Sull’onda dell’entusiasmo per la rimonta vincente del Palatazzoli, la Valpe sale ad Asiago per la sfida contro i campioni d’Italia in carica. Le situazioni difficili trasformano le squadre se non le annientano e noi non sembriamo annientati!
La notizia dell’arrivo di Colavecchia ha aggiunto qualche bella palata di carbone alla caldaia biancorossa, ora la pressione è quella giusta, staremo a vedere! Questa è l’ultima delle tre giornate di squalifica inflitte all’indomabile De Biasio, tutto il resto della squadra è a disposizione di Barrasso. Anche l’Asiago può schierare una novità, Paul Zanette, alla seconda esperienza sull’altopiano, unico assente Mike Sullivan, gli altri incubi sono tutti lì, Nigro, Bentivoglio, Ulmer e compagnia cantante.
La battaglia dell’Odegar si svolgerà davanti a 900 persone tra cui una corposa e chiassosa rappresentanza valligiana.
La partenza degli stellati è bruciante, gran ritmo, da subito, il tiro di Petrov a fil di palo mostra a tutti che la Valpe c’è ma rimane un piccolo intervallo, Conway è chiamato all’intervento di gambale, prima su Lutz poi su Luciani. Asiago gira a mille e ci tiene nel nostro terzo, il ritmo è forsennato, il merito della Valpe è quello di rimanere lucida e non farsi spazzare via. Della Rovere prova a cambiare la trama servendo Caletti che però non ci arriva.
Uno scontro di gioco costringe Nicoletti a lasciare il ghiaccio, la fase difensiva è ok, il problema è uscire dal terzo, il pressing è davvero notevole. Luciani impazza, Bentivoglio finalizza, Conway para due volte i tentativi del capocannoniere. Sembra ci sia un PP costante per Asiago ma non è così, resistiamo però, facendo le cose semplici e mantenendo la concentrazione.
In una rara azione offensiva biancorossa l’Asiago mostra la sua prima fragilità, Silva e Pozzi impegnano Carrozzi, Colavecchia si presenta ai tifosi locali, doma il disco non trattenuto e lo deposita in rete tra i gambali del goalie veneto. 1-0 alle porte del settimo minuto, proprio nel momento migliore degli avversari.
Asiago mostra un minimo di umanità e accusa il colpo, Mondon Marin prova ad infierire senza fortuna, così come Pozzi che prova a servire ancora Colavecchia che non capisce il nuovo compagno.
La ricreazione è finita, Ulmer ha un’occasione enorme, Conway lo mortifica in butterfly. Dan Sullivan e Nicoletti battibeccano ma la cosa finisce lì. Siamo a metà tempo.
La Valpe lotta sotto una pressione costante, ma lotta e la penalità comminata a Petrov sembra essere quanto serve ad Asiago per venirne a capo. Una fucilata di Bentivoglio rimane l’unico grattacapo a cui far fronte, Silva e Pozzi si divorano il tempo degli stellati e quelli che dovevano essere due minuti letali si trasformano in una tregua insperata. Rientra lo zar.
Conway pinza su Iori, combattiamo con grinta e ordine, ci prova anche  Luciani, di scudo Conway dice no anche a lui. Pozzi si invola, o almeno lo farebbe se non intervenisse Miglioranzi con un tuffo provvidenziale.
Nicoletti da prova di robustezza rimbalzando una carica di Luciani che non è proprio gracilino. Conway allarga una traiettoria di Bentivoglio che comincia ad irritarsi. Nigro è impreciso e spreca una buona occasione, peggio di lui fa Lutz che dopo aver seminato la difesa biancorosso si divora un gol fatto.
Il finale è della Valpe: Caletti e Della Rovere chiamano finalmente in causa Carrozzi poi è Mondon Marin a lottare su ogni disco, leone tra i leoni!
Il vantaggio col quale si va al riposo non è certo riconducibile alla mole di gioco sviluppata dalle squadre (24 a 8 i tiri) ma è frutto della combattività dei Bulldogs e, in maniera incontrovertibile, di una maggiore efficacia in zona gol, musica celestiale.
Ancora Mondon Marin al tiro, Carrozzi non trattiene ma non ne approfittiamo. Iori ha il guizzo giusto, si invola ma sul più bello è fermato da Canale, Nigro bastona Mondon Marin, dimmi chi ti bastona, ti dirò chi sei.
Colavecchia e la sua rapidità sono indigeste all’Asiago, il suo tiro è respinto, Pozzi non trova il tap in.
Il secondo tempo è un film diverso, attacchiamo di più noi, e meglio, loro non essendo androidi rifiatano anche un pochino.
Carrozzi sventa di gambale su Caletti lanciato dal Canz.
Asiago accelera un pochino, Luciani serve Lutz, sul disco si avventa ancora Conway come un gatto.
