Nell’Emirato tre azzurri in campo: Renato Paratore, Edoardo Molinari e Matteo Manassero
Torna l’Omega Dubai Desert Classic (4-7 febbraio), una delle classiche nel calendario dell’European Tour che avrà luogo all’Emirates Golf Club di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Tre gli italiani in gara, Renato Paratore, Edoardo Molinari e Matteo Manassero, in un field con tante “stelle” a iniziare dal nordirlandese Rory McIlroy, secondo nel World Ranking dove questa settimana ha sorpassato l’australiano Jason Day. Per proseguire con il connazionale Graeme McDowell, con lo svedese Henrik Stenson, numero sei mondiale, con il tedesco Martin Kaymer, con i sudafricani Louis Oosthuizen ed Ernie Els, con l’inglese Lee Westwood e con lo spagnolo Miguel Angel Jimenez. Ci saranno, comunque, tanti altri giocatori di spessore quali l’austriaco Bernd Wiesberger, il gallese Jamie Donaldson, il danese Thomas Bjorn, il nordirlandese Darren Clarke, gli inglesi Danny Willett e Andy Sullivan, gli spagnoli Rafael Cabrera Bello, Alvaro Quiros e Pablo Larrazabal, il francese Gregory Bourdy, il tedesco Marcel Siem, il sudafricano Richard Sterne, i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat e il cinese Ashun Wu.
Vuole dare un seguito alla buona prestazione nel Qatar Masters (29°) Renato Paratore, possibilmente evitando false partenze (quattro su cinque tornei) che poi lo costringono ad affannose rincorse limitando subito gli obiettivi. Cercano un antidoto contro i tagli, Edoardo Molinari, che ne ha assommati quattro in altrettante partecipazioni, e soprattutto Matteo Manassero che non va più a premio da maggio dello scorso anno  e che in Qatar ha subito il sedicesimo taglio consecutivo (15 nell’European Tour e uno nel Japan Tour).
Quanto a tagli va ricordato l’inizio di carriera dell’inglese Justin Rose. Passato professionista nel 1998 all’indomani di un grande Open Championship da amateur in cui si classificò quarto, uscì dopo 36 buche per 21 tornei di fila sul circuito maggiore. Dopo 20 ruppe il ghiaccio con il quarto posto nell’Austrian Open (1999) sul Challenge Tour, ma fece 21 una settimana dopo nel Moroccan Open e raccolse finalmente i primi 1.360 euro con il 74° e ultimo posto nell’European Grand Prix. Antefatto piuttosto singolare per un’ottima carriera con tanto di major (U.S. Open, 2013).
Il montepremi è di 2.425.000 euro dei quali 402.669 euro saranno appannaggio del vincitore.
Diretta su Sky – Il Dubai Desert Classic verrà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, con i seguenti orari: giovedì 4 febbraio e venerdì 5, dalle ore 7 alle ore 10 e dalle ore 11,30 alle ore 14,30; sabato 6, dalle ore 10 alle ore 14; domenica 7, dalle ore 9,30 alle ore 14. Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e di Donato Di Ponziano.

LPGA TOUR: SERGAS E MOLINARO AL COATES CHAMPIONSHIP – Giulia Sergas e Giulia Molinaro prendono parte al Coates Golf Championship (3-6 febbraio), secondo evento stagionale del LPGA Tour in programma sul percorso del Golden Ocala Golf & Equestrian Club, a Ocala in Florida.
Fa il debutto stagionale la neozelandese Lydia Ko, leader del Rolex Ranking, che avrà tra le più valide avversarie Stacy Lewis, numero tre mondiale, Lexi Thompson, numero quattro, Paula Creamer, Cristie Kerr, Michelle Wie, la norvegese Suzann Pettersen, la svedese Anna Nordqvist, la scozzese Catriona Matthew, la cinese Xi Yu Lin e le coreane So Yeon Ryu e Na Yeon Choi, che difende il titolo.
Dovranno alzare il ritmo Giulia Sergas e Giulia Molinaro, che nella prima uscita (Bahamas Classic) sono andate a premio, e il dato è sicuramente positivo, ma in bassa classifica rispettivamente con il 48° e il 51° posto. La Sergas, che ha perso la ‘carta’ per il circuito, è al secondo dei cinque tornei ai quali può partecipare per una “medical exemption” avuta a causa dell’incidente alla caviglia subito lo scorso anno. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

