Proiezione de L’amore di Roberto Rossellini
Venerdì 5 febbraio 2016, ore 20.30
Cinema Massimo, Sala Due – Torino

Il Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, rende omaggio a Gianni Rondolino, recentemente scomparso, con una serata speciale al Cinema Massimo che prevede la proiezione de L’amore, film in due episodi diretto nel 1948 da Roberto Rossellini, che mette in luce l’intensità drammatica dell’interpretazione della grande Anna Magnani, nella copia restaurata dalla Cineteca di Bologna.
L’omaggio, fortemente voluto dal Museo Nazionale del Cinema, dall’Università degli Studi di Torino e dal Torino Film Festival, vuole essere un momento di ricordo collettivo e di condivisione dedicato a Gianni Rondolino non solo in quanto figura centrale nella cultura cinematografica nazionale del secondo dopoguerra, e nemmeno solo un ricordo all’insegnante, al ricercatore, al critico e all’organizzatore culturale che, eccellentemente, è stato. Ma vuole essere anche un ricordo e una celebrazione all’uomo che, più di ogni altro nel nostro territorio, ha dedicato la sua vita allo studio e all’evoluzione della cultura cinematografica nella nostra città con passione, onestà e determinazione, le stesse che instillava in ogni suo studente, collaboratore o amico. E soprattutto vuole essere un ringraziamento collettivo al padre del Festival Internazionale Cinema Giovani, diventato il Torino Film Festival di oggi.

La proiezione sarà preceduta da una serie di interventi di amici, colleghi e rappresentanti del mondo del cinema torinese. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Roberto Rossellini
L’amore
(Italia, 1948, b/n 78’)
Il film si divide in due episodi. Il primo si intitola Una voce umana ed ha al centro una serie di telefonate che una donna riceve dall’uomo che ama e che la sta lasciando per un’altra. Nel secondo (Il miracolo) Nannina, una pastora considerata matta dai compaesani, incontra un vagabondo che crede sia San Giuseppe (a cui lei è molto fedele) che ha deciso finalmente di comparirle davanti. L’uomo, dopo averla fatta bere abbondantemente, approfitta di lei. Così Nannina si ritrova incinta e dileggiata da tutti.

Museo Nazionale del Cinema