nazionali PallaNuotoItalia una volta rispettati i punti del Sistema Incentivi PNI (€ 2.000 nel 2015).

Un sistema che se moltiplicato per un numero ancora superiore alle 48 società, alle 121 squadre, alle 601 partite di PNI 2015-2016 potrebbe portare linfa vitale ai gestori degli impianti, alle società stesse e naturalmente ai praticanti di questo sport. Per questo De Tursi ha chiamato le società a prendersi le loro responsabilità, mostrando la loro forza nella costituzione di una Lega Nazionale Pallanuoto Dilettanti che possa discutere problemi e trovare soluzioni collettivamente.

Un’Assemblea formata da un rappresentante di ogni società, un Consiglio formato da 6 di loro eletti insieme altri 5 esponenti delle varie sezioni di PallaNuotoItalia, una Lega dunque per arrivare alla gestione di un budget che scaturisce proprio da quelle cifre così significative illustrate sopra. Prendendo i numeri della stagione in corso ad esempio, la Lega avrebbe a disposizione 7.000 € da ridistribuire in progetti e necessità della pallanuoto.

Entro l’1 maggio 2016, le 48 società PallaNuotoItalia dovranno indicare il loro rappresentante in Assemblea, di modo da poter poi procedere, con la nuova stagione sportiva, all’elezione del Consiglio di Lega. Un po’ come se PallaNuotoItalia diventasse di tutti, di tutti coloro che si sono accorti che la pallanuoto può essere sport e futuro, non solo passione.

Ufficio Stampa PNI