L’apoteosi del chi la fa laspetti ha investito la Valpe in una notte di Halloween assolutamente da ricordare. Terrificante! Tutti travestiti per spaventare, tutti famelicamente protesi a caccia di un dolcetto, tutti a casa scioccati senza la parvenza di uno stracciatissimo retrogusto dolce da ricordare.
Il fantasma del quarto posto, lo spettro dell’allenatore dimissionario, la maledizione del powerplay inefficace hanno fatto impallidire tutti gli zombie, le gattine, i vampiri, le streghe e persino i due messicani baffuti accorsi da chissà quale dimensione parallela…
Unico lato positivo  il rientro di Della Rovere. Pronti via, e suona subito sinistra la prima campana, tinnn… Vas colpisce il palo alla sinistra di Madolora. Brivido.
Caletti in uscita rassicura il pubblico biancorosso andando via elegantemente in slalom, Schina va al tiro ma Tragust si oppone con sicurezza.
Ancora una volta Caletti dando del tu al disco semina gli avversari, non cè un seguito ma lesercizio è gradito. Della Rovere fa vedere che il suo rientro non è stato prematuro, disco a Johnson, bel tiro ma per superare Tragust non è sufficiente. Canale, mixa bene forza e abilità e va al tiro, ancora niente.
Frittatone difensivo fassano ma un fuorigioco frena limpeto biancorosso.
Da Tos, saltato abilmente da Canzanello lo aggancia fallosamente e nasce il primo PP per la Valpe. Sembra quasi una buona notizia…
I Bulldogs volitivi si gettano allattacco, Fassa si difende in modo dinamico, non ci sono tiri degni di nota ma poi Lorenzi nel tentativo di rispedirci indietro caccia un disco fuori pista. Doppia superiorità per i biancorossi per 1 22, gran voglia, fitta rete di passaggi, Johnson è lunico a provarci ma non è un tiro con troppe pretese, Thomas Dantone, mosso a compassione, lavora troppo col bastone e viene messo in punizione, penalità congelata e fuori il Mado per luomo in più. Ma niente, o quasi… qualche tentativo di Johnson in situazioni gestibili agevolmente da Tragust sono il miserrimo ricavato di 348 di superiorità numerica di cui due in doppia. Cè tanta delusione da metterne via per i momenti di euforia eccessiva. Non si vede lora.
Canzanello prova a dare lo scossone giusto, tutto bello ma non si arriva al dunque.
Mado sbriga lordinaria amministrazione con una pinzata e un tocco di steccone, anche qui nulla di ché. Sale di un punto la difficoltà per Madolora poco più tardi a causa di una approssimativa uscita difensiva.
Petrov dietro la porta di Madolora viene punito per sgambetto e i nostri rendono pan per focaccia ai trentini. Grande lotta, intensità e qualche disco rubato da Caletti ci portano a insidiare Tragust o quantomeno alla larga dalla porta di Madolora.
Agli sgoccioli in tuffo el puma mortifica un tentativo di Vaskivuo, ancora a terra viene maltrattato dagli avversari, baruffe di rito, nemmeno qui si assiste alleccellenza.
Finisce il primo tempo, ancora una volta 0-0, forse ai punti meglio noi ma è campanilismo.
Nel secondo tempo la Valpe ci mette limpeto che nel primo aveva dimenticato negli spogliatoi, evidentemente Curcio nellintervallo ha esercitato unultima volta il suo potere di persuasione.
Tragust dimostra di avere un motore a benzina e sin dai primissimi istanti di gioco si oppone ai tiri di Petrov, Della Rovere dopo iniziativa del caparbio Ilic e Johnson.
Un bel recupero di Mondon Marin in fase dattacco viene prontamente sfruttato da Canale per servire Nicolao che infila rapido Tragust. 1-0 e spot perfetto per descrivere i benefici del lavoro di Pat Curcio.
Come al solito festeggiamenti lunghissimi dei biancorossi, difesa allegra e Fassa per un pelo ne approfitta ma Madolora evita il peggio con un intervento dei suoi. Fondamentale.
Tragust, a caccia di penalità per i nostri, sfoggia anche buone doti di attore interpretando la parte dellaggredito, ma è la notte di Halloween non degli Oscar…
Schina prende tempo e disco a Gilmozzi e disinnesca una pericolosa situazione, in questo avvio di stagione Andrea ha scaricato un bel po di aggiornamenti di se stesso.
Gran numero e fuga conseguente di Della Rovere, tiro sbilenco. Peccato.
