Prima uscita del 2016 per la Valpe alla Valmora Arena Cotta Morandini, lAsiago come avversario garantisce un match ad alto tasso tecnico e agonistico, il pubblico biancorosso ha il naso fino e accorre numeroso. 1489 i paganti tra cui un manipolo di chiassosi venetassi giallorossi salutati con un applauso da tutti i Bulldogs. Tre scivoloni di fila incominciano ad essere una striscia fastidiosa e la Valpe è chiamata a rialzarsi al cospetto di una delle squadre più in forma del momento. LAsiago infatti è in serie positiva da tre turni e ha ormai nel mirìno il terzo posto del Vipiteno al quale ha recentemente rifilato una sonora scoppola (7-1).
Ancora niente da fare per Caletti mentre recupera invece Olivero, Barrasso disegna le ormai consuete quattro le linee dattacco, tutti dentro! LAsiago rinuncia a Mike Sullivan e Ulmer.
Il problema del gol è sempre lì appollaiato sul nostro campionato, cè da tirarlo giù a suon di dischi ed incomincia ad esserci un problemino anche nellapproccio alle trasferte nelle quali va in scena una Valpe sottotono per fortuna irriconoscibile tra le mura amiche.
I ritmi imposti dal calendario stacanovista obbligano la Valpe ad affrontare ogni 4 giorni un migliaio di km di autostrada, una notte sul pullman e, ovviamente, due partite. Ritmi e impegni di questo tipo macinano le energie e si va necessariamente in apnea come e più degli altri.
Magari ci fossero altre squadre più vicine in campionato! In verità ci sarebbero pure ma i costi eccessivi le relegano nei campionati minori, basta scorrere lalbo doro della serie A per accorgersi che storicamente la geografia hockeistica non è sempre stata così spostata a Nordest.
Ma questa è la minestra e così tocca mangiarla mentre si pensa a come cambiare i cuochi.
Are you ready?!?
Gli stellati cominciano cercando di  imporre da subito il loro sistema di gioco, bei fraseggi, buon ritmo, rapidi cambiamenti di fronte, mai un disco buttato in là guardando come va, la Valpe abbozza, Ilic indica la via, interrompe i veneti esce dal suo terzo, punta dritto alla meta e bussa (pianino) alla porta di Carrozzi che non apre.
Azione sulla sinistra dellAsiago, tiro secco in diagonale, sponda di steccone del Mado, accorre dalla parte opposta Luciani che, noncurante dellangolo impossibile,  di prima intenzione annichilisce Madolora sotto lincrocio del primo palo. Grandissimo gol e 0-1 al 2 e briciole.
LAsiago non ha la pancia piena e ci pressa in difesa, sono folate continue, se non trova il varco torna indietro e riparte da capo, con metodo. Madolora non deve ancora tirar fuori i miracoli ma vede la sua difesa un po troppo alla mercé dellavversario. Petrov ostinato porta Signoretti al tiro, Carrozzi è pronto e blocca.
Palo pieno dellAsiago e brivido per il Cotta, la partita della Valpe scricchiola. Fuga di Bentivoglio, finte dordinanza poi opta per la destra ma ci trova Shane a chiuderlo.
Dalla parte opposta Mondon Marin si invola sulla sinistra, poi però per egoismo o indecisione perde il tempo per servire al centro e viene accompagnato al largo dalla difesa veneta. Ancora Valpe con Silva che serve Canzanello che buca clamorosamente, gli attacchi Valpe prestano il fianco alle ripartenza giallorossa i cui avanti nelloccasione pasticciano.
Primo show del Mado che spostandosi fulmineo alla sua destra smorza frettolosi entusiasmi, a seguire prima penalità: paga Iori.
Nicoletti e Johnson pungono da lontano ma Carrozzi ha la pelle dura e rintuzza anche lattacco ravvicinatissimo di Pozzi.
Lotta come sempre Mondon Marin, è sua la battaglia in balaustra. Legnata di Benetti, Madolora si oppone e poi in tuffo arriva primo sul rimbalzo concesso.
Della Rovere ci mette tutto il fisico per farsi largo in attacco, la fortuna non lo assiste, Marchetti va in cerca di una deviazione, la trova ma finisce fuori di pochissimo.
Assalto giallorosso, tra perfide deviazioni e tiri diretti Mado si districa a dovere ma avrebbe bisogno di un po di tregua.
Pronti! Ad un minuto dal termine del primo tempo Iori va di nuovo fuori! Due minuti di sollievo, pardon, di superiorità numerica per la Valpe, Petrov in solitaria non trova il varco tra i gambali di Carrozzi, è tutto ciò che accade prima della sirena.
I tiri rendono lidea: 18 a 10 per i veneti, il vantaggio è meritato, la Valpe ha ribattuto, loro hanno sempre parlato per primi.
