IN CINA RECUPERA DELPODIO (18°), PERDE TERRENO GAGLI (36°)
Matteo Delpodio è salito dal 23° al 18° posto con 210 colpi (69 72 69, -6) e Lorenzo Gagli è sceso dal 16° al 36° con 213 (71 69 73, -3) nel terzo turno del Foshan Open, penultimo torneo stagionale del Challenge Tour che si sta disputando al Foshan Golf Club (par 72) di Foshan City in Cina, dove si definiscono i primi 45 classificati nell’ordine di merito che andranno a contendersi la 15 ‘carte’ per l’European Tour 2016 in Oman, nel NBO Golf Classic Grand Final (Almouj Golf, Muscat, 4-7 novembre). Ha proseguito la sua corsa di testa lo spagnolo Borja Virto (203 – 64 67 72, -13), 24enne di Pamplona, che proverà a cogliere il secondo titolo stagionale giovandosi di tre colpi di vantaggio sul danese Joachim B. Hansen, sul sudafricano Haydn Porteous e sullo svedese Bjorn Akesson (206, -10). Hanno possibilità di vittoria, sua pure un po’ limitate, il nordirlandese Chris Selfridge, quinto con 207 (-9), i francesi Edouard Dubois e Sebastian Gros, leader della money list, il portoghese Ricardo Gouveia, numero due del ranking, lo statunitense John Hahn e l’australiano Jun-seok Lee.
Virto ha notevolmente rallentato l’andatura e, dopo due turni senza bogey e con 13 birdie, ha girato nel 72 del par con quattro birdie, due bogey e un doppio bogey. Per Delpodio un parziale di 69 (-3) con sei birdie, un bogey e un doppio bogey e per Gagli un 73 (+1) con cinque birdie, due bogey e due doppi bogey. E’ uscito al taglio Nino Bertasio, 85° con 149 (72 77, +5), e in tal modo ha perso l’opportunità di andare in Oman. Era 47° nell’ordine di merito. Sono in palio ben 440.000 euro con i primi tre premi (E 69.588, E 47.841 e E 30.444), che potrebbero rimettere in corsa giocatori in ritardo, ma che permetterebbero anche a chi è già qualificato un bel salto in avanti verso la ‘carta’.

ALPS TOUR: MOLTENI SECONDO IN ISRAELE – Gregory Molteni è al secondo posto con 141 colpi (69 72, -3) nell’Edmond De Rothschild Israel Masters, prima gara per professionisti in Israele, che si sta disputando sul percorso del Caesarea Golf Club (par 72), a Caesarea. E’ l’ultimo torneo stagionale dell’Alps Tour al termine della quale verranno assegnate le cinque “carte” per il Challenge Tour 2016 ai primi classificati nell’ordine di merito.
Molteni, affiancato dall’inglese Tom Shadbolt, ha un colpo di ritardo dall’olandese Jurrian Van der Vaart, nuovo leader con 140 (69 71, -4). In quarta posizione con 142 (-2) gli inglesi Josh Loughrey e Andrew Cooley, il francese Jean Pierre Verselin e lo spagnolo Gerard Piris, in ottava con 143 (-1) l’iberico Eduardo Larrañaga, l’inglese Matt Wallace e i transalpini Franck Daux e Xavier Poncelet e in 12ª con 144 (par) Stefano Pitoni (72 72) ed Enrico Di Nitto (70 74).
Al 19° posto con 145 (+1) Andrea Maestroni (71 74), al 29° con 147 (+3) Federico Maccario e Joon Kim, al 31° con 148 (+4) Lorenzo Scotto e Valerio Pelliccia e al 39° con 150 (+6) Leonardo Motta, in vetta dopo un giro (67, -5) e precipitato con un 83 (+11). Più indietro Aron Zemmer e Andrea Bolognesi, 44.i con 151 (+7), Cristiano Terragni, 48° con 154 (+10), Corrado De Stefani e Nunzio Lombardi, 50.i con 155 (+11). Il montepremi è di 80.000 euro.

LET: IN INDIA GIULIA SERGAS SCENDE AL NONO POSTO – La danese Emily Pedersen ha mantenuto il comando con 143 colpi (70 73, -1), unica giocatrice sotto par, nell’Hero Women’s Indian Open (Ladies European Tour) in svolgimento al DLF Golf & Country Club (Black Knight Course, par 72) di Gurgaon in India, dove si è sta giocando in condizioni difficili per il caldo come testimoniano gli score piuttosto alti.
Ha perso sette posizioni, ma è rimasta in alta classifica, Giulia Sergas, nona con 147 (71 76, +3), e hanno superato il taglio anche le altre quattro italiane: Stefania Croce, 27ª con 152 (81 71, +8), Sophie Sandolo, 44ª con 154 (75 79, +10), Diana Luna, 52ª con 155 (79 76, +11), e Margherita Rigon, 57ª con 156 (75 81, +12).
La Pedersen è seguita con 144 (par) dalla gallese Becky Morgan, con 145 (+1) dalla danese Malene Jorgensen e con 146 (+2) dalle finlandesi Minea Blomqvist e Ursula Wikstrom, dall’inglese Liz Young, dalla statunitense Cheyenne Woods e della thailandese Nontaya Srisawang.
La leader ha segnato un birdie e due bogey per il 73 (+1), la Sergas cinque birdie, sei bogey e un triplo bogey per il 76 (+4). Per la Sandolo 79 (+7) colpi con due birdie, cinque bogey e due doppi bogey, per la Luna 76 con un birdie, tre bogey e un doppio bogey e per la Rigon 81 (+9) con un birdie, sei bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 362.184 euro.

LPGA TOUR: A TAIWAN LYDIA KO AL COMANDO – La 18enne neozelandese Lydia Ko è passata a condurre con 203 colpi (69 67 67, -13), superando la coreana Eun-Hee Ji (207, -9), leader per due turni, nel Fubon Taiwan Championship in svolgimento sul percorso del Miramar Golf Country Club (par 72) di Taiwan. E’ uno dei tornei a invito che concludono la stagione del LPGA Tour al quale sono state ammesse 81 concorrenti di cui nessuna italiana.
La Ko, numero due mondiale, vuole approfittare dell’assenza della coreana Inbee Park, numero uno, per proseguire la sua scalata verso la vetta del Rolex Ranking. Dopo un avvio incerto con tre birdie, un bogey  un doppio bogey sulle prime nove buche, ha cambiato passo sulle seconde e con cinque birdie ha decisamente allontanato le sue antagoniste (67, -5). Al terzo posto con 208 (-8) l’inglese Charley Hull, al quarto con 209 (-7) la coreana So Yeon Ryu, al quinto con 210 (-6) la scozzese Catriona Matthew, al sesto con 211 (-5) la cinese Xi Yu Lin, la norvegese Suzann Pettersen e la svedese Anna Nordqvist e al nono con 213 (-3) la cinese Shanshan Feng. Prestazione da dimenticare per Stacy Lewis, numero tre della graduatoria mondiale, e per la taiwanese Yani Tseng, che ci teneva a fare una figura migliore davanti ai suoi connazionali, 49.e con 221 (+5). Il montepremi è di due milioni di dollari.