Coach Umana Reyer Venezia, Carlo Recalcati
“Soddisfatti per il risultato ed il cambio di passo operato rispetto alle altre partite di campionato. Siamo stati bravi a non farci prendere dall’ansia quando siamo andati sotto subito ed abbiamo riequilibrato gli assetti. Il campionato è molto combattuto e queste vittorie fanno morale in ottica presente e futura”.
Torino?: “Direi ingiudicabile, senza Mancinelli, che costituisce a mio parere un giocatore essenziale” ed il lungo americano che potrebbe fare la differenza”.
Coach Manital Torino, Luca Bechi
“Una sconfitta che certo non fa piacere ma lo sapevamo che sarebbe stato un confronto difficile. Il nostro obiettivo rimane la salvezza e i testa a testa da vincere sono altri, come quello di Caserta.
Stiamo ancora lavorando per la continuità e fino a pochi minuti dalla conclusione del primo tempo eravamo in partita. Se si fosse concluso con pochi punti di differenza forse qualcosa sarebbe cambiato. Il parziale sfavorevole subito ha dato il là alla fuga di Venezia che ha trovato sempre più lucidità e difesa. Troppe le palle da noi perse in quel passaggio importante di match. Ora dobbiamo pensare a Cantù e sperare di riuscire al lavorare sempre più insieme, cosa che anche in precampionato, per motivi assortiti, non siamo riusciti a fare”.

Il capitano Manital Torino, Tommaso Fantoni
“Mi spiace per i tifosi ma da partite come questa e come quella contro Reggio Emilia dobbiamo  solo imparare. Sono felice di aver affrontato campioni come quelli della Reyer e farò tesoro degli insegnamenti tratti dal campo. Dovremo farlo tutti, per crescere come singoli e come squadra. Il nostro pensiero vola già alla prossima partita, contro Cantù, su di un campo difficile ma che spero ci veda nuovamente protagonisti come accaduto contro Caserta. Sapevamo che la massima serie
avrebbe generato questo tipo di confronti e dobbiamo partita dopo partita prenderne atto senza abbatterci e trovando anzi motivazioni e spirito da veri combattenti, quello che potrebbe fare la differenza. La serie A dobbiamo meritarla tutti, come giocatori, come società, come piazza. Siamo in questo senso ancora “work in progress”.

Da Ufficio stampa Auxilium Cus Torino