Nel secondo tempo non ci si avvede dello scampolo di superiorità ereditato dal primo tempo.
Carrozzi neutralizza Pozzi su assist del Canz, poi è Petrov a non cogliere il passaggio di Beca, qui Sasha appare un po estraneo alla vicenda. Il ritmo è poco sostenuto, Barrasso deve aver corretto lassetto della squadra perché incassiamo meno ripartenze.
Nicoletti scalda le mani al goalie stellato, il rimbalzo lo raccoglie Canzanello ma Carrozzi è rapido a coprire ogni spiraglio. Schina entusiasma il Cotta in difesa, è autoritario e coraggioso, si becca i suoi applausi e lazione sembra volerlo tenere sotto i riflettori, il disco torna sempre a lui, il cambio tarda ad arrivare, in uscita dal terzo prende qualche rischio di troppo, lossigeno stava finendo. Petrov sfiora il palo poi corriamo un rischio enorme, ma Asiago è fin lezioso e non ci punisce come dovrebbe, si pagano certe cose.
Silva sulla destra lotta come un leone, il disco è suo, Pozzi è solo davanti a Carrozzi, Alex lo serve e Marco ci mette rabbia e potenza. Il bolide è a lato dopo aver spolverato lincrocio dei pali alla sinistra del portiere. È una fitta di dolore per 1485 cuori biancorossi.
Ancora un grande Schina pone limiti agli attacchi dellAsiago, sempre meglio il numero 23!
Petrov chiama Nicoletti al tiro, bomba, Carrozzi non trattiene ma la difesa è più veloce dellattacco.
Iori devia alto un tiro di Miglioranzi, poi Johnson è colto in fallo e arriva la prima inferiorità per la Valpe.
Nulla di ché. Due interventi per il Mado, il secondo con una bella pinzata. La scampiamo. Il ritmo scema e gli ultimi 5 minuti sono uno spezzatino agonistico poco entusiasmante, la sirena dice che basta può bastare così per ora.
La Valpe apre il gas nellultimo tempo ed è subito festa! Della Rovere lancia in fuga Beca sulla destra, Matthew si attira un difensore e serve allopposto Petrov che non perdona. 1-1 al 22 di gioco! Salta il tappo! Il Cotta esplode in un urlo liberatorio! GOOOL!!! Atteso da 6 tempi! Due partite intere… e ora cè finalmente da far festa! Il Valpe-Valpe è un tamburo incessante, ora si vuole di più!
La reazione è furente! Madolora accerchiato barrica la porta, para di tutto, Asiago è determinato a ripristinare il vantaggio ma i nostri reggono lurto limitando le opzioni di tiro, tutto il resto lo rastrella Shane!
Della Rovere non è reattivo e perde un disco in attacco, lo recupera Petrov che impegna Carrozzi, imitato da Ilic di lì a poco.
Nigro tenta il giro da dietro porta ma Madolora è attento, un mischione sotto porta veneta non trova la zampata giusta, Mondon Marin perde lattimo, Carrozzi facile su Della Rovere poi molto meno su Pozzi in girata.
LAsiago è sotto pressione, forse per questo, ma anche per una scaramuccia precedente,  Magnabosco carica scorrettamente da tergo Canale, gli arbitri alzano il braccio tutti gli altri le mani. Nicolao si fionda come una furia su Magnabosco difeso immediatamente da Matteo Tessari, il parapiglia è generale, ma questi 4 sono il clou. Sugli spalti tutti in piedi a gridare. Cosa? E che importanza ha? Gli arbitri faticano un po a separare i vari capannelli, ma Tessari cerca ancora soddisfazione da Nicolao che è possibilista, gli arbitri allora si fanno da parte e via alle danze, non è una roba cruenta ma, vuoi la musica, vuoi il putiferio ormai generale, è spettacolo nello spettacolo! Nicolao riesce a far perdere lequilibrio al contendente, gli arbitri intervengono consegnando alla gloria il nostro che gasato a mille si avvia alla panca puniti incitando superfluamente il pubblico già decisamente entusiasta!
Nel marasma gli arbitri ci mettono una vita a fare il conto di chi e per quanto devono punire. Canale e Magnabosco si prendono un 2+2, Nicolao e Tessari 5 a testa. Al riavvio i biancorossi piuttosto alterati danno la sveglia al pacchetto arbitrale reo di aver dimenticato la penalità allorigine di tutto. Finalmente Lefebvre è costretto a spedire in panca il terzo punito. Valpe efficace in 19 di superiorità, lo speaker sta riassumendo la situazione puniti quando viene interrotto da Beca che va via sulla sinistra e fa secco Carrozzi! 2-1 al 48 44!!
Il Cotta si arroventa e diventa una curva Filatoio rettangolare, il ribaltone è servito!
Subito un bel rischio come da copione se no ci annoia troppo, poi è Petrov a sciabattare.
Canzanello ha il disco giusto per scavare il solco ma ci manda in frantumi le finestre da ottima posizione.
