Julien Bismuth e Christian Falsnaes sono stati scelti dalla prestigiosa giuria internazionale composta da Marie de Brugerolle (curatrice indipendente e scrittrice, Lyon), Silvia Fanti (Xing, Bologna), Milovan Farronato (Fiorucci Art Trust, London) e Giorgio Fasol (collezionista, Verona), che ha premiato l’artista con la seguente motivazione:

La performance non può essere racchiusa in una sola formula. Per questo abbiamo deciso di assegnare il premio K-Way a due opere che sono quasi l’una l’opposto dell’altra: “Untitled (Lull)” di Julien Bismuth e “Rise” di Christian Falsnaes. La prima parte dalla constatazione che, in tempi di comunicazioni digitali, perché la performance esista è necessario che il performer e il pubblico condividano lo stesso tempo, ma non necessariamente lo stesso spazio; ha a che fare con la distinzione fra linguaggio e comunicazione, con la traduzione e i problemi concettuali che porta con sé; e dimostra la capacità dell’artista di includere il caso e l’incidente nell’opera, trasformandoli in un elemento poetico. Pensiamo che queste due opere, nella loro completa diversità, esprimano due temperature complementari della performance di oggi.
L’altra, muscolare e quasi isterica, si basa su un’ambigua idea di intrattenimento, in cui i ruoli si rovesciano (una parte degli spettatori resta a guardare, l’altra invade lo stage e si fa coinvolgere nell’azione) e in cui è difficile dire cosa sia liberatorio e cosa sia frutto di un’imposizione.

Il premio, dell’ammontare di 10.000 euro, rappresenta un segnale dell’importanza per questa forma di sperimentazione, ed è reso possibile grazie all’attenzione del partner K-Way, che ha sposato il progetto sin dal suo avvio.

Per4m è la sezione della fiera dedicata esclusivamente alla performance: lanciata lo scorso anno da Artissima, è la prima e unica rassegna di questo genere nel panorama fieristico mondiale. È una vetrina al tempo stesso artistica e commerciale, in cui la performance viene considerata come un’opera alla stregua delle altre presenti in fiera e non più come evento collaterale, pur essendo valorizzata appieno nella cornice del palcoscenico che le è propria.
La sezione nasce dalla presa di coscienza del ruolo che la performance ha assunto da qualche anno, aprendosi al mercato dell’arte ed entrando nelle collezioni pubbliche e private.

Julien Bismuth
Nato nel 1973, a Parigi, vive e lavora a New York.

L’artista franco-americano è  approdato all’arte  contemporanea  seguendo  un percorso  poco ortodosso. Laureato in letteratura comparata, incentra il suo lavoro sull’esplorazione del rapporto tra la scrittura, il linguaggio e le pratiche associate alle arti visive.

Untitled (Lull), 2015
L’opera presentata ad Artissima vede l’artista, in collegamento internet da un altro Paese, scrivere in diretta un testo su uno schermo bianco che riecheggia il formato della classica pagina cartacea. Quello che scrive viene tradotto da un interprete, a una velocità inevitabilmente ridotta rispetto a quella della sua digitazione. Il processo di traduzione diventa particolarmente artefatto, isolando ogni vocabolo mentre viene composto e pronunciato.

Christian Falsnaes
Nato nel 1980, a Copenhagen, vive e lavora a Berlino.

Christian Falsnaes ha studiato all’accademia di Belle Arti di Vienna con Peter Kogler, Daniel Richter e Constanze Ruhm, esordendo nelle performance urbane come giovane graffitista. L’artista coinvolge attivamente il pubblico spezzando l’opposizione performer-spettatore con azioni di gruppo come canti, urla, abbracci e finte dimostrazioni. Falsnaes descrive le sue strategie performative come un abbattimento della quarta parete teatrale e un’analisi delle strutture della vita quotidiana che spazia dall’architettura al mercato dell’arte.

Rise, 2014
In Rise, andata in scena per la prima volta ad Art Basel e alla Berlin Art Week nel 2013, Falsnaes istruisce gli spettatori su quello che devono e non devono fare e su come interagire e comunicare l’uno con l’altro. L’impressione è quella di assistere a un concerto pop o rock; di essere dei corpi in mezzo a una folla dove alcuni si perdono nella musica e nelle parole, mentre altri si immergono nell’osservazione di ciò che sta accadendo.

Artisti e Gallerie Per4m 2015
JULIE BÉNA > JOSEPH TANG, Paris
JULIEN BISMUTH > EMANUEL LAYR, Vienna
CHRISTIAN FALSNAES > PSM, Berlin
FLAVIO FAVELLI > FRANCESCA MININI, Milano + STUDIO SALES DI NORBERTO RUGGERI, Roma
KASIA FUDAKOWSKI > CHERT, Berlin
CHIARA FUMAI > APALAZZOGALLERY, Brescia MASSIMO GRIMALDI > ZERO…, Milano WILLIAM HUNT > ROTWAND, Zurich
ANNIKA KAHARS > PRODUZENTENGALERIE HAMBURG, Hamburg FRANCESCO PEDRAGLIO > NORMA MANGIONE GALLERY, Torino OSCAR SANTILLAN > COPPERFIELD, London
IZA TARASEWICZ > BWA WARSZAWA, Warsaw

Comitato curatoriale Per4m 2015 Simone Menegoi, curatore indipendente, Milano Sophie Goltz, Stadtkuratorin, Hamburg
Chris Sharp, curatore indipendente, Mexico City

Giuria del Prix K-WayÒ Per4m 2015
Marie de Brugerolle, curatrice indipendente e scrittrice, Lyon
Silvia Fanti, Xing, Bologna
Milovan Farronato, Fiorucci Art Trust, London
Giorgio Fasol, collezionista, Verona

Ufficio Stampa