Dopo la Georgia, l’Iran e il Giappone, l’Asia è ancora protagonista di questo 4° episodio de “I diari del Brac”. Marco Tomasello, sciatore freerider, esploratore e testimonial Eider, questa volta ci accompagna nella Terra del Dragone, la Cina.
Squadra vincente non si cambia e il team è ancora composto dai freerider Giuliano Bordon,  Davide Cusini, dal fotografo Damiano Levati, dal videomaker Paolo Aralla e Massimo Braconi “Brac”.
L’avventura inizia nella stazione sciistica di Chongli, in grande espansione in previsione dei Giochi Olimpici del 2022, ma dove la neve scarseggia a causa di un inverno particolarmente mite, così il gruppo decide di spostarsi  a Changbaishan.

Lì, alle pendici del vulcano Baegdu – 2750 mt- posto al confine con la Corea del Nord, sorge una stazione dedicata al fuoripista, dove un servizio di gatti delle nevi trasporta gli sciatori quasi sulla cima del vulcano. La vista all’interno del cratere è straordinaria, pendii ripidi e carichi di neve scendono fino al centro, dove si trova un lago ghiacciato.

Un ambiente estremo ideale per testare la nuova Shaper Jacket Eider, novità dell’inverno 2016/17. Guscio protettivo in Defender 3L, è dotato della zip ergonomica Fix a Shape by YKK, brevetto esclusivo  Eider, che si adatta all’ergonomia del volto evitando sgradevoli sfregamenti.

Dopo giorni di sciate, ci si immerge nella millenaria cultura cinese con una visita a Pechino: il Lama Temple, uno dei templi buddhisti Tibetani più importanti della capitale, Piazza Tien An Men, la Città Proibita con il volto di Mao protetto dai soldati, sono alcune delle ricchezze culturali di questo sterminato Paese.

“Vedere è facile, capire è difficile”. Ed è proprio questa la sensazione che lascia questo viaggio in Cina, di una nazione in bilico tra le tradizioni e le leggende e uno sviluppo a tratti eccessivo e incontrollato.

Ufficio Stampa