Tre vittorie consecutive come era già accaduto tra la sesta e l’ottava giornata, cinque punti in più raccolti rispetto alle stesse partite giocate nei primi tre turni del girone di andata, soprattutto la consapevolezza (non quantificabile numericamente) di aver realizzato quella che a ragione deve essere considerata l’impresa fin qui più bella. Perché il valore aggiunto della vittoria della Lardini su Soverato sta proprio nella qualità mostrata anche al PalaBaldinelli dalla formazione ionica. “Sicuramente contro Soverato si è vista la Lardini più bella – ha sottolineato coach Andrea Pistola nel post gara –, in altre circostanze avevamo disputato delle belle gare, stavolta l’abbiamo fatto contro un avversario che si è espresso a ottimi livelli e noi ci abbiamo messo molto del nostro per metterlo in difficoltà. Per battere Soverato bisognava disputare una grande partita e lo abbiamo fatto, tenendo sempre ritmi alti grazie anche all’apporto di chi è subentrato. E’ stata la vittoria del collettivo”. Una chiave di lettura che fa da filo conduttore del momento positivo della Lardini. “Abbiamo la fortuna di avere un organico completo, che ci consente di cambiare l’inerzia all’interno della stessa partita. La competizione credo faccia bene a tutte. Abbiamo ancora dei margini di miglioramento, se solo penso che Amanda (Coneo, ndr.) si è inserita da poco”. Il sesto tie-break stagionale è stato il più netto nel punteggio. “Abbiamo iniziato con la giusta carica – ha ammesso l’alzatrice della Lardini, Beatrice Agrifoglio –. Tutta la partita è stata dura, potevamo tenere qualche palla in più nel quarto set, ma sono contenta anche perché loro sono davvero forti ed hanno una Begic incontenibile. Stiamo migliorando tanto e possiamo fare bene”..