Da un contatto fisico all’altro. Prima di conoscere i Crusaders, Luca Fadda arrivava da un’esperienza quadriennale con i guantoni. Per lui anche un titolo regionale, nel 2013, categoria superwelter. Ma in tv gli piaceva guardare il football e si mise a cercare sul web eventuali sodalizi sportivi presenti in Sardegna. Trovò un annuncio firmato dalla dirigenza rosso argento e ci portò suo fratello. Ma tra lui e la palla ovale maturò subito una cotta che doveva essere assecondata. Ed è così che da un anno a questa parte Luca Fadda si diverte col football, anche se la passione per il pugilato non è stata completamente sopita. Studente in un istituto informatico ed elettronico, Luca non vede l’ora di ingranare con questa squadra.

In Lombardia non è andata bene..
Abbiamo giocato quel tipo di partita dove sei consapevole che sarebbe potuto andare molto meglio. In effetti nel primo quarto abbiamo covato l’illusione di portarci a casa l’intera posta. Stavamo lottando ad armi pari, fino a quando c’è stato il crollo nel secondo quarto. In quel frangente gli Skorpions sono stati più attenti e noi non ci abbiamo creduto abbastanza. Nonostante tutto ci siamo divertiti.

Hai ricevuto i complimenti del coaching staff. Cosa però non ti è piaciuto della tua prestazione?
Il mio rammarico è di non aver siglato almeno tre touchdown e questo non l’ho mandato molto giù. Però mi conforta che è da pochissimo che gioco titolare e nonostante tutto sono stato in grado di applicare in campo le disposizioni degli allenatori e a tenere a bada anche la tensione del momento.

Una soluzione per evitare una sconfitta così dura?
Sarebbe stato sufficiente chiuderci di più. Negli spogliatoi, tra compagni, abbiamo esaminato tutti gli aspetti della gara, recriminando soprattutto su quelle azioni che potevamo finalizzare con più attenzione.

Vi sentite abbattuti?
La voglia di giocare c’è sempre. Queste sconfitte non la fanno cessare, e non vediamo l’ora di essere nuovamente al campo per preparare la prossima sfida.

Ufficio Stampa