Malagò e Poletti hanno presentato a Roma le “Buone Pratiche” vincenti del progetto Sport e Integrazione

IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E IL CONI

HANNO PRESENTATO LE MIGLIORI CINQUE “BUONE PRATICHE” IN MATERIA DI INTEGRAZIONE ATTRAVERSO LO SPORT

Al Parco Sportivo Foro Italico di Roma si è tenuto il meeting conclusivo
del progetto “Sport e Integrazione” con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e il Presidente del CONI Giovanni Malagò
Sono state premiate, al Parco Sportivo Foro Italico di Roma,le cinque “Buone Pratiche” vincitrici del progetto “Sport eIntegrazione”, inserito nell’Accordo di Programma per la promozionedelle politiche di integrazione nello sport, sottoscritto nel 2014 erinnovato nel 2015 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali eil CONI.

Nel meeting dichiusura del progetto, sono stati presentati i risultati raggiunti nei treprincipali ambiti di intervento: le “Buone Pratiche”, ossia un percorsomirato a raccogliere, valorizzare e diffondere le esperienze positive inmateria di sport e integrazione realizzate su tutto il territorionazionale; la promozione del diritto di Cittadinanza Sportiva; il percorsoeducativo nelle scuole.

Al meeting sonointervenuti Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle PoliticheSociali, Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Alberto Miglietta,Amministratore Delegato della CONI Servizi, Federico Soda, DirettoreUfficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione Internazionaleper le Migrazioni (OIM), e Diana Bianchedi, componente del ComitatoScientifico del progetto.

A raccontare lapropria esperienza sul tema di sport e integrazione sono stati numerosicampioni di livello internazionale che difendono i colori dell’Italia, come CarloMolfetta (CS Carabinieri), oro olimpico di taekwondo a Londra 2012, FrankChamizo (CS Esercito), campione mondiale in carica di lotta libera, AnzhelikaSavrayuk (CS Aeronautica Militare), ex ginnasta, 3 ori mondiali e un bronzoolimpico, Fostine Eseosa Desalu (GS Fiamme Gialle), oro nei 200 metri airecenti Giochi Mondiali Militari, l’ostacolista Josè Bencosme, il velocista eostacolista Ivan Mach Di Palmstein e lo specialista di fondo emezzofondo Ahmed El Mazouri.

Giuliano Poletti, Ministrodel Lavoro e delle Politiche Sociali: “La strada ci viene indicata dall’essenzialità dei bambini:correre dietro la palla è divertente e crea un senso di comunità. A questasemplice evidenza noi ci arriviamo con complicati ragionamenti. I sistemivaloriali sono frutto delle relazioni, di come le persone sono parte dellacomunità. Questo progetto rappresenta l’altra faccia della medaglia: unpercorso insieme per superare interessi, paure e divergenze. Diamo continuità attraverso la costruzione di una scala fatta di singoli gradini”.

Giovanni Malagò, Presidentedel CONI: “Anch’io sono figlio dell’integrazione, ho un padre italianoe una madre cubana e quando Chamizo ha vinto il Mondiale l’ho chiamato altelefono e parlandogli in spagnolo gli ho detto ‘sai che sono cubano come te?’.Sono orgoglioso che lo sport sia in prima fila per aprire la porta dellacittadinanza sportiva nella società. Il CONI ha indicato la strada da percorreree adesso bisogna spingere sull’acceleratore, facendo moral suasion, perchéabbiamo bisogno del completamento di questo iter legislativo per vincere unabattaglia di civiltà“.

I numeri delprogetto sono stati illustrati da Teresa Zompetti, Responsabile CorporateSocial Responsibility del CONI. Sono state coinvolte circa 56 mila classi,raccolti 23 mila testi e 32 mila disegni. Ogni classe ha scelto un elaborato daiscrivere al concorso finale, di questi ne sono stati selezionati e premiati104. Dieci sono stati invece gli incontri con il campione, organizzati in 10città diverse.

Per quanto riguardale “Buone Pratiche”, sono arrivati circa 44 progetti, di questi ne sono statiammessi 36 (tutti inseriti in una pubblicazione dedicata) e selezionati 15dalla commissione valutatrice. A rispondere sono stati gli organismiriconosciuti dal CONI, le associazioni del mondo dello sport, il terzo settoree gli Enti territoriali, con progetti legati alla capacità dello sport dialimentare il processo di integrazione.

Sono cinque i progetti vincitori:“Bergamondo 2015”, torneo di calcio organizzato dal Centro SportivoItaliano al quale prendono parte atleti migranti in rappresentanza del proprioPaese d’origine; “Dove nascono i giganti”, progetto dell’Asd Gran SassoRugby che ha portato il gioco e i valori della palla ovale in numerose scuoledelle province di Chieti e de L’Aquila con un alto numero di bambine e bambiniprovenienti da un contesto migratorio; “Mondiali Antirazzisti”,manifestazione della Uisp, organizzata ogni anno, dal 1997, in provincia diModena, che unisce sport, tifo, gioco, condivisione e attività culturali con lapartecipazione di diverse comunità di migranti; “Il Calciastorie”,progetto della Lega Serie A in collaborazione con la Uisp, che ha portato nellescuole di 15 città i valori dell’integrazione e della tolleranza attraverso ilracconto delle storie di personaggi sportivi che hanno vissuto episodi didiscriminazione; “Progetto 42”, programma della Federazione ItalianaBaseball Softball dedicato alle scuole e mirato a coniugare la trasmissione deivalori sportivi e di quelli legati all’integrazione. Menzione speciale al “Progettorete!” della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Con l’interventodel Prof. Pierluigi Matera, è stato anche approfondito il tema della cittadinanzasportiva, principio incluso nel Manifesto Sport Integrazione, attraverso lapresentazione di uno studio sulla normativa italiana ed europea inmateria.

Nell’ambito delpercorso educativo per le scuole, il meeting è stato preceduto dall’ottavo “Incontrocol campione” che ha visto gli atleti presenti, insieme a Cristina Chiuso,Delegata Provinciale del CONI Roma, condividere la propria testimonianza diSport e Integrazione agli alunni dell’ Istituto Comprensivo Paolo Stefanelli. Dairacconti delle loro storie sono emerse esperienze positive di integrazione, masoprattutto sono stati sottolineati i valori formativi che l’attività sportivaha insegnato loro. Lo sport è stato raccontato quindi come equilibrio, sensodella vita, mezzo per imparare ad affrontare e superare le difficoltà, vivereallo stesso tempo gioie e dolori. In molti hanno vissuto la squadra come unasorta di famiglia, uno stare assieme per lavorare verso un obiettivo comune. Losport ha significato anche ampliare gli orizzonti, girare il mondo, conoscere culture e lingue diverse.
Al seguente link è possibile scaricare le foto ad alta risoluzione dell’evento: http://we.tl/80XTDSNdw8

CONI
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Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Redazione Portale Integrazione Migranti

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