PGA TOUR: NEL FARMERS INSURANCE OPEN BRANDT SNEDEKER VINCE IN… CLUB HOUSE – Conclusione piuttosto insolita nel Farmers Insurance Open (PGA Tour) disputato al Torrey Pines Golf Club (par 72) di San Diego in California, dove ha vinto con 282 colpi (73 70 70 69, -6) Brandt Snedeker, pur essendo rimasto in club house, mentre i suoi avversari completavano le ultime buche nella quinta giornata di gioco in un torneo terminato di lunedì a causa del maltempo. Ha superato il coreano K.J. Choi, secondo con 283 (-5), Kevin Streelman, terzo con 284 (-4), Jimmy Walker e lo svedese Freddie Jacobson, quarti con 285 (-3), J.B. Holmes e lo svedese Jonas Blixt, sesti con 286 (-2). Al 18° posto con 290 (+2) Dustin Johnson, al 43° con 293 (+5) Hunter Mahan e al 66° l’argentino Angel Cabrera, 66° con 298 (+18) dopo un 84 (+12).
Nella quarta giornata, in cui si è giocato in un clima praticamente impossibile con pioggia battente e forte vento, tanto da consigliare all’organizzazione di impedire l’accesso al pubblico (l’ultima volta era accaduto nel Quicken Loans National, 2012), e con due interruzioni, prima della terza definitiva, Snedeker è riuscito a realizzare un parziale di 69 (-3, con quattro birdie e un bogey) in un turno in cui c’è stato solo un par (Brandon Hagy su 12 buche, poi terminato 43° come Mahan) e punteggi sopra par, più o meno abbondanti, per tutti gli altri. Allo stop Snedeker aveva avanti di un colpo solamente Jimmy Walker con un “meno 7” e otto buche da percorrere. Con lo stesso “meno 6” del vincitore anche Choi, con otto buche a disposizione, e a ruota con “meno 5” Kevin Streelman (stoppato alla 13ª) e lo svedese Freddie Jacobson (11ª).
Brandt Snedeker ha atteso l’esito passando il tempo, in un nervosismo crescente e pensando anche a un possibile playoff, prima nella biblioteca dell’hotel dove alloggiava e poi in club house. Giocando senza pioggia, ma con un vento impetuoso, Jimmy Walker si è smarrito con quattro bogey (77, +4 con un birdie e sei bogey in totale), K.J. Choi alla ripresa si è arreso con un bogey (76, +4 con un birdie e cinque bogey) e i bogey accusati nel finale da Kevin Streelman (due) e da Freddie Jacobson (tre) hanno concesso loro soltanto di occupare una buona posizione.
Snedeker, 36 anni, nativo di Nashville (Tennessee), ha siglato l’ottavo titolo nel circuito e ha percepito un assegno di 1.170.000 dollari su un montepremi 6.500.000 dollari
Ha preso parte all’evento Francesco Molinari, che non ha superato il taglio (123° con 148 – 75 73, +4), e hanno subito la stessa sorte Rickie Fowler e gli inglesi Paul Casey e Justin Rose, 73.i con 144 (par) e fuori per un colpo, Phil Mickelson, che praticamente giocava in casa e che aveva iniziato in buona classifica (15°), 90° con 145 (+1) insieme a Keegan Bradley, quindi l’australiano Jason Day, ora numero tre mondiale e campione uscente, 102° con 146 (+2), e il sudafricano Retief Goosen, 112° con 147 (+3).

FINALE QS SENIOR TOUR: MAURO BIANCO 31° DOPO UN GIRO – Mauro Bianco è al 31° posto con 73 (+2) colpi dopo il primo giro della finale della Qualifying School del Senior Tour europeo che si sta svolgendo, sulla distanza di 72 buche, al Pinta Course (par 71) del Pestana Golf Resort, a Lagoa in Portogallo. Guida la graduatoria con 66 (-5) lo statunitense Chris Hunsucker, tallonato dall’irlandese Brendan McGovern (67, -4). Al terzo posto con 68 (-3) lo svedese Magnus P. Atlevi e l’americano Clark Dennis, al quinto con 69 (-2) gli inglesi Gary Marks, James Murphy, Bob Cameron e Andrew Sherborne, l’australiano Graham Banister, lo svedese Daniel Westermark e lo statunitense Barry Conser.
Chris Hunsucker ha realizzato cinque birdie, senza bogey, mentre Mauro Bianco ha avuto un cammino piuttosto accidentato con quattro birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey. Al termine della gara i primi cinque classificati avranno una ‘carta’ piena per il Senior Tour 2016.