Dodici medaglie europee giovanili in attesa di assegnazione a Montelibretti. Un campionato che ha allevato anni fa i protagonisti capitolini del completo azzurro, oggi meritevoli della qualifica italiana per Rio 2016
Un anno impegnativo ed emozionante, il 2016, per l’Italia del completo. Anno che aspetta la sfida a cinque cerchi Carioca, anno che punta i riflettori sulla Primavera del completo, prossimamente in sfida a Montelibretti, presso il Centro Militare di Equitazione (22/25 settembre),  per i “FEI European Eventing Championships for Young Riders and Juniors- presented by Saudia Airlines”. Sfida continentale, quest’ultima, che si concluderà con l’assegnazione dei rispettivi titoli a squadre e individuali. Si tratta di un confronto sul campo che ha il sapore della crescita sportiva delle nuove leve che un giorno, forse, sfileranno come seniores con la maglia azzurra, ai Giochi Olimpici 2024, magari proprio in Italia. A confermare quello che potrebbe sembrare un sogno, l’esperienza personale dell’Appuntato Scelto Stefano Brecciaroli. Il cavaliere romano, medaglia d’oro individuale e a squadre agli Europei Junior 1992 e poi bronzo individuale agli Europei Young Rider 1994, ha infatti successivamente rappresentato l’Italia in tre edizioni dei Giochi Olimpici e, quest’anno, ha ottenuto la qualifica olimpica per Rio 2016.

Lo stesso vale per il Primo Aviere Scelto Vittoria Panizzon, amazzone romana protagonista dell’oro individuale e del bronzo a squadre agli Europei Junior 2000, poi argento individuale e bronzo a squadre agli Europei Young Rider 2003, che successivamente è stata rappresentante azzurra in due edizioni dei Giochi Olimpici e oggi ha consegnato all’Italia la qualifica per Rio 2016.
Chiude il cerchio, all’insegna dell’attualità, Pietro Roman, membro del team azzurro junior agli Europei 2004 e oggi protagonista della qualifica per i Giochi Olimpici di Rio.

Proprio quest’anno, anno olimpico, i Campionati d’Europa giovanili, tornati in Italia dopo undici anni dall’ultima rassegna continentale nostrana (Pratoni del Vivaro 2004), sono più che mai emozionanti, anche alla luce di una passione a cinque cerchi, che si tramanda di padre in figlio. Sì perché Pietro Roman è il figlio di Federico Roman, ultimo campione olimpico italiano per la disciplina del completo (Mosca 1980). Oggi un tecnico, ma soprattutto un padre fiero, che non perde la voglia di incoraggiare tutti i giovani.
“Non solo chi vince – ha dichiarato Federico Roman – ma chi partecipa ai Campionati Europei giovanili, vive un contesto che crea i presupposti, fatti di esperienza tecnica e psicologica, necessari ad affrontare le sfide di domani. Mi riferisco all’opportunità agonistica e sportiva inserita nella vita corale di squadra, che permette a un atleta di mettere alla prova il suo autocontrollo. Sono certo che per mio figlio Pietro, l’esperienza continentale giovanile sia un bagaglio fondamentale che porta dentro di sé anche oggi, come rappresentante senior. Il mio augurio ai giovani completisti che si misureranno con il resto d’Europa – conclude – riguarda la concentrazione. Sappiate gestire le emozioni! Questo fa sempre la differenza, in tutti gli sport”.
Sentimento di squadra, autocontrollo, motivazione e maturità. Questi i principi cardine sui quali si fonda l’esperienza europea giovanile. Un’esperienza che fa rima con crescita personale. Dello stesso avviso, il Presidente del CONI, Giovanni Malagò: “Lo sport è sinonimo di crescita. Esso, infatti, insegna ai ragazzi a tirare fuori il massimo da loro stessi, tenendo sempre presente il concetto di umiltà, di rispetto dell’avversario, delle regole e, come nel caso dell’equitazione, il rispetto del cavallo e della natura”.

Occhi puntati sui giovani, dunque, come potrebbe testimoniare Mauro Checcoli, campione olimpico per la disciplina del completo, già all’età di 21 anni (Tokyo 1964).
“La disciplina del completo richiede talento. Ma il talento, da solo, non basta – ha dichiarato Checcoli – esso va condito di metodo, tecnica, rigore e cultura del benessere psico-fisico del cavallo. Il mio incoraggiamento verso i giovani completisti, prossimamente impegnati nei “FEI European Eventing Championships for Young Riders & Juniors”, è animato da un consiglio: nello sport, come nella vita, è essenziale non perdere mai la voglia di imparare”.

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