Ilic si porta a spasso tutti gli avversari, Caletti tira, sul proseguo dell’azione Nicolao ferma il contrattacco. Un tracciante di Presti taglia in due la difesa torrese e si stampa fuori di poco. Siamo belli tignosi, Colavecchia si trova a suo agio, veloce quando è in caccia di spiragli, fastidioso in fase difensiva.
Signoretti prova a sorprendere Carrozzi alla sua sinistra, non ci riesce ma sulla sua respinta il goalie fa una fatica tremenda a recuperare il disco, nella concitazione la porta si sposta e tanti saluti. Gli è andata di lusso. Siamo a metà tempo.
Ancora Carrozzi in 2 tempi a sventare un nostro assalto. La nostra terza linea ha polmoni di riserva, il forechecking è asfissiante.
Nicoletti, fin qui efficacissimo nella granitica coppia con Canzanello, ha un doppio passaggio a vuoto nel quale Conway corre qualche rischio ma ci va bene. Para ancora Conway, copre il disco e si becca una spruzzata di neve fresca, baruffa di rito.
La coppia Nigro-Lutz mette a ferro e fuoco il nostro terzo, un disco randagio fa rizzare i capelli a Conway che miracoleggia seppur in affanno. L’Asiago ha rifiatato, ora muove di nuovo le truppe e le macchine d’assedio, non è un PP ma ci somiglia un bel po’!
Nigro chiama, Conway risponde presente, prestazione da incorniciare la sua, Signoretti argina Zanette, è passata un’altra onda.
Ci riportiamo in avanti, Caletti e Petrov fraseggiano, disco sulla blu per Nicoletti, dalla sua stecca si stacca un disco rovente che si insacca sopra la spalla sinistra di Carrozzi! 2-0, urla Rondanini 7 polmoni, urla la frangia biancorossa presente all’Odegar e ognuno di noi in postazione d’ascolto! Siamo a 5′ dal secondo riposo e le cose vanno a gonfie vele.
Colavecchia è il più gasato dei nostri, aumenta ancora i giri, offre un buon disco a Canzanello che però non lo sfrutta a dovere, Asiago è confuso e infelice, la Valpe è fin troppo euforica e si scollaccia oltremodo.
Bentivoglio si mangia un gol di rovescino con Conway inerme sul ghiaccio, noi continuiamo in allegria e serviamo loro un 1 contro 0 in cui Conway miracolosamente stoppa Ulmer ma non può nulla sull’accorrente Miglioranzi. 1-2 frutto della mancata abitudine a gestire situazioni di vantaggio e relativa euforia.
Nei tre minuti restanti riprendiamo contatto con la realtà e ricominciamo a giocare, Canale impegna Carrozzi, poi è Lutz a ricevere due secchi no di Conway. Sirena e tè caldo per tutti.
Se ne sono andati due terzi di partita e siamo ancora avanti, reggiamo l’urto e colpiamo alla prima occasione, da squadra vera, la diafana Valpe vista la settimana scorsa al Palatazzoli contro Vipiteno è un incubo sbiadito. Conway è un muro di mattoni pieni.
Alla ripresa Conway si avvale dell’aiuto di Signoretti per fermare Dan Sullivan. L’Asiago pressa, Presti si fa un giro dietro la nostra porta e serve Benetti, para ancora Conway, il pubblico locale è sull’orlo di una crisi di nervi.
Asiago insiste, arrivano da tutte le parti, noi ci difendiamo con ordine, anche Colavecchia fa la sua parte sbrogliando situazioni spinose.
Mondon Marin ha il disco giusto per scavare il solco, in uno contro zero il suo tiro si ferma sul gambale di Carrozzi. È un match senza pause, Luciani e Petrov ci provano senza fortuna. Carrozzi a due mani sul tentativo di Canale! Basta che funzioni!
Conway pasticcia un po’, attimi di panico puro, poi rimedia ma ormai se ne sono andati 15 anni di vita del radiocronista Massimo Rondanini che è un valore aggiunto allo spettacolo in corso.
A metà tempo Lutz imperversa senza fare danni se non a Schina che rimane a terra, ci va un po’ perché su rialzi, non è nulla di grave comunque.
Conway in stato di grazia interviene deviando un taglio di Bentivoglio, poi para su diagonale di Nigro. È il preludio al putiferio.
