Rispettivamente quinta e sesta in classifica il Fassa e la Valpe si trovano di fronte ad Alba di Canazei separate da due soli punticini che sono il frutto di un equilibrio che entrambe le compagini avrebbero volentieri preferito ritrovare un po più in su in classifica. Nel Fassa il nuovo acquisto Niinimäki (che sostituisce linfortunato Lee, non tutto il male vien per nuocere) è alla prima uscita casalinga dopo avere comunque ben impressionato come uomo assist nella trasferta contro il Gherdeina. Esperienza a non finire per Niinimäki che ha giocato in praticamente tutte le leghe europee più prestigiose.
La Valpe affronta limpegno con la sola assenza di Olivero ancora in infermeria e con il morale non proprio alle stelle dopo la doppia sconfitta contro Renon e Valpusteria.
Lopportunità di riacciuffare il Fassa è comunque un ottimo stimolo per tentare di rialzare la testa.
Ad inizio partita ritmi tranquilli, penalità ai danni di Nicoletti dal esito assolutamente innocuo. Petrov e Felicetti danno inizio alle danze, tiri impreciso per il biancorosso, smorzato da Johnson per lazzurro.
Mondon Marin fa sul serio, si invola in azione solitaria tagliando la difesa come burro, Tragust si oppone alla grande, se è in serata sono dolori.
Pasticcio della difesa di casa, Lorenzi sbroglia e salva i suoi, tiro di Nicoletti, Petrov prova la deviazione ma è fuori bersaglio. In difesa ci di fa sentire, Veggiato vola gambe allaria, gli arbitri segnalano il fallo di Signoretti ma il Fassa può proseguire lazione, sugli sviluppi primo intervento decisivo anche per Madolora ed infine penalità per i Bulldogs.
Nellarco di trenta secondi Niinimäki si presenta al suo pubblico con unazione da urlo, serpentina tra i paletti biancorossi, Madolora fuori causa e disco in rete, i 917 dello Scola vanno in brodo di giuggiole. 0-1 al 10mo minuto.
Arriva però quasi immediatamente una penalità per il Fassa, Lorenzi fuori per trattenuta. La Valpe gioca bene, un mischione groviglio viene sbrigliato da Tragust, che a seguire interviene su Nicoletti che successivamente spara fuori, ancora la Valpe col tiro di Beca che viene deviato da Felicetti.
Rientra Lorenzi e Vaskivuo parte in una controfuga velocissima, Madolora neutralizza con qualche difficoltà.
Gancio con bastone per Petrov, due minuti per lui e la Valpe deve rimandare i progetti di rimonta.
Solo Lepine si fa insidioso, il suo tiro è fuori di poco, poi Sasha rientra.
In questa fase le penalità spezzettano il gioco, ora è la volta di Bernard accomodarsi in panca.
In superiorità la Valpe è insidiosissima con Petrov, Tragust è miracoloso e ripetitivo poi su azione Petrov-Nicoletti-Johnson. La Valpe, vicinissima al pari, viene colta impreparata da una controfuga di Vas, Madolora para sicuro, poi la sirena manda tutti a farsi un the caldo. I tiri sono 9 pari, la differenza lha fatta lefficacia di Niinimäki e Tragust.
Un tiraccio alto di mezzo metro di Johnson è la prima nota del secondo atto, cè un minimo di supremazia sterile biancorosso, una cosa impalpabile, in ogni caso spazzata via da Della Rovere insieme al povero Lepine che si ritrova spiaggiato dopo una carica eccessiva del nostro. PP per il Fassa, Niinimäki si piazza in regia e dirige i suoi con sapienza, va anche al tiro, questa volta Madolora non si fa sorprendere. Uno sgambetto di Silva ci mette nei guai, 3 contro 5 per 45. Mado para pur concedendo un rimbalzo, la difesa risolve, subito dopo però Vas mette al bando le finezze e con una legnata buca Madolora per la seconda volta. 0-2, sono appena passati due minuti e oltretutto cè da giocare ancora un minuto in inferiorità semplice. Il Fassa vede il match point e non si fa pregare, è un assedio, la Valpe è sballottata nel suo terzo come i numeri della tombola nel sacchetto.
Madolora è colpito in piena maschera, si continua, ci va ben altro, tiro di Vaskivuo, il Mado para ma sul rimbalzo cè Niinimäki a porta vuota, evidentemente predilige le cose difficili perché se lo mangia un un boccone, graziati ringraziamo.
Finisce il supplizio è la valore torna timidamente in avanti, Pozzi al tiro, Tragust para in due tempi. Canzanello serve Caletti, Tragust è fuori causa ma Ganz lo salva.
Disco super per Da Tos da Gilmozzi, per fortuna non aggancia, seconda grazia. Veggiato alza il disco e subito dopo anche il gomito su Schina. Due minuti per lui.
Non si va al tiro ma lattacco biancorosso riscuote un altro fallo di Felicetti, ora cè un enormità di 1 35 in doppia superiorità da sfruttare per riaprire la partita, le squadre si dispongono per lingaggio ma Petrov fa una cosa per lui inusuale: una boiata. Va a dire qualcosa di poco carino ad uno degli arbitri che la prende malino e lo caccia. Tanti saluti al 5 contro 3! In un momento in cui alla Valpe servirebbero container di fatti ci mettiamo a fare chiacchiere dannose…
In 4 contro 3 Johnson e Nicoletti bersagliano i gambali di Tragust poi è Lorenzi a spaventarci con un tiro a lato.
