Le Noci e Moreo in coro: «Ambiente sano, società seria»
È stato il giorno di Giuseppe Le Noci e Stefano Moreo.

I due nuovi attaccanti che vestiranno il biancorosso nella stagione sportiva 2015/16, sono stati presentati a stampa e città nel pomeriggio presso l’Hotel Sporting.

Inizialmente ha preso la parola l’Amministratore delegato Giuseppe D’Aniello: «Sulla scorta di quanto dichiarato dal Presidente nella precedente conferenza, la società sta continuando ad investire facendo enormi sacrifici, sia tramite la conferma della vecchia guardia che costituisce l’ossatura del team, sia innervando la rosa con nuovi innesti. Abbiamo costruito una squadra competitiva, lavorando nel contempo sull’abbattimento dei costi e sull’incremento dei ricavi. Riserveremo, poi, una proroga per la campagna abbonamenti e, nella prossima settimana, ci siamo ripromessi di organizzare un incontro per farvi conoscere nel dettaglio tutti i nuovi giocatori arrivati, unitamente alla presentazione delle divise da gioco ufficiali».
Gli fa eco il direttore generale Gianluca Scacchioli: «Siamo convinti di aver costruito un buon organico e riteniamo ci siano ottime possibilità di fare una buona stagione, con l’obiettivo di ricostruire un po’ di entusiasmo perché negli ultimi mesi ci siamo persi dietro a vicende extra-sportive. Abbiamo rispettato i criteri tecnici imposti dalla Lega Pro, la rosa è definita salvo eventuali valutazioni dell’ultimo momento».
Poi, spazio ai due neo-arrivi, accolti dagli applausi dei presenti: «Ho scelto Teramo – le parole espresse da Le Noci – perché è una società seria, un ambiente sano e mi hanno davvero fatto sentire importante, dimostrando di tenere alla mia persona. Sono di Como ed è stato più difficile lasciare la città che la categoria. Fisicamente sono pronto, ho giocato tutte le amichevoli e la prima di campionato ed ho una gran voglia di iniziare questa nuova avventura, sperando di poter aiutare il club a raggiungere traguardi di spessore. Donnarumma e Lapadula? Hanno fatto una stagione straordinaria, ma io non devo essere migliore o peggiore, devo solo fare quello di cui sono capace e mettermi a disposizione della squadra, auspicando che possano arrivare gol pesanti sempre a beneficio del collettivo: con un gruppo sano e compatto può succedere di tutto».
«Sono una punta un po’ atipica – il pensiero di Moreo – faccio molto movimento, cerco sempre di dare il massimo. Dal punto di vista fisico mi manca solo un po’ di ritmo gara a causa dell’infortunio patito al crociato anteriore nel campionato passato. Conosco Cecchini e Calvano e mi hanno parlato bene dell’ambiente a trecentosessanta gradi. È stata una trattativa lampo nata negli ultimi giorni perché prima non ero in uscita dall’Entella. Poi ho capito che avrei trovato poco spazio e ho valutato le varie offerte pervenute. Teramo ha voglia di riscattarsi, proprio come me, per riprendersi quanto tolto».