Barrasso deve aver detto agli arbitri qualcosa, o un po’ di più, perché si becca una penalità per comportamento antisportivo che gli costa l’allontanamento dalla pista. Tom non fa una piega, se la prende comoda, parla con Armani per capire meglio la situazione e per il passaggio delle consegne, il clima all’Odegar si fa muy caliente. Un esagitato prende a calci la panchina dei Bulldogs, arrivano perfino i Carabinieri ad invitarlo a farsi una camomilla. Mentre ci si sta facendo il callo ad un PK proprio sul più bello, ecco arrivare una nuova penalità per ritardo del gioco, Barrasso e Armani avrebbero esagerato nel prendersi del tempo… Tanto per capire chi comanda in pista. Quindi ora la situazione passa dall’antracite al nero più profondo: due minuti interi in doppia inferiorità con Bentivoglio e soci a girarci attorno come squali.
Peccato perché la partita era già bella di suo senza questo fastidioso artificio.
Ad ogni modo dopo una vita di chiacchiere si rigioca. Asiago tira solo una volta, dopo 32″ e solo quando è sicuro che ne valga la pena, Lutz fa secco Conway ed è il 2-2. Canzanello e Signoretti provano a protestare per qualcosa ma non viene concessa udienza alla corte arbitrale. Rimane un minuto e mezzo di inferiorità semplice da gestire. Signoretti è nervosissimo, qualcosa gli fa saltare una mosca di troppo al naso e Luca Cassol e Claudio Pianezze non gradiscono le rimostranze probabilmente a tinte vivissime del nostro. Penalità partita!!
Andre è furibondo e tanto che c’è gliele dice tutte, ma è inutile, gli arbitri sono più attenti alla terminologia che ai concetti, non c’è comunicazione.
Il PK residuo lo gestiamo carichi di rabbia, quindi è l’Asiago a non avere possibilità ulteriori.
In parità numerica, odor di contrizione arbitrale e fallo veniale fischiato a Presti, esce Conway al volo ma in 6 contro 5 riusciamo solo a far scorrere il tempo. Nel PP Nicoletti è il tiratore prescelto, Carrozzi se la cava alla grande. I tifosi Valpe si sentono distintamente pur in minoranza. Conway pinza una deviazione di Nigro, poi dopo un tentativo di Caletti, si ripete su Sullivan. Non ce n’è, stasera Conway è una roba impressionante, sembra Keanu Reaves in Matrix. Da fargli un monumento, o a lui o al mago Armani che l’ha portato a Torre, anche equestre, perché no?
Il terzo tempo finisce e come dice radio Beckwith un punto non ce lo leva nessuno.
Il fato avrà il suo da fare nell’overtime: chi premiare? L’Asiago e la sua voglia di rimonta o la Valpe e la sua volontà di reazione alle avversità?
Pochi secondi e abbiamo subito un PP, fuori Luciani ed è un sospiro di sollievo innanzitutto non avercelo tra i pattini per 2 minuti. Chiamiamo un time out per organizzarci meglio, poi si comincia.
Pasticciamo un tantino troppo, Colavecchia è il più attivo, ma l’Asiago riesce ad essere più pericoloso, Bentivoglio e Zanette vengono fermati da San Conway da Concord protettore dei sogni biancorossi.
Rientra Luciani, Colavecchia va al tiro, Carrozzi sventa in scioltezza.
Ulmer si divora un gol fatto mandando fuori con Conway ormai a pelle d’orso. L’Asiago pressa, Conway stratosferico nel traffico davanti al suo slot, il disco esce dai radar, ci vanno tutti a cercarlo, lo trova solo lui. Gli stellati scudettati chiedono il gol, gli arbitri non sono convinti di avere dei dubbi e dopo un rapido controllino confermano che non c’è il gol.
Si passa a giocare in 3 contro 3, Bentivoglio da solo si invola contro Conway che non si beve nemmeno una sua finta, allunga ancora il gambale sinistro e gli sbatte la porta in faccia, chi non avrebbe dato dei soldi per vedere la faccia del capocannoniere?!?
Gol sbagliato, gol subìto e sùbito!
Altra legnata di Nicoletti, parata di Conway, il disco finisce in bocca a Marcolino Pozzi che sospinge in rete!
La portiamo a casa noooooiiiii, crepita la radio! 3-2!!!! I cuori Valpe sobbalzano all’unisono e sono dolori per i vicini di casa ignari…
Sono due punti figli di una battaglia condotta da squadra vera, sacrificio e grinta, tecnica ed un portiere che stasera è salito a livelli siderali. 96,2% di saves. Due punti carichi di significato e dall’effetto corroborante che, data la pausa per il Blue Team, durerà 2 settimane!!
Le sfide di regular season con l’Asiago si chiudono con 3 vittorie a testa, l’unico nostro bilancio non negativo contro una grande.
L’ultimo posto è un passo ancora più lontano, Gherdeina è ancora lì davanti ma basta un’unghiata per prenderli.
Prossimo appuntamento la sfida con il Cortina giovedì 18 febbraio alla Valmora Arena Cotta Morandini, prima uscita casalinga per Colavecchia!
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Sempre Forza Valpe!!

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