Doppio intervento di Madolora il primo in tutta sicurezza il secondo alzando di steccone sulle reti.
Carrozzi gli fa il verso dallaltra parte, pinzata acrobatica per lui, bello da vedere!
Nel frattempo sono stati rilasciati tutti i monelli della rissa.
Sova maltratta Canzanello, gli arbitri prendono provvedimenti, il Canz il numero di targa.
Mancano 4 30 e il PP arriva come il cacio sui maccheroni. Johnson dalla blu e Della Rovere servito da Beca mandano fuori, poi corriamo un doppio pericolo su una controfuga ben architettata dai veneti, Madolora ci mette una pezza e va bene, il fatto però è che non avrebbe dovuto esserci il buco!
Marchetti si prende una penalità che ci regala 21 di 5 contro 3 a tre minuti dalla fine e poi superiorità semplice fino a 59 dalla fine.
Ora il meglio sarebbe segnare e chiudere in cassaforte la partita, il normale/obbligatorio sarebbe arrivare senza rischi allultimo minuto di gioco e poi resistere al loro tentativo con lextra attacker.
La doppia superiorità ci porta un tiro di Nicoletti parato in due tempi da Carrozzi, poi rientra Sova.
Al ché accade limponderabile: contrasto a metà campo sulla nostra sinistra, Nigro lo vince e, con una parabola tanto perfida e irridente quanto precisa, serve Bentivoglio lanciandolo solo verso Madolora. Shane potrebbe uscire, almeno sembra sia così, ma non lo fa, Bentivoglio recupera il disco lo controlla e giunto a un metro dal nostro lo infila con un tocco zuccherato allincrocio. 2-2 al 57 44, in inferiorità numerica.
Tra il meglio e il normale la Valpe ha optato per il peggio di così si muore.
Le temperatura al cotta scende di 10 gradi, qualcuno grida il suo dolore, io mi chiudo nel mio. I quattro giunti da  Asiago fanno un gran baccano, come dargli torto?
Lefebvre chiama il time out e Barrasso ne approfitta per parlare anche ai suoi, cè ancora 1 e 17 di superiorità da sfruttare! Le facce in pista sono quasi peggio di quelle sugli spalti.
Un tiro di Johnson su cui Carrozzi si adagia è tutto quel che si riesce a fare prima del rientro di Marchetti.
La Valpe ci prova ancora, questo è un grande merito, scambio Nicoletti-Johnson e disco a Beca dalla stessa mattonella del 2-1, il tiro ha esito identico!!! In una frazione di secondo tutto lo sconforto si trasforma in gioia e al Cotta vien giù tutto, grandi e piccini tutti bambini! 3-2 a 38 dalla sirena! Lhockey toglie lhockey dà, la vittoria che sembrava sciupata fino a pochi istanti prima sembra ora poca cosa rispetto a quella imminente!
Ora è Barrasso a chiamare il time out per raccomandare ai suoi le coronarie di tutti. Il tabellone ancora fermo sul 2-2 e un conciliabolo degli arbitri in prossimità del tavolo insinuano le gelide dita del panico sulla schiena di molti, una seconda beffa sarebbe troppo, dura poco per fortuna e il numero perfetto appare finalmente sul tabellone.
Come da copione Asiago rinuncia al portiere e si butta nella mischia alla ricerca del prodigio numero due. La Valpe è scampata al pericolo ed è quindi molto più che guardinga, il disco viaggia come una lippa, tutti lo maltrattano un po, ma per stasera non ce ne sono più di sorprese, finisce, finalmente, una partita speciale. 3-2 per la Valpe!
Ora sugli spalti lurlo è liberatorio anche se profuso a corde vocali ormai logore, che stanchezza ragazzi!
Grandissima sceneggiatura, svantaggio a freddo, rimonta sudatissima, baraonda da saloon con tanto di duello risolutore, colpo di scena e contro colpo di scena finale! Certo, vista da questa parte è stata grandiosa ma anche dallaltra parte è stata apprezzata infatti la calorosa rappresentanza del tifo stellato mostra sportività da vendere, a prova ne sia lapplauso tributato ai nostri eroi al termine del loro giro di pista.

Che spasso! Tornano finalmente i 3 punti a Torre, tornano ad essere 2 i punti di distacco dalla quinta in classifica (il Fassa sconfitto a Cortina) ma soprattutto torna a vedersi la Valpe che vogliamo, quella resiliente, sfrontata e volitiva! Questo è il vero tesoro della giornata.

Dagli spalti arrivano applausi convinti, dal ghiaccio sorrisi sfatti ma soddisfatti, ci si attarda attaccati alle balconate per fissare ancora qualche immagine, qualche personale ricordo da tenere.

Ancora un Valpe-Asiago da ricordare!

Foto Gill&mon in allegato

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