Che effettivo peso specifico avrà il punto conquistato a Caserta lo attesterà il futuro prossimo, a cominciare dal traguardo di fine girone di andata, quando si tireranno le somme per determinare le otto squadre partecipanti ai quarti di finale della coppa Italia di A2. Di certo, nell’immediato, consente alla Lardini “di dare continuità ai risultati e restare agganciati al gruppone”, rileva coach Andrea Pistola. Perché la classifica resta cortissima, con ben otto squadre raccolte in tre punti, dal terzo al decimo posto. La battuta d’arresto in casa della Kioto ha interrotto a tre la serie di vittorie consecutive di Filottrano, “ma almeno dal punto di vista mentale la squadra ha dimostrato ancora una volta di saper reagire di fronte alle difficoltà. E’ vero che Caserta ha iniziato bene, ma è altrettanto vero che noi abbiamo fatto male in avvio. Potevamo avere un approccio migliore, invece siamo entrati in campo troppo contratti e fallosi, frutto anche di una settimana complicata. Mi aspettavo una partita più di livello tecnico, piuttosto che di nervi e carattere. La reazione va bene ed è importante, ma questa squadra avrebbe la possibilità di giocare con maggiore continuità all’interno della stessa gara, situazione che ci è mancata anche ad Anagni. Nel quinto set abbiamo avuto un inizio difficile, in una partita così altalenante ci può stare: siamo incappati in un paio di rotazioni in cui abbiamo fatto fatica in ricezione e recuperare poi il distacco si è rivelato troppo arduo”. La sottolineatura alla prova tenace della Lardini l’hanno fatta i tanti tifosi che hanno seguito la squadra a Caserta, donandole affetto, calore e un lungo applauso. “Avere un seguito di pubblico così rilevante in una trasferta comunque lontana è molto bello. Avremmo voluto regalare ai nostri tifosi un risultato migliore, credo che alla fine abbiano apprezzato il carattere di questa squadra”. Tra le pieghe di un match dalle mille sfaccettature diverse indicazioni positive e il dato statistico sul numero di punti diretti al servizio (59 totali) anche a fronte del numero di errori (63). “E’ un fondamentale in cui stiamo facendo bene, anche dal punto di vista tattico”, sottolinea il tecnico della Lardini. Che guarda avanti, ma non troppo. “Dobbiamo vivere alla giornata, nelle prossime tre gare (Settimo Torinese e Trento in casa, in mezzo il derby di Pesaro, ndr.) abbiamo l’obbligo di tirare fuori il meglio che possiamo, sperando dopo la pausa di riuscire ad esprimerci con maggiore continuità”.