Trasferta sfortunata per i pugili della Asps in quel di Cattolica sabato 27 febbraio. Tutti e tre i titani impegnati sul ring della Regina con i colori della Boxe Tricolore di Reggio Emilia sono stati sconfitti. La battuta d’arresto che brucia di più è quella di Diego Frisoni contro il cattolichino Maksym Kubinskyy. “Diego è partito bene e secondo me i due primi round sono stati molto equilibrati. – spiega Armando Bellotti, tecnico della Asps. – Il terzo Diego se lo è aggiudicato in maniera netta mettendo a segno diversi colpi e tutti molto incisivi. Nonostante questo, i giudici hanno premiato la boxe di Kubinskyy e hanno decretato la sconfitta di Frisoni. Un verdetto che non condivido perché il mio pugile ha disputato un ottimo match, con colpi portati in entrata e uscita, mettendo in mostra una bella scherma. Il suo record oggi racconta di quattro vittorie, un pari e nove sconfitte ma di queste almeno tre o quattro sono bugiarde. Sto pensando di farlo combattere in una categoria di peso superiore perché, sui tre round da due o tre minuti, uno alto come lui (Frisoni combatte fra i – 64 kg ma è alto quasi 1,80), fa fatica a carburare contro avversari più piccoli e veloci”.
Michael Benedettini combatteva nei – 74 kg contro il nigeriano Yaya Kone della Boxe Parma ma, praticamente, non è riuscito neanche ad entrare nel match. “Ha subito un colpo al naso nel primo round – racconta Bellotti – e poiché l’epistassi non si fermava, il medico è stato costretto a fermare subito il match”.
Federico Proli (- 67 kg), entrato in tabellone all’ultimo momento, ha affrontato Manuel Migani della Gio Boxe Cattolica. “Federico ha tirato un bel primo round ma all’inizio del secondo ha nettamente accusato un pugno arrivato fra zigomo e tempia e ha messo un ginocchio a terra. Dice Bellotti. – Il colpo gli ha anche aperto lo zigomo sinistro e l’arbitro ha giustamente deciso di fermare l’incontro per ferita”.
Nelle foto: Benedettini
Ufficio Stampa
Associazione Pugilato
San Marino