SEBASTIAN FREY OSPITE
A HOUSE OF FOOTBALL SU FOX SPORTS:

“HANDANOVIC MIGLIOR PARA-RIGORI IN ATTIVITA ”

“ZIDANE HA IL CARISMA
CHE MANCAVA AL REAL MADRID”

“ASCOLTAVO MUSICA TRUZZA PER CARICARMI
PRIMA DI ENTRARE IN CAMPO ”

“PAGLIUCA MI HA INSEGNATO TANTISSIMO
QUANDO AVEVO 18 ANNI”

Sebastian Frey ospite del programma House of Football condotto da Paolo Di Canio a Fox Sports (canale 204, Sky) in onda ogni lunedì alle 20.00, sul suo presente dopo aver lasciato il mondo del calico ha detto: “Ho fatto questa scelta di fermarmi dopo tanti anni di calcio giocato. Ho dato tutto quello che potevo, adesso ho avuto un pò di tempo per iniziare a pensare al futuro e sono qui questa sera quindi direi che iniziamo bene”.
L’ex portiere, tra le altre, di Inter e Parma sui portiere in attività ha dichiarato: “La parata di Handanovic di sabato scorso è stata favolosa ma anche nel campionato inglese ci sono state grandi parate, Cech su tutti. Il miglior portiere nel riflesso, in questo momento per me è De Gea, nelle uscite basse Joe Hart. Il para rigori è, invece, Handanovic e poi ricordo Casillas che ne ha parati tanti in carriera”. Sul Cholo Simeone ha detto: “Ho giocato con il Cholo nel primo anno all’Inter. Per raccontarvi qualcosa di lui in un match di coppa dei campioni gol Redondo gli aprì lo stinco. Un altro giocatore si sarebbe fatto sostituire, lui, invece, si fece mettere i punti di sutura in spogliatoio e finì la partita”.
Sebastian Frey, sull’attuale allenatore del Real Madrid: “Zidane è stato uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi nel suo ruolo. Ha un carisma che serviva al Real Madrid, anche ai più forti come Cristiano Ronaldo. I giocatori lo rispettano perchè è stato un grande campione”.
Sulla carica che cercava nei pre partita quando giocava: “Prima dei match ascoltavo della musica un pò ‘truzza’. Per trovare le motivazioni mettevo delle canzoni del genere per caricarmi”.
Sulla sua carriera ha detto: “Ho avuto ottimi allenatori dei portieri. In italia c’è una grande scuola di questo tipo. Come portiere quando ero giovane vorrei ricordare Gianluca Pagliuca, all’epoca portiere della Nazionale italiana. Non era obbligato ad aiutarmi invece mi ha insegnato tanto e ci tengo a ringraziarlo anche oggi per tutto quello che mi ha dato”.
Sulla sua capigliatura sempre particolare ha concluso: “A Firenze ho cercato di cambiare un pò l’immagine per far vedere che ero diventato più maturo ma appena ho sentito dalla curva il coro sui miei capelli e ho capito mio figlio si alzò e pensava fosse per lui e salute I tifosi. Avevo 18 anni e mi fermavo a fine allenmaneto. Mi tuffvo poco perchè le punizioni di Baggio erano pazzesche.

Ufficio stampa Fox Sports