Una Torino antracite, già dal pomeriggio avvolta da uninquietante cielo nero e sferzata da una pioggia intensa quanto incessante, ospita nuovamente la Valpe. Il Palatazzoli è circondato dallacqua, incomincia ad imbarcarne e agli  inservienti tocca lavorare per evitare un effetto Venezia. La darsena è piena delle più svariate imbarcazioni con cui i tifosi Valpe raggiungono il palazzetto.
Giustificazioni per le assenze: ancora in bacino di carenaggio Beca e Roehl, alla capitaneria di porto è ancora in coda Canzanello che cerca di essere finalmente accolto in Italia, Nicoletti con questo tempo non si mette di certo ad attraversare l’oceano. Asiago addirittura pesca a piene mani dal farm team per le assenze di Benetti, Borrelli, Iori, Marchetti, Pace e Matteo Tessari.
Se continueranno ad accumulare assenze le squadre hanno già un preaccordo, al prossimo incontro se la giocheranno con il sistema della Coppa Davis: due singolari, un doppio, due singolari.
Avvio di gara in sordina, Nicolao devia fuori un bel tiro di Caletti. Ilic mostra i muscoli in difesa.
Rompe gli indugi Bentivoglio dando filo da torcere alla difesa torrese, Madolora lo tiene a bada.
Johnson prende iniziativa, Nicola Tessari impreparato lo stende. Primo PP per i Bulldogs, il capitano spara un missile in vana ricerca di deviazioni. Non si riesce ad imbastire una trama efficace. Bentivoglio manda Casetti a tu per tu con Madolora ma el puma gli balza incontro rubandogli disco e sorriso.
Ispirato!
A fine superiorità infruttuosa si instaura un periodo di lotta e gioco spezzettato, Signoretti emerge per lucidità in questo frangente.
LAsiago lentamente ma con decisione prende possesso della pista e Mado comincia ad avere il suo da fare. Tra mischie e fraseggi gli stellati vanno sempre al tiro e non lasciano respirare i nostri.
I tentativi di Mondon Marin, Signoretti e Pozzi fanno da intermezzo ai ben più pericolosi tiri dei ragazzi dellaltopiano. Nigro prima fa il pelo al palo poi viene contrato da Signoretti che dimostrando di averne ancora va al tiro… ma siamo troppo distanti da Carrozzi.
Pozzi capisce il momento e si sacrifica in difesa, Petrov invece anche.
Olivero prova il numero ma Sullivan non la beve e sugli sviluppi piazza una legnata fuori di un niente.
Un po di Valpe finalmente con Petrov ma Silva non capitalizza il rimbalzo, Johnson nel traffico non riesce a trovare la scorciatoia giusta.
Asiago ha rifiatato e Lutz esalta Madolora. Johnson costretto al fallo lascia i suoi in inferiorità e i veneti si esibiscono in un possesso estenuante, Sullivan e soci vanno al tiro da più parti, Mado, el puma e Madolora mantengono il punteggio sullo 0-0. Una buona occasione di Silva chiude la prima frazione. Ai punti meglio Asiago.
Al bar si vedono i quattro tifosi veneti presenti stasera fare un deciso rifornimento di birra, mal contati, sono almeno 10 bicchieroni. Sarà una strategia comune tra società e tifosi perché anche sul ghiaccio gli stellati partono a tutta birra!
Prima Sullivan impegna Madolora poi 
Lutz lo buca. O-1 a poco più di tre minuti dallinizio. Vantaggio meritato, il nostro goalie non può nulla questa volta.
Asiago finora non ha avuto grandi soddisfazioni in campionato e quindi non gli passa nemmeno vicina lidea di rallentare un po. Girano sulla pista come tangheri e mettono sempre qualcuno in condizione di provare un tiro facile. Noi, al contrario, facciamo un po fatica in ogni fase, il disco non ci vuole e recuperarlo è un problema, tutta la squadra deve lavorarci su tantissimo e cosi allimpostazione ci troviamo spesso in apnea, i contrattacchi avversari trovano la nostra difesa in inferiorità numerica, la tempistica dei cambi a volte favorisce le ripartenze dellAsiago.
Mado tiene la barca in rotta e Casetti ci consente di rifiatare facendosi punire.
