ANGELANA –NARNESE 2-2 (aggregate 3-2)

ANGELANA(4-2-3-1): A.Rossi 6,5; Guzzoni 6 (dal 29’st Nofri Onofri sv), Fuscagni 6,Cesari (dal 34’st Baratteri 6,5), Galassi 7; D’Ambrosio 6, Dida 6; Guarino 5,5(dal 41’st Baglioni sv), Sisani 5,5, Di Giuseppe 6,5, Catani 7. A disp: DiPrisco, Ferri, Farina, Maulini. All: Montecucco 6,5

NARNESE (4-4-2):Lugenti 6; Silveri 5,5, Ponti 6 (dal 12’st Proietti 6), Cavalieri 6, Grifoni 6;Raggi 5,5, Capocci 6, Gaggiotti 6,5, Baratta 6 (dal 21’st Manni 5,5); Chiani5,5, Quondam 6,5. A disp: Caselunghe, Bonanni, Xeka, Grassi. All: Sabatini 6

RETI: 11’ptGaggiotti (N); 45’st Di Giuseppe (A); 28’st Quondam (N) rig.;  39’st Catani (A)

ARBITRO: Simone D’Incecco(Perugia) – Lathia e Quartucci (Perugia) – 5

NOTE: spettatori100 circa. Ammonito Dida (A) – recuperi 1’pt e 4’st.

L’Angelana strappa con le unghie e con i denti un pareggiofondamentale per centrare, per la seconda volta nella sua storia, la finale diCoppa Italia di Eccellenza. Finisce 2-2 al Migaghelli una gara in cui igiallorossi hanno letteralmente gettato il cuore oltre l’ostacolo, superando iproblemi (vedi infortuni, ultimo dei quali Cristian Cecchetti, nemmeno inpanchina) e soprattutto vincendo le proprie paure, dettate dalle ultime dueinfelici uscite stagionali in campionato.
Uomo simbolo delpomeriggio giallorosso, e forse un po’ dell’Angelana targata Montecucco, RiccardoCatani. Generoso lottatore, uomo ovunque, spesso protagonista positivo nelledue fasi di gioco, ma spesso anche quell’elemento al quale sembra mancare quelquid in più sotto il profilo della lucidità e della concretezza, avevaletteralmente regalato un rigore ai narnesi con un intervento in area indisimpegno tanto goffo quanto sfortunato (ci sarebbe da discutere sulla regoladel fallo di mani in area, sulla volontarietà, ma essenzialmente ogni domenicaun arbitro diverso la interpreta diversamente). Ma non ha mollato, hacontinuato a dare tutto se stesso ed ha trovato la palla giusta per consegnarea se stesso e ad i suoi compagni una serata indimentacabile, al Renato Curi,contro il Ventinella (3-3 nella partita di ritorno di Torgiano, dopo l’1-1 diSoccorso di Magione,ndr).

Ma andiamo conordine, venendo alle azioni salienti del match. Angelana e Narnese sono duesquadre ferite ed insicure in questo periodo, un po’ per problematiche legatead infortuni e uomini cardine non al meglio, un po’ anche per il destinoavverso che spesso le porta a raccogliere, in campionato, meno di quantoproducono.

Come giàaccennato in fase di attacco del pezzo, mister Montecucco deve fare a menoanche di Cecchetti in mezzo al campo, anche se recupera, in panchina Maulini eSebastian Baratteri, fresco di jet lag, di ritorno dagli antipodi argentini.Dall’altra parte il tecnico narnese non può giovarsi delle prestazioni dei duecentrali Brozzetti ed Angeluzzi; cosicchè il mediano Silveri è costretto adadattarsi alla posizione di terzino, non propriamente nelle sue corde. Manni edAndrea Di Prisco si accomodano invece in panchina per scelta tecnica.

Ti aspetterestiun’Angelana guardinga, anche un po’ sparagnina nello speculare sul vantaggiodell’andata, per poter agire a campo aperto, di ripartenza, facendo leva sullavelocità dei suoi 4 giocatori offensivi, Guarino, Di Giuseppe, Catani e Sisani.Invece i padroni di casa partono a spronbattuto alla ricerca del goltranquillità. Lo specialista Fuscagni ha 2-3 belle opportunità per far valerele sue doti balistiche su calcio franco, ma la difesa ospite riesce sempre arespingere gli assalti giallorossi.

Alla primaripartenza invece la Narnese va vicinissima al vantaggio: palla dalla destra alcentro che attraversa tutto il limite dell’area, con Baratta che il tempo dicoordinarsi e provare una rasoiata mancina che il bravo Andrea Rossi devia queltanto che basta per mandarla a sbattere sul palo esterno. E’ il preludio al goldegli ospiti, che arriva sugli sviluppi di una palla ferma. Gaggiotti siritrova una palla sporca tra i piedi dentro l’area piccola, complice anche lanon perfetta lettura della difesa angelana. Il numero 6 narnese calcia decisoun diagonale che Rossi tocca col piede, ma non abbastanza per evitare che lapalla si insacchi all’incrocio dei pali della porta giallorossa.

