La carica dei cento e uno: record assoluto di partecipanti
Mattinata di divertimento, goliardia e tanto coraggio nella sede del Circolo Canottieri Caprera, in corso Moncalieri 22, a Torino, dove si è svolta la 118ͣ edizione del Cimento Invernale “Orsi Polari”, tradizionale tuffo nel Po organizzato dalla società di nuoto Rari Nantes Torino durante l’ultima domenica di gennaio, la più fredda. Le temperature erano leggermente più miti del solito, ma con in pieno inverno e con 7 gradi in acqua si è trattato comunque di un’impresa non da poco. L’evento quest’anno ha segnato un record assoluto di partecipanti: ben 101 (contro i 57 del 2015). Tra loro erano presenti, come sempre, gli irriducibili Sergio Marzorati e Titina Marrazzo, rispettivamente 92 e 84, i più anziani (ma solo anagraficamente!) della spedizione, veterani che con il tempo sono diventati le mascotte del gruppo. Tra i numerosi ragazzini presenti, invece, la palma dei più giovani se la sono assicurata Beatrice Vaccari e Pietro Ronco, entrambi 10 anni. Ad applaudire, un foltissimo pubblico che ha letteralmente invaso la struttura. A commentare la voce di Walter Gerbi, storico speaker delle gare di nuoto piemontesi.
La manifestazione, come detto, si svolge su iniziativa della Rari Nantes Torino, il più prestigioso club natatorio piemontese, con la collaborazione di Cus Torino e Circolo Canottieri Caprera e con il patrocinio della Città di Torino, e va avanti senza interruzioni dal 1899. Allora a prendere l’iniziativa fu il colonnello Nino Vaudano, fondatore della società e uno dei più attivi promotori del nuoto italiano alle origini. I cimenti di questo tipo contribuirono infatti a suscitare interesse per una disciplina allora praticamente sconosciuta, che in proprio nei primi anni del Novecento iniziò lentamente a diffondersi in Piemonte e in tutta Italia. Ora, 117 anni dopo, partecipare (come pubblico o spettatori agli Orsi Polari non è solo un saluto alla tradizione o la scusa per passare qualche momento goliardico in compagnia: è anche un modo per mettere alla prova il proprio coraggio e per dimostrare il proprio rispetto al fiume Po, fondamentale patrimonio della città di Torino.

Ufficio Stampa