Il PP delude il pubblico, non riusciamo a entrare nel terzo avversario, Pozzi va al tiro ma Carrozzi cè e Silva non ha modo di sfruttare il rimbalzo.
Pian pianino la Valpe si riprende un po di spazio e costruisce qualche occasione con Petrov e Silva, Della Rovere e Caletti. De Biasio si oppone a Nigro. Ilic vende cara la pelle. Mado frena le velleità di M. Sullivan e fa un mezzo miracolo su una controfuga generata da un cambio di linee maldestro.
Signoretti fa partita a sé, sembra quello dello scorso anno pretranvata, ma è costretto al fallo per salvare la situazione.
Asiago ricomincia a ricamare nel nostro terzo e la lotta ci esalta un po perché li teniamo a bada, Bentivoglio non gradisce e si spiega a bastonate, si prende la penalità, attacca briga con Johnson, finisce in panca e continua a provocarlo dallo spioncino. Interviene la diplomazia torrese con Della Rovere che propone di accollarsi lonere del confronto dialettico. Finisce lì.
Nemmeno il tempo di rincuorarsi della fine dellinferiorità che Presti ci trafigge per la seconda volta: 0-2!
Lo scampolo di PP residuo ci vede andare al tiro di rabbia con Johnson ampiamente fuori bersaglio, se era la porta.
Si deve rimandare al terzo tempo ma Petrov a 19 secondi dalla fine si becca due minuti che condizioneranno almeno inizialmente il nostro gioco.
Piove sempre a dirotto.
Il terzo vede asiago partire in tromba, Della Rovere sceglie un momentaccio per farsi cogliere in fallo e cosi per 80 saremo in 3-5.
Se fuori diluvia sul ghiaccio è tempesta.
Caletti eroico prende il disco e non lo dà più a nessuno. Se ne va un mezzo minuto buono. Applausi!
Esercitazioni di tiro in corso tra gli stellati.
Bentivoglio viene mortificato da un intervento assurdo di Madolora che oggi ha un allevamento di conigli nel cilindro. Un tiro fuori di poco, uno sul palo produce un Tinn che è ununghiata sui vetri. Torna dentro Petrov ma non cè nemmeno il tempo di assestarsi che Ulmer di giustezza fa secco un incolpevole Mado. 0-3.
La Valpe si dimena ma lAsiago non si impressiona e insiste con Bentivoglio, Mado si trasforma in uno scorpione e di gambale steso a terra lo respinge di nuovo. Ma niente, Bentivoglio testa dura, vuol mettersi a referto e ci riesce poco dopo. 0-4.
Dopo un giro di lancette Nigro porta a 5 i veneti e non viene in mente di più ingiusto da par patire a Madolora, oggi superlativo!
Reazione Valpe con Caletti e soprattutto con lindomabile De Biasio fermato bene da Carrozzi che dimostra di non far solo rima con Marozzi.
Palo dellAsiago e subito dopo traversa Valpe… rammarico certo… ma avrebbe fatto più piacere un gol in meno per Mado.
Qualche scorribanda e poco altro e finisce una corretta partita vinta con pieno merito dalla squadra che ha giocato meglio. Più di cosi…
Mamma che botta! Beato Marty Feldman… almeno lui un ingenuamente candido potrebbe piovere si sentì di pronunciarlo… qui lacqua ormai viene giù anche attraverso il tetto del Palatazzoli!
Troppo pochi i tiri in porta, troppo poca lenergia, troppo Asiago. Troppo per essere vero.
Speriamo che la chiave di lettura di questa debacle sia proprio il troppo.
Nel troppo cè sempre un errore.

L’impressione è che, sempre seconda nei contrasti, lenta e poco grintosa, la squadra fosse imballata, come appesantita da un notevole carico di lavoro settimanale. Cosa plausibile data lopportunità fornita dal calendario e le necessità legate alla rincorsa di una preparazione atletica ottimale.
Se così fosse sarebbe tranquillizzante pensare che la cura Curcio,  di cui di si stava incominciando a beneficiare, abbia portato a questa necessaria controindicazione.
O se no è stata solo una brutta perturbazione di passaggio e non può piovere per sempre.

Prossima partita casalinga, sabato 17 ottobre alla Valmora Arena Cotta Morandini di Torre Pellice!