L’Angelana non èuna squadra serena, ma la Narnese non è da meno e non gestisce per niente beneil vantaggio. Al 17’ Lugenti esce in maniera imprecisa di testa e lascia laporta sguarnita per anticipare Di Giuseppe in sospetta posizione di fuorigioco.Catani è bravissimo ad avventarsi sulla palla morta, servendo il liberissimoGuarino alla sua destra. C’è solo un difensore sulla linea di porta afronteggiare il destro al volo dell’esterno offensivo angelano, ma il numero 7dei padroni di casa non inquadra la porta tra la disperazione generale. Bisognaaspettare la fine del primo tempo per vedere un’altra azione pericolosa deigiallorossi. L’Angelana è generosa, ma un po’ confusionaria ed è anchecapibile, vista la grande prestazione fatta a Rivotorto soli 3 giorni fa, cheha svuotato fisicamente ed emotivamente “le batterie” dei giallorossi. Intuizionedi Sisani a premiare l’inserimento del solito Catani, che stoppa e calcia conil destro. La palla, sporcata da un difensore scheggia la traversa della portanarnese. Dal seguente angolo arriva il meritato pareggio angelano: DavideSisani calcia sul primo palo dove puntualmente arriva Di Giuseppe che trova unatraiettoria perfetta, imparabile per Lugenti.

Si va dunque alriposo con i giallorossi virtualmente qualificati per la finale, un pareggiogiusto per quello che si è visto in campo. Come ad inizio gara, ti aspetterestiuna Narnese d’assalto alla ricerca del gol qualificazione, invece la squadraospite sembra attendere i minuti finali, puntando tutto sul centravanti PaoloneQuondam.

L’Angelana quasisi ritrova spaesata di fronte a questo frangente tattico e, con un briciolo piùdi tranquillità, potrebbe gestire meglio molti palloni, evitando lanci efacendo girare di più il pallone. Si sente in questo caso (e non solo) lamancanza del punto di riferimento del gioco giallorosso, Baratteri.

Al 16’ altraoccasione colossale sui piedi di Michelangelo Guarino, che non riesce però abissare il gol messo a segno lo scorso anno proprio contro la Narnese, alMigaghelli. Una palla sporca arriva sui piedi di Di Giuseppe, che però è un po’lento a girarsi ed a concludere di destro. La respinta è preda di Dida, il cuisinistro mette in difficoltà Lugenti. La palla morta è per Guarino che arrivaprima del suo marcatore ma sparacchia malamente a lato.

La legge nonscritta del calcio “gol mangiato-gol subito” la conoscete tutti e simaterializza al Migaghelli quando sta per scoccare la mezz’ora. Raggi, non inperfette condizioni in questo avvio di stagione “causa matrimonio” che non gliha fatto fare la preparazione estiva, tenta di pescare il jolly da lontano conil destro, direttamente su punizione. Rossi si rifugia in corner e dal seguentetiro dalla bandierina Catani combina il patatrac, facendosi carambolare sulbraccio un tentativo di liberazione. Vane le proteste degli angelani. Per ildirettore di gara è rigore e Paolo Quondam spiazza perfettamente il portiere dicasa.

Ora è la Narnesenuovamente qualificata per la finale e l’Angelana si rituffa in avanti. Entraanche Nofri Onofri, che si fa subito notare con una delle sue rimesse laterali.Di Giuseppe spizza all’indietro, la difesa rossoblu si impanica e D’Ambrosio dafuori la piazza rasoterra. Lugenti respinge corto, ma Cesari non ci arriva peril tapin.

Quando sembratutto perduto, le energie sembrano finire e le idee essere ancor piùannebbiate, arriva il gol qualificazione. Come già accennato è Catani a metteredentro una spizzata di Di Giuseppe, a correggere un traversone del semprepositivo Galassi dalla sinistra. Catani è volitivo nel’azione, vincendo ilduello spalla a spalla con Grifoni e buttandola in fondo al sacco con unapuntata intelligente ed efficace.

Le parti in causacambiano nuovamente e la Narnese prova a buttare qualche pallone in avanti perQuondam, troppo solo a lottare con Fuscagni e poco coadiuvato dai compagni.Negli ultimi minuti, anzi, l’Angelana avrebbe pure il pallone del 3-2. Gli effettidel jet lag non sembrano minare minimamente la lucidità di Baratteri, che mandain porta Catani sull’out sinistro con la difesa narnese molto alta. L’ex SanSisto è bravissimo nell’attendere il tempo giusto per mandare al tiro DiGiuseppe al centro ma quest’ultimo è un po’ superficiale nel concludere econsente a Lugenti di salvarsi, con l’aiuto del palo.
Poco male, comunque. Alla fine è l’Angelana ad esultare per il prestigiosotraguardo raggiunto e si gode una quanto mai provvidenziale iniezione difiducia in vista del proseguimento della stagione.

Ancora una voltal’Angelana e gli angelani potranno vivere una serata speciale nellaspettacolare cornice del Renato Curi.