Valorizzare le differenze per abbattere l’indifferenza: autorevoli presenze e importanti contenuti al convegno dell’Università di Tor Vergata sull’integrazione e l’inclusione.
Si è svolto venerdì 18 marzo il Convegno “L’importanza dello sport, dell’arte e della cultura quali fattori determinanti per la diffusione dei valori etici” promosso e organizzato da Zero Indifferenza, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata ” in collaborazione con “Vivere da Sportivi “ . Scopo dell’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione è sensibilizzare gli studenti e l’opinione pubblica sull’importanza dell’arte ,della  cultura e dello sport  quali strumenti fondamentali  di integrazione sociale, di valorizzazione delle differenze e di interazione con le persone con disabilità. La cultura della parità e dei valori di non discriminazione. Monica Promontorio, presidente del Comitato promotore di Vivere da Sportivi, ha descritto nel suo intervento il ruolo che la campagna ha svolto e sta svolgendo in questo specifico ambito, ricordando in particolare il successo della sezione riservata agli Ospedali pediatrici italiani. “Ma – ha sottolineato Monica Promontorio – la componente dedicata alla “diversità” nella sua accezione più ampia è sempre stata uno degli elementi fondamentali di Vivere da Sportivi”.
L’importanza di Vivere da Sportivi nel contesto dell’integrazione è stata sottolineata nell’intervento del delegato del Rettore per la Responsabilità Sociale dell’Ateneo di Tor Vergata, Cosimo Tudisco, che ha ricordato come Vivere da Sportivi, con il suo format, abbia accompagnato già dalla prima edizione Zero Indifferenza. Infatti anche Zero Indifferenza ha il suo concorso video “Valori in Corto”, del quale è stato proiettato il video vincitore realizzato da una studentessa di Tor Vergata.
Di grande impatto gli interventi del Rettore, Prof. Giuseppe Novelli, dell’on. Laura Coccia della Commissione Cultura della Camera, dell’Avv. Luca Pancalli,  presidente del CIP e di  Diana Bianchedi ,general Coordinator di Roma 2024 ,che hanno preceduto l’intervento di Monica Promontorio.
Molto empatico anche l’intervento di Dario D’Ambrosi, attore, regista e fondatore del Teatro Patologico: il teatro come strumento di integrazione e di affrancamento da situazioni di criticità e di disagio psico-fisico. Da quest’anno oggetto di un corso universitario per le persone con disabilità.
Nella sua conclusione la presidente del Comitato Vivere da Sportivi ha evidenziato la difficoltà che i progetti di solidarietà sociale stano attualmente trovando nei rapporti con le Istituzioni competenti. “Purtroppo – ha concluso la Promontorio – la mancanza di risorse penalizza e mette a rischio la realizzazione stessa di progetti di  grande utilità sociale e di importanza strategica”.

UFFICIO STAMPA
“VIVERE DA SPORTIVI. A SCUOLA DI FAIR PLAY”