Il Canz si salva abilmente dalle conseguenze di un suo clamoroso errore in fase dimpostazione.
Un tiro a botta sicura di Johnson, servito da un vitalissimo Canale, trova la stecca di un avversario e la frantuma. Della Rovere in vena trova Schina in buona posizione per tirare, lo serve e Schina 3.0 prende in pieno la traversa. Da più parti si invoca la visione della ripresa tv. Gli arbitri preferiscono la diretta.
Il buon momento Valpe viene neutralizzato da Ganz che si aiuta col bastone e finisce in panca. In cinque contro quattro la Valpe infatti perde labbrivio e non riesce ad essere incisiva, anche per merito di un Felicetti rognosissimo. Tragust si annoia a morte.
Un Fassa dal cuore doro ci dà subito da unaltra opportunità con Vaskivuo manesco su Canzanello. Questa volta va un po meglio, prima Canale e poi Signoretti impegnano Tragust. Finisce la superiorità non lattacco della Valpe, Canale sempre intenso viene caricato in balaustra da Castlunger, il nostro reputa le maniere un po dozzinali e reagisce a sostegno del suo sdegno, via le protezioni e botte sincere, il biancorosso vince la contesa per caduta dellavversario. Al minuto  33 05cinque minuti per entrambi e colpo di timone alla partita.
La Valpe perde il bandolo della matassa e quasi immediatamente anche il vantaggio. Tiro di Vas, deviazione pestifera di Vaskivuo e Madolora non può nulla. 1-1.
Ancora una penalità per il Fassa che conferma di saperle gestire con sicurezza e infatti la Valpe non ci cava un ragno dal buco, il rientro di Da Tos non è visto in tempo da Johnson che, in ripiegamento difensivo, viene anticipato dal rientrante e non può fare altro che stenderlo. Fuori il capitano e dopo 6 di gioco il Fassa si porta in vantaggio con Monferone in splendida solitudine a un metro da Madolora. 1-2 seguito quasi a ruota da una pericolosissima occasione per gli ospiti che solo la capacità di reazione del Mado ha saputo rendere innocua.
A qualche spicciolo dal  secondo intervallo Lee lascia i suoi in inferiorità ma per i 36 che mancano alla fine del tempo la Valpe non trova forza e lucidità per impensierire lavversario.
In una Valpe non certo indimenticabile si distingue per distacco la linea Mondon Marin, Canale, Nicolao.
Allinizio del terzo il PP biancorosso non si inventa nulla di nuovo e rimane a bocca asciutta. Probabilmente per un po di nervosismo, Madolora viene a contatto con un avversario, gli arbitri giudicano lui il colpevole. Sconta Schina.
Una nuova deviazione sotto misura questa volta trova pronto il Mado.
Della Rovere semina il panico, alle sue finte abboccano un po tutti ma le barricate non vengono superate da Stephan.
Al minimo accenno di ripresa della Valpe, Fassa commette fallo e per lei i rischi si azzerano. La Valpe si imballa, rallenta, pasticcia e rischia pure qualcosa di troppo. Vaskivuo e Vas applicano il suddetto schema, commettono fallo, si riposano due minuti e con indisponente facilità il resto della squadra gestisce i Bulldogs.
La Valpe perde mordente e vitalità a vista docchio, Madolora invece resta sul pezzo e si salva in bello stile su Veggiato e Felicetti che per tutto lincontro è stata unautentica spina nel fianco!
La penalità inflitta a Signoretti pone fine ai giochi, i biancorossi, costretti ad attaccare in inferiorità, vengono trafitti ancora da Monferone per l1-3 finale.
Notte da incubo per la Valpe che cede il quarto posto al Fassa ma mantiene il quinto in quanto lAsiago è stato sconfitto in casa dal Cortina. In virtù di questi risultati ci potrebbe essere quindi in Coppa Italia lo scontro proprio contro il Fassa.
Bisognerà darsi da fare e ripassare un po i powerplay per migliorare lo 0 su 9 di stasera.
Armani da ora in poi avrà il doppio compito di condurre la squadra e trovare un sostituto per Curcio.
Sarà un lavoro impegnativo.
La strada lhanno indicata, per tutto larco della partita, quelli della curva Filatoio: non dobbiamo smettere un minuto di far sentire il nostro appoggio. Mai mollare.

Josephine Rivoira
Ufficio Eventi e Marketing
H.C. Valpellice Bodino Engineering