SCONFITTA IN CASA AL TIE-BREAK CONTRO SIENA. NON BASTANO I 25 PUNTI DI KODY. CANTAGALLI: “E’ IL MOMENTO DI LAVORARE DURO E DI USCIRE DA QUESTO MOMENTO DI DIFFICOLTA’”.

Il Volley Tricolore non riesce ancora a centrare la prima vittoria nel suo “PalaBigi” e perde al tie-break contro l’Emma Villas Siena nella 6a giornata di campionato di serie A2 UnipolSai.
Una partita che lascia l’amaro in bocca alla Conad che ancora una volta aveva dato l’idea di poter portare in saccoccia in modo agevole i tre punti.
In avvio, primi scambi equilibrati, poi grazie a Kody che quando gioca in via Guasco diventa un puma indiavolato (ne metterà a referto 25 al termine) e a Ludovico Dolfo, ormai pienamente ristabilito, prende il largo e si mette in tasca il primo set 25-22.
Poi, come troppo spesso sta accadendo, la squadra non riesce a prendere continuità e nel secondo set sotto cade le schiacciate senesi di Raffaelli e dell’opposto Mladen: 21-25 e situazione di parità.
Così ecco la bella reazione della Conad nel terzo set che coi colpi di un buon Douglas-Powell riesce stare sempre sul punteggio e a portarsi sul 2-1, a una sola frazione dalla vittoria liberatoria.
Ma nel quarto, i troppi errori la condannano a restare sempre nella seconda metà di set a sei lunghezze dai toscani del neo allenatore Caponeri, arrivato da pochi giorni al posto di Giannini, che vanno così ad impattare e a regalarsi la possibilità di giocarsi il match nell’ultimo atto ai 15.

Ma nel tie-break sono ancora gli errori sponda reggiana a fare la differenza. Cetrullo non riesce ad incidere come vorrebbe e Siena prende il largo: 10-15 e addio vittoria: due punti ai toscani e uno di consolazione a Reggio. E col PalaBigi che resta una sorta di maledizione in questa stagione. Da sfatare al più presto, gettando sudore e lavorando sodo in settimana. Ma prima c’è da andare ad espugnare con un’impresa che darebbe soprattutto morale,  Potenza Picena sabato alle 20,30.

Il tabellino

CONAD VOLLEY TRICOLORE REGGIO EMILIA    2
EMMA VILLAS SIENA                                                     3
(25-22; 21-25; 26-24; 22-25; 10-15)  2h e 9 minuti di gioco

REGGIO: Dolfo 12, Benaglia 11, Kody 25, Douglas-Powell 17, Tondo 4, Bonante 1; Cetrullo 2, Cargioli, Silva, Morgese. Liberi: Scaltriti e Bevilacqua. Non entrato: Marchiani. Allenatore: Cantagalli
SIENA: Raffaelli 14, Bortolozzo 12, Tamburo 7, Snippe 2, Braga 13, Pistolesi 3; Fantauzzo, Mladen 13, Maric 9. Libero: Marchisio. Non entrati: Troiani, Di Marco. Allenatore: Caponeri
Arbitri: Luciani e Rossetti
Le reazioni

Il tecnico Luca Cantagalli è deluso e amareggiato, dopo aver lungamente accarezzato la consapevolezza di portare a casa la partita. “Abbiamo iniziato e giocato bene per gran parte della gara. E che ne dicano tanti, Siena è un avversario molto valido ed è una squadra che è ancora in costruzione, ma quando troverà la quadratura, mieterà molte vittime sul suo cammino. Quanto a noi, peccato. Potevamo tenere botta un po’ di più. La fiducia durante la partita, ogni volta che ci riprendevano, è venuta un po’ a meno e quello che dobbiamo evitare in questi momenti difficili è proprio quello di farci prendere dallo sconforto. Abbiamo tante cose da migliorare, anche se io ho visto qualcosa di positivo oggi. Abbiamo difeso bene e offerto un buon contrattacco. Sappiamo di non essere bellissimi in questo momento, ma so anche che questa non può essere la Conad e possiamo solo che migliorare, perché se giochiamo come sappiamo siamo una buona squadra. Vuol dire che dobbiamo lavorare ancora più duramente. Dobbiamo essere più esigenti, a partire dal sottoscritto ed è ora di dare qualcosa in più. Richiamo tutti a dare più del 100%, io per primo. Mancanza di continuità? Non mi piace parlare di questo argomento, ma è la verità: non siamo ancora riusciti dall’inizio del campionato ad allenarci al completo nemmeno per una settimana. Però basta alibi, è arrivato il momento di uscire dalle difficoltà”.

Il capitano Alessandro Tondo è dispiaciuto, ma invita i suoi a non buttarsi giù col morale: “E’ limitante dire che il problema è solo l’atteggiamento secondo me, sono una serie di cose che ci stanno girando male. Forse dobbiamo scendere in campo più sciolti e fare quello che sappiamo fare, perché quando lo facciamo, lo facciamo pure bene. Ci perdiamo in un bicchiere d’acqua a volte. Le assenze? No, adesso basta davvero con gli alibi. Siamo questi e dobbiamo uscirne presto da questo momento. Negli spogliatoi non c’è rassegnazione, perché ci crediamo quando scendiamo in campo. C’è tanta delusione, ma dobbiamo capire perché ci spegniamo troppo facilmente durante le partite. Difficile trovare le ricette per ripartire, a me personalmente da capitano mi dispiace tantissimo e mi viene da piangere a pensarci. Stiamo deludendo un po’ tutti, io in primis. Ma questo non è il momento di buttarsi giù, ma solo quello di lavorare e rialzare la testa”.