Niente da fare, rientra Veggiato, in assetto da supplementari Tragust stoppa Johnson, Beca cicca clamorosamente e De Biasio manda alto.
Ancora Tragust superlativo su Mondon Marin, poi un fallo di Schina ci ricaccia indietro.
Gestiamo linferioritá in scioltezza, a momenti siamo più pericolosi noi, poi forse si molla un po la concentrazione, Vaskivuo non aggancia un ottimo assist e poi torna Niinimäki a fare il suo show miracoleggiando in mezzo alla difesa torrese, manda a spasso anche Shane e firma un gran bel 0-3 al 17mo. E pensare che sostituisce Lee che si è fatto male proprio a Torre colpito dal tiro di un nostro.. destino infido.
Qualche rischio ulteriore con Marchetti e Felicetti ci accompagna negli spogliatoi per il secondo intervallo.
0-3 a fine secondo tempo, più che essere scesa la notte sembra che non sia mai uscito il sole. Tiri 13-10 per loro, non è un abisso, quello si vede nelle percentuali di realizzazione, sembrava un problema in via di risoluzione e invece… poi pure Tragust in versione grande muraglia non aiuta.
È ancora il goalie del Fassa a stoppare, nonostante il traffico, un gran tiro di De Biasio, risponde Gilmozzi dallaltra parte con esito analogo. Nel frattempo la coppia Beca-Della Rovere ha collezionato la bellezza di 0 (leggasi zero) tiri in porta, Petrov è a 3. È un dato facilmente migliorabile e loro non sono attaccanti descrivibili con numeri come questi. In passato persino un tipo come Sirianni arrivò a meritarsi uno striscione che più o meno recitava Wake up or go home!… speriamo in unevoluzione analoga.
La mollezza del terzo tempo manda in pappa persino la decisa difesa azzurra, nessuna conseguenza.
Fasi di gioco incolori interrotte bruscamente da un palo di Vaskivuo, tiro tremendo, base del palo centrata in pieno, sugli sviluppi gran tiro di Niinimäki e 0-4 al sesto minuto, forse no, gli arbitri vogliono vederlo alla tv, nessun dubbio ulteriore se non per lautore di una decisiva deviazione, indagato mezzo roster del Fassa, lo speaker dice Matteo Dantone, Pointstreak ribatte con Ganz. Poco cambia.
Gancio con bastone per Mondon Marin che fa pensare ad un imminente nuovo rovescio nel quale contare i gol presi con due mani.
Lo steccone del Mado deflette un tiro di Vas, la stecca di Nicoletti uno di Marchetti, è andata, rientra Mondon Marin.
Penalità per Marzolini, non riusciamo a sfruttarla, Lorenzi ci tende la mano e ci regala 30 di 5 contro 3, se non è amicizia questa…
Signoretti sfoga tutta la rabbia con un tiraccio dei suoi, Tragust è colpito sulla maschera, scuote il testone e rassicura tutti sulle sue condizioni, in men che non si dica rassicura anche sulla sua efficacia. Poi in superiorità semplice Pozzi, sempre presente, sempre lottatore, sempre lì a tirare carro e dischi, centra lincrocio dei pali a Tragust finalmente fuori causa.
Rientra Lorenzi.
Fallo di frustrazione di De Biasio non ravvisato dagli arbitri, il radiocronista locale è comprensivo sia con lindomabile che con il pacchetto arbitrale.
Non si gioca quasi più, altra superiorità numerica per la Valpe, Madolora sventa sul terribile Vaskivuo evitando così unulteriore vergogna.
Finisce finalmente il match, 0-4, ultimo capitolo, almeno si spera, di un trittico di partite assolutamente inattese nel risultato e nellevoluzione. La gara con Renon fu unesecuzione. La sfida coi lupi ha lasciato intravvedere buone cose purtroppo vanificate da errori difensivi marchiani. Questa col Fassa, anche grazie ad un Tragust stellare, è stata a senso unico per quanto riguarda i momenti topici, non la buttiamo dentro mai, i tiri, praticamente pari (26-25), evidenziano le nostre difficoltà. Da analizzare a dovere il fatto che Beca e Della Rovere siano rimasti a 0 tiri in porta, in una partita intera, contro una difesa non proprio impenetrabile!
Bisogna voltar pagina.
Chiudiamo il capitolo 2015 che ci ha regalato rocambolesche avventure, incidenti sfortunati, avvicendamenti forzati sul pancone, ma anche Barrasso, un grandissimo personaggio ad impreziosire lalbero genealogico biancorosso e, last but not least, un nuovo trofeo da tenere in bacheca. Accogliamo il 2016 col sorriso dei vincenti.
Alla squadra, alla società, a tutti i tifosi e sostenitori della Valpe dalla piccola Nina in su i migliori auguri per un 2016 carico di soddisfazioni.
Arrivederci alla Valmora Arena Cotta Morandini!!

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