Da molto tempo, purtroppo, la Libia è alla ribalta delle cronache di tutto il mondo per fatti tragici, di cui è protagonista.

Da molto tempo, purtroppo, la Libia è alla ribalta delle cronache di tutto il mondo per i tragici fatti, di cui è protagonista. Gli enormi flussi migratori che arrivano sulle nostre coste confluiscono, dall’Africa e dal Medio Oriente, proprio verso questo paese per poi fare rotta verso l’Europa e molti dei barconi affondati, che hanno causato migliaia di morti nel Mediterraneo, sono partiti proprio dalle coste libiche. Senza dimenticare, che alcune zone sono sotto il controllo di gruppi legati all’autoproclamato Stato Islamico.
Ma non è di questo, per quanto importante, di cui oggi vi vogliamo parlare, fiumi di parole riempiono già quotidianamente i nostri giornali affrontando queste tematiche in maniera più qualificata e dettagliata di noi.
Ciò che vogliamo rendervi informati oggi, è il piccolo gesto di cui l’ASI si sta rendendo protagonista. Una goccia nell’oceano, ma si sa l’oceano è fatto di gocce!

Il 29 novembre prossimo, a Bologna, si terrà un corso per Operatore Sportivo per Disabili al quale prenderà parte un esponente del “Group of Basketball Friends of Libya”, un’associazione che opera a stretto contatto con la Federazione Basket Libica di Tripoli. Grazie alla partecipazione a questo corso, Hasan Gritli, che tra le altre cose è anche membro dell’Associazione Ex-Allievi dell’Istituto delle Scuole dei Fratelli Cristiani San Giovanni Battista della Salle di Tripoli e corrispondente dell’Ente Città Storiche della Libia, sarà in grado, una volta terminato il percorso formativo, di portare nozioni fondamentali in Libia per formare nuovi operatori sportivi per disabili.

Il problema della disabilità in Libia, causato anche dai laceranti anni di guerra, è molto presente, e l’ASI(Associazioni Sportive e Sociali Italiane) – un Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dl CONI – ha pensato di utilizzare lo sport per reintegrare ad una vita normale  i tanti giovani mutilati dal conflitto,  condannati altrimenti ad una vita di emarginazione.

“Ogni popolo dovrebbe poter vivere con dignità la vita nella propria terra – sostiene Roberto Cipolletti presidente ASI Roma che, insieme ad Ignazio Vaccarini, ha fortemente sostenuto questa iniziativa – purtroppo in alcuni contesti questo non è facile. Con questa iniziativa vogliamo dare un piccolo segnale che una strada alternativa si può percorrere anche in zone difficili come in questo momento è la Libia. Formare delle persone in Italia, che possano portare e trasmettere quanto appreso sul posto, vuol dire diffondere un piccolo seme di speranza che può crescere e svilupparsi.”

ll corso, a cura del Settore Nazionale ASI Sport Disabili, si svolgerà con un programma sviluppato in quattro giornate , dove si affronteranno le tematiche psicologiche inerenti la disabilità, le difficoltà della famiglia, e all’aspetto positivo che l’agonismo e il paralimpismo sta dando al mondo della disabilità.

In particolare si lavorerà poi in delle “simulate” che faranno sperimentare ai corsisti alcune diverse abilità, sia per quanto riguarda l’aspetto fisico che quello intellettivo e relazionale, in modo da comprendere quali sono le reali difficoltà di chi vive questa realtà.
La Dott.ssa Sabrina Molino, responsabile nazionale del Settore Sport Disabili, nonché psicologa dello sport e formatrice, cercherà con la sua equipe di docenti di fornire ad Hasan alcune competenze basilari che seppur in contesto culturale e sociale diverso potranno aiutarlo ad utilizzare lo sport come metodo di mediazione, comunicazione e aiuto in situazioni di difficoltà.

“Speriamo che possano con il tempo formarsi anche altri istruttori come Hasan, in modo da poter diffondere lo sport come mediatore di aiuto di eccellenza e di facile applicazione, lì dove ogni aiuto diventa fondamentale oltre che necessario – dichiara Sabrina Molino – il Settore Sport Disabili dell’ASI è orgoglioso, con tutta la disponibilità della sede centrale ASI Nazionale e con il suo partner consolidato, il comitato ASI di Roma, di poter essere partecipe di questo meritevole progetto.”

Ufficio STampa