Dopo il Rodeo 4.1 e la terza tappa del Memorial Orler nel mese di gennaio, anche a febbraio l’ASD Obiettivo Sport porta il tennis nel Centro Sportivo di Caponago di via delle Industrie.
14 febbraio, una data da segnare in rosso sul calendario: Obiettivo Sport ospita il primo torneo TPRA nella sua storia. Il circuito di tennis amatoriale ufficiale della Federazione Italiana Tennis, dove gli amatori si sentono dei professionisti, arriva per la prima volta anche nei centri Obiettivo Sport con il torneo Open di San Valentino, singolare maschile. Il circuito Tennis Player Ranking Amateur nasce sei anni fa, con uno scopo preciso: mettere insieme i migliaia di tennisti amatoriali sparsi nel territorio e fare una grande comunità dove tutti potessero sfidarsi per scalare la classifica come nel ranking dei professionisti, l’ATP.
Nel 2015 TPRA ha organizzato 1800 tornei in tutta Italia, e il 14 febbraio per la prima volta anche Obiettivo Sport entrerà nella grande rete del circuito. Un’intera giornata, dalle ore 9, all’insegna di tennis e divertimento: un torneo limitato ai 4.2 di classifica FIT (massimo 24 iscritti), su due campi coperti in erba sintetica.
Informazioni: obiettivosport.web@gmail.com, 334.1456374
17mila iscritti, 1800 tornei Tornei su tornei, tennista dopo tennista, il primo gennaio 2015 il TPRA è diventato il circuito amatoriale ufficiale della FIT. «Negli ultimi tre anni abbiamo raggiunto i 17mila iscritti, solo nel 2015 abbiamo avuto 27mila iscritti ai 1800 tornei che abbiamo organizzato. E stiamo crescendo, secondo la nostra proiezione raggiungeremo 50mila iscritti a fine anno – racconta Johnny Carera, uno degli ideatori del TPRA –. TPRA è un mix tra social e agonismo, persone che stanno insieme per condividere la stessa passione».
Ogni iscritto infatti, può consultare sul sito la propria scheda giocatore, con foto, statistiche, match vinti e persi: il tutto fino a generare una classifica generale mondiale, dove ogni tennista può sentirsi come i veri grandi professionisti.
«In Italia ci sono circa 500mila non agonisti, a fronte di 80mila agonisti – spiega –. L’idea nasce con l’esigenza di creare un circuito che prima non esisteva: un circuito dove gli amatori si sentissero dei professionisti». L’idea originaria viene da Max Fogazzi, di Brescia, circa sei anni fa. Nato come un discorso locale, nel giro di poco tempo il rapido sviluppo: «Max ha poi conosciuto me e mio fratello per caso, e abbiamo iniziato a lavorare per farlo crescere. Inizialmente erano prevalentemente tornei nell’area di Brescia e Bergamo» prosegue Carera.
Circuito limitato ai 4.2 L’iscrizione al circuito è limitata ai giocatori che non hanno mai superato la categoria 4.2 FIT: «È un livello amatoriale puro, ognuno inoltre trova la propria dimensione. Ogni atleta ha il proprio punteggio “forza”, da 9 a 99, suddiviso in fasce: 45, 65 e oltre. I tornei possono essere limitati ai 45, ai 65 oppure Open, come il caso del torneo di Caponago».
L’espansione all’estero Dalla provincia di Brescia, il TPRA nel giro di pochi anni è riuscito a oltrepassare i confini nazionali, raggiungendo paesi come Svizzera, Spagna, Repubblica Ceca e Slovenia. «Di fatto la classifica è mondiale, anche se la stragrande maggioranza degli iscritti sono italiani. A ottobre di ogni anno si disputano dei master regionali e i vincitori si sfideranno nel master finale all’estero, quest’anno sarà ad Atene».
Per far sentire i propri tennisti al pari di Novak Djokovic e Roger Federer, il TPRA organizza dei Super Slam in concomitanza dei Grandi Slam del tennis che conta: «In occasione del Roland Garros si gioca al Foro Italico, sulla terra rossa. L’anno scorso avevamo almeno 1000 iscritti».
Tutto ciò, dal fatto che i tennisti si sentono come veri e propri professionisti, grazie anche alla possibilità di organizzare tramite il sito sfide dirette, si riflette sull’attività dei circoli: «Per iscriversi è semplicissimo, basta un click sul nostro sito, ed è gratuito. I tennisti provano emozioni che di riflesso hanno impatto sui circoli: si crea entusiasmo, gli amici si sfidano e tutto ciò alimenta il ranking, riempiendo così l’attività nei circoli».

Ufficio stampa