Il sudafricano Charl Schwartzel (277 – 71 70 69 67, -7) ha superato con un par alla prima buca di spareggio Bill Haas (277 – 71 67 67 72) e ha vinto il Valspar Championship (PGA Tour) sul percorso del Copperhead Course (par 71) all’Innisbrook Resort di Palm Harbour in Florida. Era in gara anche Francesco Molinari, 95° con 148 (71 77, +6), uscito al taglio dopo 36 buche. Ryan Moore ha occupato la terza posizione con 279 (-5), Lee McCoy la quarta con 280 (-4), Charles Howell III e il canadese Graham DeLaet la quinta con 281 (-3). E’ risalito dal 16° al settimo posto con 282 (-2) il sudafricano Louis Oosthuizen, dove è stato affiancato da Patrick Reed, Scott Brown e da Steve Stricker, e si sono piazzati all’11° con 283 (-1) Matt Kuchar, il sudafricano Retief Goosen e lo svedese Henrik Stenson. Dopo una gran rincorsa che lo aveva portato nei due turni centrali dal 117° posto iniziale al nono, Jordan Spieth, numero uno mondiale e campione uscente, ha fatto passi indietro fino al 18° con 284 (76 68 67 73, par). Sono andati un po’ in altalena Jason Dufner e l’inglese Luke Donald, 22.i con 285 (+1), l’irlandese Padraig Harrington, 33° con 286 (+2), il sudafricano Branden Grace, 37° con 287 (+3), e il fijiano Vijay Singh, 64° con 292 (+8).
Schwartzel, ottavo dopo tre turni a cinque colpi da Haas, ha iniziato l’operazione recupero con due birdie in tre buche e al giro di boa si è trovato a un colpo da leader, che invece si è un po’ perso con tre bogey contro un solo birdie. Nelle cinque buche successive Haas ha guadagnato un colpo grazie a due birdie di fila, che si sono combinati con tre birdie e due bogey del sudafricano. Quando sembrava che con tre sole buche da giocare fosse tutto deciso, Haas ha ancora aperto una porta a Schwartzel con un bogey alla 16ª (in totale 72, +1 con tre birdie e quattro bogey) e il sudafricano non si è lasciato sfuggire l’occasione agganciandolo con un birdie alla 17ª (67, -4 con sei birdie e due bogey). Alla prima buca di spareggio Haas, forse un po’ deluso e comunque in giornata storta, ha sbagliato tutto e al suo avversario è bastato un par per conquistare il titolo e 1.098.000 dollari su un montepremi di 6.100.000 dollari.
Charl Schwartzel, 32 anni il prossimo agosto, nativo di Johannesburg, è al secondo successo in America dopo quello ottenuto nel Masters (2011). Grazie al major aveva avuto l’esenzione nel PGA Tour per cinque anni, che ora si è prolungata di altri due. Nel suo palmares anche dieci titoli nell’European Tour (otto conseguiti in Sudafrica, l’ultimo a febbraio nello Tshwane Open), uno nel Sunshine Tour (al netto delle gare in combinata), uno nell’Asian Tour e uno nell’Oneasia Tour.
Nella classifica mondiale si è portato dal 32° al 21° posto (p. 3,88). Invariata la situazione al vertice dove Jordan Spieth (p. 11,25) precede il nordirlandese Rory McIlroy (p. 9,65) e l’australiano Jason Day (p. 9,48). Ha perso una posizione Francesco Molinari (81° con p. 1,70), che da giovedì prossimo sarà tra i partecipanti all’Arnord Palmer Invitational (17-20 marzo, Bay Hills C&L, Orlando, Florida)

BONALLACK & PATSY HANKINS TROPHIES CON QUATTRO AZZURRI – Sul percorso portoghese del Vidago Palace Golf Club, a Vidago, si disputa  il Bonallack & Patsy Hankins Trophies (16-18 marzo), sfida tra le selezioni dell’Europa e dell’Asia-Pacific, sia maschili che femminili.
A prendere parte all’evento sono stati chiamati quattro giocatori azzurri: Luca Cianchetti, Stefano Mazzoli, Lucrezia Colombotto Rosso e Bianca Maria Fabrizio.
Nel Bonallack Trophy il team europeo, affidato al francese Alexis Godillot, oltre che dai due azzurri, è composto dal gallese David Boote, dagli spagnoli Mario Galiano e Ivan Cantero, dagli scozzesi Grant Forrest e Jack McDonald, dall’irlandese Jack Hume, dall’olandese Jeroen Krietemeijer, dagli inglesi Bradley Moore e Ashton Turner e dallo svedese Robin Petersson.
L’australiano Matt Cutler, capitano non giocatore dell’Asia-Pacific, opporrà i taiwanesi Han-Ting Chiu e Chun-An Yu, gli australiani Brett Coletta e Zach Murray, gli indiani Samarth Dwivevi e Aman Raj, i giapponesi Toshiki Ishitoku e Takuni Kanaya, i coreani Jae Kyeoung Lee e Sung Ho Yun, il neozelandese Luke Toomey e Gregory Foo di Singapore.
Nel Patsy Hankins Trophy la selezione continentale, guidata all’inglese Elaine Ratcliffe, insieme alle due italiane, schiererà le svizzere Gioia Carpinelli e Albane Valenzuela, la tedesca Laura Funfstuck, le spagnole Luna Sobron e Maria Parra, la svedese Frida Kinhult, l’inglese Meghan MacLaren, l’irlandese Olivia Mehaffey, la danese Puk Lyng Thomsen e l’austriaca Emma Spitz.
Sull’altro fronte la neozelandese Lybby Steele, capitana non giocatrice dell’Asia-Pacific, si affiderà alle neozelandesi Julianne Alvarez e Wenyung Keh, alle giapponesi Hina Aragaki e Nasa Hataoka, alle coreane Hye-Jin Choi e Hyunkyung Park, all’australiana Hannah Green, alla cinese Tian Qi, alla filippina Princess Mary Superal, alla thailandese Paphangkorn Tavatanakit, alla taiwanese Han-Hsuan Yu e a Tiffany Chan di Hong Kong.
Stessa formula per entrambi i tornei: nella prima  e nella seconda giornata avranno luogo cinque match foursomes al mattino e cinque fourballs nel pomeriggio, quindi il gran finale con i dodici singoli.

Ufficio Stampa